Romolo e Remo

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Definizione

Brittany Garcia
da , tradotto da Babeth Étiève-Cartwright
pubblicato il 18 aprile 2018
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Tedesco, Portoghese, Spagnolo, Turco
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Romulus & Remus (by Mark Cartwright, CC BY-NC-SA)
Romolo e Remo
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Nella mitologia romana, Romolo e suo fratello gemello Remo furono i fondatori della città di Roma. Erano figli di Rea Silvia e di Marte (o, in alcune varianti, dell'eroe semidio Ercole) e la loro storia è riportata da molti autori, tra cui Virgilio che sostiene che la loro nascita e le loro avventure erano state stabilite affinché Roma venisse fondata.

Nascita e parentela di Romolo e Remo

Romolo e Remo erano i discendenti diretti di Enea, le cui avventure alla scoperta dell'Italia sono descritte da Virgilio nell'Eneide. Romolo e Remo erano imparentati con Enea attraverso il padre della madre, Numitore. Numitore era un re di Alba Longa, un'antica città del Lazio nell'Italia centrale, e padre di Rea Silvia. Prima del concepimento di Romolo e Remo, il regno di Numitore fu usurpato dal fratello minore di Numitore, Amulio. Amulio ereditò il controllo del tesoro di Alba Longa con il quale riuscì a detronizzare Numitore e a diventare re. Amulio, volendo evitare qualsiasi conflitto di potere, uccise gli eredi maschi di Numitore e costrinse Rea Silvia a diventare una Vestale. Le Vestali erano sacerdotesse di Vesta, dea protettrice del focolare; avevano il compito di custodire un fuoco sacro che non doveva mai spegnersi e di fare voto di castità.

Un servitore mise i gemelli in una cesta sul fiume Tevere che li portò in salvo.

Ci sono molti dibattiti e variazioni su chi fosse il padre di Romolo e Remo. Alcuni miti sostengono che Marte apparve e giacque con Rea Silvia; altri miti attestano che il semidio eroe Ercole fu il suo compagno. Tuttavia, l'autore Livio sostiene che Rea Silvia fu in realtà violentata da un uomo sconosciuto, ma attribuì la gravidanza a un concepimento divino. In entrambi i casi, Rea Silvia fu scoperta incinta e diede alla luce i suoi figli. Era consuetudine che ogni Vestale che avesse tradito i suoi voti di celibato fosse condannata a morte; la sentenza più comune era quella di essere sepolta viva. Tuttavia, il re Amulio, temendo l'ira del dio paterno (Marte o Ercole), non volle macchiarsi direttamente le mani con il sangue della madre e dei figli. Così, il re Amulio imprigionò Rea Silvia e ordinò la morte dei gemelli mediante sepoltura viva, esposizione o getto nel fiume Tevere. Pensò che se i gemelli fossero morti non per la spada ma per gli elementi, lui e la sua città sarebbero stati salvati dalla punizione degli dei. Ordinò a un servo di eseguire la sentenza di morte, ma in ogni scenario di questo mito il servo ha pietà dei gemelli e risparmia loro la vita. Il servo, quindi, mette i gemelli in una cesta sul fiume Tevere che li porta in salvo.

She-wolf mosaic
Mosaico della lupa
Carole Raddato (CC BY-SA)

Ritrovamento di Romolo e Remo

Il dio Tiberino assicurò la loro salvezza calmando il fiume e facendo sì che la loro cesta si impigliasse nelle radici di un fico vicino. L'albero si trovava alla base del Palatino, nella palude del Velabro. I gemelli furono inizialmente scoperti da una lupa che li allattò e furono nutriti da un picchio o picus. Alla fine furono scoperti e accuditi da un pastore e da sua moglie: Faustolo e Acca Larenzia. I due ragazzi crebbero e divennero pastori come il loro padre adottivo. Un giorno, mentre stavano pascolando le loro pecore, incontrarono i pastori del re Amulio. Questi pastori iniziarono una lotta con Romolo e Remo, durante la quale Remo fu catturato e portato davanti al re Amulio. Romolo radunò e incitò una banda di pastori locali a unirsi a lui per salvare il suo fratello. Il re Amulio credeva che i figli di Rea Silvia fossero morti e non riconobbe né Remo né Romolo. Romolo liberò il fratello e nel tentativo uccise il re Amulio.

Romolo iniziò a scavare trincee e a costruire mura intorno al suo colle: il Palatino.

Romolo e Remo litigano

Dopo la morte di Amulio, i fratelli rifiutarono l'offerta della corona di Alba Longa da parte dei cittadini e reintegrarono Numitore come re. Lasciarono Alba Longa per fondare la propria città e si misero alla ricerca del luogo migliore. I fratelli litigarono sul luogo di fondazione della nuova città: Romolo voleva fondare la città sul Palatino, mentre Remo voleva fondarla sull'Aventino. Per risolvere il loro disaccordo, si accordarono per consultare gli auspici; gli auspici sono un tipo di profezia in cui gli uccelli vengono esaminati e osservati per determinare quali azioni o persone sono favorite dagli dei. Ciascun fratello preparò uno spazio sacro sulle rispettive colline e iniziò a osservare gli uccelli. Remo affermò di aver visto sei uccelli, mentre Romolo disse di averne visti dodici. Romolo affermò di essere il chiaro vincitore per sei uccelli, ma Remo sostenne che, avendo visto per primo i suoi sei uccelli, aveva vinto lui. I fratelli rimasero in stallo e continuarono a litigare finché Romolo non iniziò a scavare trincee e a costruire mura intorno al suo colle: il Palatino.

Morte di Remo e fondazione di Roma

In risposta alla costruzione di Romolo, Remo si prese continuamente gioco delle mura e della città del fratello. Remo fu così audace da saltare scherzosamente il muro di Romolo. In risposta alle prese in giro di Remo e per il salto sopra il suo muro, Romolo, irritato per essere stato sminuito del fratello, lo uccise. Esistono diverse versioni su come Remo fu ucciso il giorno della fondazione di Roma. Nella versione di Livio, Remo morì semplicemente dopo aver saltato il muro di Romolo, che si pensa sia un segno degli dei della potenza e del destino di Roma. Secondo San Girolamo, Remo fu ucciso per il suo scherno da uno dei sostenitori di Romolo, Fabio o Celere, che lo uccise lanciandogli una vanga in testa. In seguito, Romolo seppellisce mestamente il fratello, tributandogli tutti gli onori funebri. Tuttavia, la maggior parte delle fonti sostiene che Romolo abbia ucciso Remo. La morte di Remo e la fondazione di Roma sono datate da Livio al 21 aprile 753 a.C.

Romulus (Artist's Impression)
Romolo (Impressione artistica)
Mohawk Games (Copyright)

Gli inizi di Roma: Guerra e pace

Romolo diede alla sua città il nome di Roma. Dopo la fondazione della città, Romolo istituì un sistema di governo che prevedeva senatori e patrizi. Con l'aumentare della popolarità della città e del sistema di governo, crebbe anche la popolazione. La popolazione iniziale di Roma era costituita da fuggiaschi, esuli, schiavi in fuga, criminali e altri rifiuti. A causa dell'inflazione della popolazione maschile, Roma non fu in grado di produrre alcuna generazione propria. A causa del basso rapporto tra donne e uomini, i nuovi uomini romani decisero di rapire donne da una città vicina. Invitarono i Sabini e i Latini a una festa di Conso al Circo Massimo e, mentre gli uomini di queste città erano distratti, gli uomini romani portarono le loro donne a Roma. Molte di queste donne furono convinte a sposarsi; tuttavia, in risposta a questo ratto o rapimento di donne, i Sabini e i Latini entrarono in guerra contro Roma. Romolo fu il vincitore definitivo di questa guerra e la sua vittoria fu il primo trionfo di Roma.

Si formò una tregua tra Romani e Sabini e Tatio e Romolo si accordarono per formare un regno congiunto di due re.

Sebbene sconfitto, il re sabino, Tito Tazio, tentò di assaltare Roma marciando sulla cittadella capitolina. La figlia del comandante della cittadella promise di aprire i cancelli all'esercito sabino se le avessero dato tutto ciò che "portavano sulla mano sinistra". Quando l'esercito sabino passò, la povera ragazza si aspettava centinaia di braccialetti d'oro, ma purtroppo fu schiacciata a morte dai loro grandi scudi. I Sabini assediarono i Romani e questi ultimi stavano per perdere, finché Romolo non pregò Giove di aiutarli. Giove rispose, aiutando i Romani a ottenere la vittoria finale. Alla fine si formò una tregua tra Romani e Sabini e Tazio e Romolo si accordarono per formare un regno congiunto di due re. I due regnarono insieme per cinque anni e integrarono le rispettive usanze, dai calendari alle divinità, fino alle tattiche militari. Questo fu un periodo di pace all'interno di Roma, ma l'armonia tra le città cessò a causa delle azioni di Tazio. Dopo questi cinque anni di prosperità, Tazio fu sorpreso a dare rifugio ad alcuni suoi alleati che avevano derubato i vicini alleati Laviniani e ucciso alcuni dei loro ambasciatori. Il Senato decise che Tazio doveva recarsi a Lavinium per sacrificare e placare gli abitanti del luogo e il dio in merito ai suoi crimini. Mentre si trovava a Lavinium, Tazio fu assassinato e Romolo divenne l'unico re di Roma. Per i successivi 20 anni, Romolo cercò di espandere il territorio di Roma attraverso la guerra. Alla morte di Numitore, Romolo incorporò Alba Longa nel governo e nelle terre di Roma. Durante il suo regno, Romolo divenne lentamente più autocratico e il Senato si risentì.

Romulus & Remus Panel of the Franks Casket
Romolo e Remo Pannello dello scrigno di Franks
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

Morte di Romolo

La vita di Romolo ha diversi finali a seconda del mito e della fonte. In un mito, Romolo scomparve misteriosamente durante una tempesta o una tromba d'aria. Secondo alcuni testimoni oculari, Romolo sarebbe salito al cielo per diventare un dio. C'era il sospetto che la morte di Romolo fosse stata tramata dal Senato per riassumere il proprio potere. Livio scrive di questi eventi, mentre Cassio Dio racconta che Romolo fu circondato da senatori ostili e risentiti che "strapparono le membra" al senato, seguiti da un'eclissi e da un'improvvisa tempesta (che Dio sostiene essere lo stesso fenomeno che si verificò alla sua nascita). Romolo scomparve nel 717 a.C., come riporta Plutarco, all'età di 53 anni, ma Dionigi di Alicarnasso riferisce che morì all'età di 55 anni.

Uomo o mito?

Si discute molto se Romolo e Remo fossero uomini veri o semplicemente un mito o addirittura una combinazione di entrambi. Sebbene la maggior parte degli studiosi ritenga che Enea, il catalizzatore della fondazione di Roma, possa essere esistito in qualche racconto popolare, la sua mitologia romana si consolidò solo quando Augusto commissionò l'epica Eneide di Virgilio. Le imprese e le avventure di Romolo e Remo sono alquanto inverosimili per essere prese alla lettera, ma alcuni studiosi attestano che i loro personaggi potrebbero essere basati su qualche fondamento storico. I miti di fondazione sono spesso contorti con aspetti di finzione e saggistica. Sebbene non si potrà mai sapere con certezza se questi due fratelli gemelli siano esistiti davvero, è certo che la loro storia è stata trattata con rispetto e discussa a lungo anche dagli antichi.

Rappresentazione nell'arte

Romolo e Remo sono più comunemente raffigurati insieme nell'arte e sulle monete. Spesso si vedono nell'arte solo come neonati allattati dalla lupa. Sono raffigurati in questo modo sulla statua di Romolo e Remo a Siena, in Italia. Siena fu fondata, secondo il mito, dal figlio di Remo, Senio. Allo stesso modo, sono presenti anche su un mosaico rinvenuto nello Yorkshire nel 300 d.C., noto come Wolf mosaic (Mosaico della Lupa). Tuttavia, la più famosa rappresentazione artistica è la Lupa Capitolina. Si tratta di una lupa etrusca in bronzo del V secolo a.C. a cui sono state aggiunte nel XV secolo due piccole figure di Romolo e Remo. La vita mitica di Romolo e Remo ispirò anche molti artisti, da Berrettini a LaFosse a Cesari, fino a Rubens.

Bibliografia

Info traduttore

Babeth Étiève-Cartwright
Marco, diplomato in management arte cultura e comunicazione presso l'Università L. Bocconi, sta per ottenere una Laurea Magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio: storia, tutela e valorizzazione presso Ravenna (Unibo)

Info autore

Brittany Garcia
Brittany è una scrittrice freelance ed insegnante di Latino e Greco antico. Cura un blog personale e una pagina Facebook sulle tematiche inerenti il mondo antico. È traduttrice volontaria di Latino per l'Iris Project della NASA "Making Mars Speak Latin".

Cita questo lavoro

Stile APA

Garcia, B. (2018, aprile 18). Romolo e Remo [Romulus and Remus]. (B. Étiève-Cartwright, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-12205/romolo-e-remo/

Stile CHICAGO

Garcia, Brittany. "Romolo e Remo." Tradotto da Babeth Étiève-Cartwright. World History Encyclopedia. Modificato il aprile 18, 2018. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-12205/romolo-e-remo/.

Stile MLA

Garcia, Brittany. "Romolo e Remo." Tradotto da Babeth Étiève-Cartwright. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 18 apr 2018. Web. 24 dic 2024.