Il Vallo di Adriano

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Joshua J. Mark
da , tradotto da Andrea Nardo
pubblicato il 15 novembre 2012
Disponibile in altre lingue: Inglese, Afrikaans, Francese, Indonesiano, Spagnolo
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Hadrian's Wall (by zoonabar, CC BY)
Vallo di Adriano
zoonabar (CC BY)

Il Vallo di Adriano (conosciuto nell'antichità come Vallum Hadriani o Vallum Aelian)è un'opera difensiva di confine nel nord della Gran Bretagna che si data a partire dal 122 EC . Il Vallo correva da costa a costa per una lughezza di 72 miglia (120 km). Sebbene comunemente si pensi che sia stato costruito per marcare il confine tra Britannia e Scozia, non è così; nessuno conosce la reale motivazione dietro la sua costruzione ma esso non delinea un confine tra due paesi.

Mentre il Vallo al tempo definiva semplicemente il confine settentrionale dell'Impero Romano in Britannia, le teorie riguardo la finalità di un tale enorme progetto costruttivo spaziano dal limitare l'immigrazione al controllare il contrabbando, al tenere a bada le popolazioni autoctone a nord del muro. Il Vallo rimase costantemente in uso fino al suo abbandono agli inizi del V sec. EC .

Finalita'

L'efficacia militare del Vallo è sempre stata oggetto di dibattito da parte di molti studiosi nel corso degli anni, a causa della sua lunghezza e della posizione delle fortificazioni lungo il percorso. L'argomentazione è che, se fosse realmente stato costruito per scopi difensivi, sarebbe stato costruito in modo differente e in un altra posizione. A questo riguardo, i Professori Scarre e Fagan hanno scritto:

Gli archeologi e gli storici hanno dibattuto a lungo se il Vallo di Adriano fosse realmente stata una reale barriera militare. Al di là della sua efficacia militare, comunque, fu chiaramente un potente simbolo della potenza militare romana. Il biografo di Adriano sottolinea che l'imperatore costruì il Vallo per separare i romani dai barbari. Allo stesso modo gli imperatori cinesi costruirono la Grande Muraglia per separare la Cina dai popoli barbari delle steppe a nord. In entrambi i casi, oltre a qualsiasi funzione militare, le barriere fisiche servivano agli occhi dei loro costruttori a rinforzare la divisione concettuale tra civiltà e barbarie. Ciò faceva parte dell'ideologia imperiale. (Ancient Civilizations, 313)

La suggestione quindi che il Vallo di Adriano fosse stato creato per tenere a distanza o comunque controllare le popolazioni del nord non appare così plausibile quanto il fatto che sia stato costruito come dimostrazione di forza.

Questa appare la migliore spiegazione del fondamentale motivo dietro la costruzione del Vallo di Adriano. I Romani dovettero fronteggiare rivolte in Britannia sin dalla conquista della regione. Sebbene il primo contatto di Roma con la Britannia risalga alle spedizioni di Giulio Cesare nel 54/55 AEC, Roma non intraprese una sistematica conquista del paese fino al 43 EC sotto l'imperatore Claudio ( imperatore dal 41 al 54 EC).

La rivolta di Boudicca regina degli Iceni nel 60/61 EC sfociò nel massacro di molti cittadini romani e nella distruzione delle maggiori città (tra cui Lundinium, la moderna Londra) e secondo lo storico Tacito (56-117 EC) mise pienamente in luce agli occhi della mentalità romana i modi barbarici dei Britanni.

Le forze di Boudicca furono sbaragliate alla battaglia di Watling Street nel 61 EC dal generale Gaio Svetonio Paolino. Nella battaglia del Monte Graupio nell' attuale Scozia il generale romano Gneo Giulio Agricola nel 83 EC riportò una decisiva vittoria sui Caledoni del re Calgaco. Entrambi questi episodi, così come la rivolta nel nord del 119 EC (soppressa dal governatore e generale romano Quinto Pompeo Falco) dimostrano come i Romani fossero in grado di gestire la popolazione indigena della Britannia.

La suggestione quindi che il Vallo di Adriano fosse stato creato per tenere a distanza o comunque controllare le popolazioni del nord non appare così plausibile quanto il fatto che sia stato costruito come dimostrazione di forza. La politica estera di Adriano fu sistematicamente 'pace attraverso la forza' e il Vallo potrebbe essere stato una monumentale espressione di tale principio. Nello stesso modo in cui Cesare costruì il famoso ponte sul Reno nel 55 AEC semplicemente per dimostrare che lui, e quindi Roma, potevano andare ovunque e realizzare qualsiasi cosa, forse Adriano fece realizzare il Vallo esattamente per lo stesso motivo.

Hadrian's Wall Gate
Porta nel vallo di Adriano
phault (CC BY)

Origine e costruzione

Adriano (Publio Elio Adriano 76-138 EC/imp. 117-138 EC) fu tra gli imperatori che furno più 'sul campo' nella storia dell' Impero Romano. Adriano visitò quasi ogni provincia dell' impero durante il suo regno e ispezionò e approvò personalmente i siti che intendeva usare per i suoi progetti. Venne in Britannia nel 122 EC e fu ospitato nel nord dal governatore Falco col quale potrebbe avere potuto percorrere la zona del Vallo la cui costruzione forse era già iniziata.

I progetti edilizi di Adriano, in special modo in Grecia, sono leggendari e la sua inclinazione per le opere ambiziose è esemplificata dal suo Vallo eponimo. L'opera fu iniziata in pietra (a differenza di altre fortificazioni che inizialmente erano in legno) a partire da est e procedette verso ovest lungo un terreno accidentato per creare un imponente riflesso del potere di Roma.

Il muro inizialmente era largo 9,7 piedi (3 m) e alto 16-20 piedi (6 m) ad est del fiume Irthing, interamente in pietra, e largo 20 piedi (6 m) e alto 11 piedi (3,5 m) ad ovest del fiume, realizzato in pietra e zolle di erba estendendosi per 73 miglia (120 km) attraverso tutta l'estensione del paese. Questo ambizioso progetto edilizio fu completato nell'arco di sei anni ad opera delle legioni romane stanziate in Britannia. I piani per la costruzione del Vallo furono pronti prima della visita di Adriano nel 122 EC e , forse, la costruzione era già cominciata prima della data tradizionale assegnata per l'inizio dei lavori al muro, verosimilmente già nel 118 EC.

Fortificazioni difensive

C'erano 14-17 fortificazioni lungo la lunghezza del muro ed un vallum (un fossato intenzionalmente realizzato come barriera) che correva parallelo al muro. Il fossato misurava 20 piedi (6 metri) di larghezza per 10 piedi (3 metri) di profondità fiancheggiato da larghi contrafforti di terra pressata. E' questa strutturazione che ha dato origine alla tradizionale interpretazione del muro come opera difensiva creata per respingere invasioni dal nord. Queste fortificazioni erano presidiate da truppe romane ed è stato acclarato che queste truppe impegnavano in schermagle i nativi alla frontiera. Lo studioso Nigel Rodgers commenta:

Circa 15.000 ausiliari furono dispiegati lungo il Vallo o nelle sue vicinanze. La maggior parte non era distribuita uniformemente su di esso, ma concentrata in campi per 500 o 1000 uomini, come Housesteads, dai quali uscivano per fronteggiare gli invasori. Il Vallo non era una barriera ermetica ma controllava i traffici e destava impressione nei nativi. Forti come High Rochester, 30 miglia (48 km) a nord costituivano postazioni avanzate, mentre rinforzi consistenti potevano essere richiamati dalle fortezze legionari a York nel sud. (177)

Hadrian's Wall Milecastle 37
Vallo di Adriano Milecastle 37
Carole Raddato (CC BY-SA)

Chiaramente quindi, c'era un aspetto difensivo nel Vallo, tuttavia non sembra essere stato il suo scopo primario. La costruzione del Vallo non sembra nemmeno aver avuto finalità difensive. Gli studiosi Lesley e Roy A. Adkins notano che il Vallo 'probabilmente servì come segno di confine, per tenere lontani i civili' (98). Questa affermazione si accorda col crescente consenso degli studiosi sul fatto che il muro fu in realtà concepito più come un' opera simbolica, una imponente affermazione del potere di Roma, che come una linea difensiva o per limitare realmente l'immigrazione clandestina.

Il vallo Adriano e il vallo Antonino

Il fossato fu realizzato dopo la costruzione del muro e dei forti come si evidenzia dalla sua deviazione rispetto a rovine esistenti e a strade rialzate che lo attraversano in corrispondenza dei siti delle fortificazioni. Quando il Vallo Antonino fu realizzato ancora più a nord (nel 142 EC circa dall' imperatore Antonino Pio), il fossato sembra essere stato parzialmente riempito per favorire il passaggio. Il Vallo Antonino fu creato dopo che il Vallo di Adriano venne abbandonato come avamposto e fu costruito ancora più a nord nella attuale Scozia tra il Firth of Forth ed il Firth of Clyde.

Il Vallo Antonino fu probabilmente costruito per servire gli stessi scopi del Vallo di Adriano ma si pensa che abbia funzionato in modo più concreto della realizzazione precedente. Si crede il Vallo di Adriano fosse intonacato e imbiancato così che fosse uno splendente simbolo della grandezza di Roma, visibile da grande distanza. Il Vallo di Antonino non suggerisce questa stessa magnificenza ne' , a dispetto delle numerose fortificazioni lungo il suo percorso, lo stesso intento nel progetto e nella costruzione.

L'imperatore Marco Aurelio (imp. 161-180 EC) riportò le legioni romane dal Vallo Antonino a quello di Adriano sotto il suo regno e fortificò le guarnigioni nel suo sforzo di mantenere i confini dell' Impero. Il grande monumento di Adriano alla potenza di Roma può aver continuato a svolgere la sua funzione fino al 410 EC quando le legioni romane abbandonarono la Britannia. Una certa attività lungo il Vallo e nelle sue vicinanze sembra essere continuata anche dopo il 410 come evidenziano i reperti archeologici ma una stabile presenza romana dopo il 410 EC non è testimoniata né lungo il Vallo né in tutta la Britannia.

Conclusioni

In seguito alla ritirata romana, larghe porzioni del muro furono asportate per opere edilizie degli abitanti locali ma le rovine del muro sembrano essere state da forze dei Britanni che lo presidiarono. Nel VI e VII sec. EC pietre del muro furono utilizzate fino al regno di Northumbria ed alcune appaiono nell' Abbazia di Monkwearmouth-Jarrow. Il muro continuò ad essere smantellato per altre opere nei secoli seguenti. Enormi sezioni del muro furono utilizzate dalle truppe Britanniche per fornire pavimentazione nei sentieri fangosi durante la repressione dellla Rivolta Giacobita nel 1745 EC.

Il Vallo di Adriano sarebbe forse scomparso del tutto se non fosse stato per gli sforzi di un uomo, l'antiquario John Clayton (1792-1890) che, nel 1834, cominciò a comprare la terra attorno al Vallo nello sforzo di preservarlo. Gli scavi di Clayton e l'entusiasmo per il sito mantennero intatto ciò che rimaneva del Vallo di Adriano e , nel 1987, esso fu dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Oggi è sotto la tutela dell' English Heritage ed è seguito per la maggior parte da volontari che ne riconoscono l'immenso significato storico.

Info traduttore

Andrea Nardo
Andrea was born in Padova (northern Italy) in 1976. After the degree he had worked as free-lance archeologist for 15 years, focusing on etruscan epigraphy and the north Italy Iron Age; he also got experience in digital survey and 3D reconstruction.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2012, novembre 15). Il Vallo di Adriano [Hadrian's Wall]. (A. Nardo, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-11580/il-vallo-di-adriano/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "Il Vallo di Adriano." Tradotto da Andrea Nardo. World History Encyclopedia. Modificato il novembre 15, 2012. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-11580/il-vallo-di-adriano/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "Il Vallo di Adriano." Tradotto da Andrea Nardo. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 15 nov 2012. Web. 21 dic 2024.