Circe

Definizione

Liana Miate
da , tradotto da Aurora Alario
pubblicato il 08 novembre 2022
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Spagnolo
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Circe (by John William Waterhouse, Public Domain)
Circe
John William Waterhouse (Public Domain)

Circe (anche Kirké) fu una potente maga e dea della mitologia greca che possedeva un talento eccezionale nel mescolare le droghe. Era figlia del dio del sole Elio e della ninfa oceanide Perseide. La casa di Circe si trovava sull'isola boscosa di Eea, sorvegliata da uomini che aveva trasformato in lupi e leoni.

Nonostante non nutrisse un amore particolare per il genere umano, come è noto, Circe rimase coinvolta nelle vicende dell'eroe Odisseo quando quest'ultimo giunse sull'isola con i propri uomini. Fu anche responsabile di aver trasformato la bella ninfa Scilla in un temibile mostro marino. Nell'Eneide di Virgilio (70-19 a.C.), Enea navigò proprio davanti all'isola di Circe dopo essere stato messo in guardia dagli uomini di Odisseo.

Nascita e famiglia

Circe era la bellissima figlia del dio del sole Elio e dell'oceanide Perse: "La famosa figlia di Oceano, Perse, partorì dal suo compagno, l'instancabile Elio, Circe e il re Eete". (Esiodo, Teogonia 954-956). Era sorella del re Eete della Colchide e di Pasifae, regina di Creta e maga a sua volta. Inoltre, era anche zia di Medea.

Una volta finito di bere, Circe trasformò gli uomini di Odisseo in maiali con la sua bacchetta.

La maga

Circe era una dea bellissima ma temibile, che ammaliava gli uomini con la propria voce. Era anche abile nella tessitura. Sapeva maneggiare le sostanze magiche e spesso trasformava gli uomini in bestie per divertimento o per vendetta.

Circe venne portata sull'isola di Eea sul carro di Elio (secondo alcuni come punizione per la morte del marito). L'isola veniva descritta come selvaggia e ricca di boschi, abitata da uomini trasformati in leoni e lupi per effetto delle pozioni magiche di Circe. Gli scrittori classici identificavano l'isola con Capo Circeium, sulla costa occidentale dell'Italia.

Circe Invidiosa by John William Waterhouse
Circe Invidiosa di John William Waterhouse
John William Waterhouse (Public Domain)

Nell'Odissea, Omero (circa 750 a.C.) descrive Circe come una temibile dea dalla voce umana, dai bellissimi capelli e a cui attribuisce, inoltre, l'epiteto di Polypharmakos ("che conosce molte droghe o incantesimi"). Nelle Metamorfosi di Ovidio (43 a.C. - 17 d.C.) viene raffigurata seduta regalmente su un trono, vestita d'oro. Nell'arte viene spesso rappresentata come una bella donna che solleva una coppa verso l'alto, a simboleggiare le pozioni magiche e gli incantesimi.

Circe e Odisseo

Il mito più famoso che ha per protagonista Circe si trova nell'Odissea di Omero e coinvolge l'eroe greco Odisseo. Dopo aver perso tutte le navi tranne una, Odisseo e i suoi uomini, esausti, giunsero sull'isola di Eea. Rimasero sulla costa per alcuni giorni, sperando di evitare la pericolosa maga Circe, finché Odisseo si rese conto di dover inviare una squadra di esplorazione. Insieme al comandante in seconda, Euriloco, divise gli uomini in due gruppi e tirò a sorte. Euriloco e il gruppo di uomini partirono in esplorazione dell'isola. Raggiunsero il palazzo di Circe nel profondo del bosco, circondato da leoni di montagna e lupi. Sebbene fossero spaventati dalle bestie, vennero attratti da una voce incantevole che sentirono provenire dall'interno del palazzo. Gli uomini chiamarono la bellissima voce che udirono e dalla porta apparve Circe che li invitò ad entrare. Euriloco, avendo intuito la trappola, fu l'unico a rimanere fuori.

Circe fece sedere gli uomini a tavola e servì loro una mistura di formaggio, orzo e miele mescolati al vino di Pramno. Gli uomini bevvero avidamente, senza sapere che Circe aveva mescolato alla miscela alcune delle sostanze speciali. Una volta che ebbero finito di bere, Circe li colpì con la bacchetta, trasformandoli in maiali e spingendoli nei porcili. Euriloco assistette inorridito e corse alla nave per dirlo a Odisseo. Odisseo si armò e chiese a Euriloco di condurlo da Circe, ma Euriloco, terrorizzato, rifiutò.

Circe On a 490–480 BCE Oil Jar, Athens-National Archaeological Museum
Circe su un vaso da olio del 490-480 a.C., Atene-Museo Archeologico Nazionale
Marsyas (CC BY-SA)

Odisseo partì da solo, ma venne fermato da Ermes, che gli offrì aiuto. Egli diede a Odisseo un'erba magica che gli dei chiamavano moli (una pianta mitica con un fiore bianco e una radice nera). Infine, Odisseo raggiunse il palazzo di Circe e venne accolto all'interno.

Lei sentì la mia voce,
aprì subito le sue porte scintillanti e si fece avanti,
mi invitò a entrare, e io entrai, ormai angosciato...
Mi condusse dentro e mi fece sedere su una poltrona tempestata d'argento, ornata di intagli, con uno sgabello per appoggiare i piedi.
In una ciotola d'oro mescolò una pozione da bere,
aggiungendo il veleno, con il cuore inondato di malvagità.
E poi me la passò, io la bevvi
ma non fece mai effetto.

(Omero, Odissea, 10.346-354)

Circe rimase sconcertata quando il veleno non ebbe alcun effetto. Cogliendo l'occasione, Odisseo si precipitò su di lei con un coltello in mano, intenzionato a ucciderla. Per distrarlo, Circe disse a Odisseo di aver sentito parlare di lui e lo invitò nel suo letto. Lui accettò non prima di farle giurare solennemente che non gli avrebbe fatto alcun male. Odisseo e i suoi uomini (ritrasformati in umani) rimasero con Circe per un anno, a banchettare e bere. Ben presto gli uomini di Odisseo divennero irrequieti e lo esortarono a lasciare l'Eea e tornare a casa. Odisseo pregò Circe di aiutarlo e lei acconsentì, ma gli disse che prima doveva visitare un luogo: l'Ade. Doveva vedere Tiresia, il profeta cieco di Tebe che avrebbe detto a Odisseo quale destino lo attendeva a Itaca. Circe gli spiegò come raggiungere l'oltretomba in sicurezza e si congedò.

Secondo alcune fonti, Circe sposò Telemaco, il figlio di Odisseo e Penelope.

Dopo l'avventura nell'Ade, Odisseo e i suoi uomini tornarono a Eea. Circe li informò che avrebbero dovuto navigare oltre l'isola delle Sirene e diede loro istruzioni su come superarle in sicurezza. Poi fece partire Odisseo e i suoi uomini per l'ultima volta con un vento favorevole.

Secondo la tradizione classica, dalla relazione tra Circe e Odisseo nacquero tre figli (Telegono, Agrio e Latino), anche se alcune fonti ne citano solo uno (Telegono). Circe mandò Telegono a cercare Odisseo, che si trovava a Itaca. Arrivato, Telegono uccise del bestiame e Odisseo lo difese, non sapendo che Telegono era il figlio. Sfortunatamente, Telegono ferì Odisseo con una lancia sulla cui punta si trovava un pungiglione velenoso, e Odisseo morì. Telegono, fu sconvolto quando scoprì di aver ucciso il padre, con il corpo del padre si recò da Circe ne portò il corpo da Circe, portando con sé anche Penelope, che poi sposò. Secondo alcune fonti, Circe sposò Telemaco, il figlio di Odisseo e Penelope.

Scylla Terracotta Plaque
Piatto in terracotta Scilla
The British Museum (Copyright)

Circe e Scilla

Circe svolge un ruolo cruciale nella trasformazione di Scilla in mostro marino, raccontata nelle Metamorfosi di Ovidio. Glauco, un dio del mare, aveva fatto delle avances alla bella ninfa marina, ma venne respinto. Infuriato, decise di far visita a Circe e raccontarle della passione per Scilla, pregandola di preparare una pozione affinché quest'ultima ricambiasse il suo amore. Circe, tuttavia, aveva un altro piano:

Non dubitare e sii
fiducioso nel tuo aspetto; ecco io, pur essendo dea, la figlia del Sole
splendente, pur fornita di sì gran potere per mezzo del canto magico e delle erbe anche, bramo di essere tua. Disprezza chi ti disprezza, ricambia chi ti viene appresso e con un sol fatto dà ad entrambe quel che si meritano

(Ovidio, Metamorfosi, 14.32-36)

Glauco rifiutò le avances di Circe e le disse che, mentre Scilla era viva, l'amore per lei non avrebbe vacillato finché non fossero cresciuti alberi nell'oceano o non fossero spuntate alghe nelle montagne. Circe, ferita dall'ammissione, sapeva di non poter sfogare la propria rabbia su Glauco, perché l'amore che provava era troppo grande. Così, invece, rivolse la propria ira verso Scilla.

Mescolò una pozione con alcune piante dalle proprietà sinistre e vi cantò sopra i propri incantesimi. Poi, indossando un mantello blu mare, lasciò casa e si recò alla fonte marina di Scilla, dove le piaceva fare il bagno. Circe versò nell'acqua i veleni che avevano il potere di trasformare in mostri e pronunciò ad alta voce un misterioso incantesimo. Non passò molto tempo prima che Scilla arrivasse alla fonte , ignara di ciò che l'attendeva. Era immersa fino alla vita quando si accorse che gli arti inferiori si erano trasformati in cani rabbiosi e che si stava trasformando in una creatura spaventosa. Glauco pianse quando scoprì cosa era diventata Scilla, la quale dimostrò il proprio odio per Circe attaccando Odisseo e i suoi uomini. Avrebbe anche distrutto le navi troiane se non si fosse trasformata in un promontorio roccioso che ancora oggi rende diffidenti i marinai.

Circe Enticing Odysseus by Angelica Kauffmann
Circe che seduce Odisseo di Angelica Kauffmann
Angelica Kauffmann (Public Domain)

Circe, Medea e Giasone

Medea, nipote di Circe, e l'amante, l'eroe greco Giasone, avevano ucciso violentemente il fratello di Medea, Apsirto , nel tentativo di distrarre il padre di Medea, il re Eete, mentre fuggivano da lui. Zeus disse loro che sarebbero stati condannati a solcare i mari per sempre se Medea non fosse stata purificata da Circe.

Raggiunta l'isola di Circe, la trovarono al lavoro al telaio. Circe aveva avuto una visione di sangue e una sensazione di sventura che si era rafforzata con l'arrivo di Giasone e Medea. Riconobbe Medea come il suo sangue e ascoltò con orrore il racconto della morte di Apsirto. Circe purificò Giasone e Medea con acqua pura, acqua di mare e il sangue di una giovane scrofa, ma rifiutò di mostrare loro ulteriore ospitalità dopo il completamento della purificazione. In alcune fonti, si rifiuta di purificarli del tutto dopo aver scoperto ciò che avevano fatto.

Circe e Pico

Circe trasformava spesso in animali gli uomini che l'avevano disprezzata e la storia di Pico non fa eccezione. Pico era figlio di Saturno e re del Lazio. I suoi bei lineamenti erano molto ammirati da tutti coloro che lo incontravano, compresa Circe, che non era immune alla sua bellezza. Un giorno lo incontrò per caso nel bosco e rimase senza fiato. Per questo motivo, la donna si trasformò in cinghiale, per far sì che Pico si avvicinasse da solo e le tendesse un'imboscata.

Cogliendo l’occasione e il luogo ‘Per i tuoi occhi — disse — che hanno
affascinato i miei, per questa faccia, o bellissimo, che fa in modo che io dea
sia tua supplice, poni rimedio al mio fuoco e ricevi come suocero il Sole,
che tutto vede, e nella tua durezza non disprezzare Circe, discendente
dai Titani’.

(Ovidio, Metamorfosi, 14.372-376)

Pico rifiutò Circe, affermando di essere innamorato di un'altra, Canente, figlia di Giano. Circe lo avvertì che il suo rifiuto avrebbe avuto dure conseguenze e lo colpì con la bacchetta mentre intonava tre incantesimi, trasformandolo in un picchio.

Circe by Madeline Miller
Circe di Madeline Miller
Madeline Miller (Copyright)

Culto ed eredità

Circe ricevette onori divini nel mondo antico e si dice che le fosse stato dedicato un monumento su una delle isole Farmaco vicino a Salamina. Anche il Monte Cicero, in Italia, si dice che porti il suo nome.

Circe ispirò molti artisti, tra cui Annibale Carracci (1560-1609), Edward Burne-Jones (1833-1898) e John William Waterhouse (1849-1917). A partire dal 1600 vennero scritte anche diverse opere liriche a lei dedicate. Inoltre, nel 1855, anche un asteroide scoperto ne prese il nome.

In tempi moderni, nei fumetti DC Comics, Circe è il nome del nemico di Wonder Woman, la quale si scontra anche con Batman e Superman. Circe (2018), inoltre, è il titolo di un libro molto popolare dell'autrice Madeline Miller, da cui sarà tratta una serie televisiva. Nel libro, Circe viene ritratta come un personaggio molto più simpatico rispetto alle antiche rappresentazioni e, in linea con i tempi che cambiano, è diventata simbolo femminista ed esempio di donna potente.

Domande e risposte

Chi era Circe?

Circe era una maga della mitologia greca, figlia di Elio (dio del sole) e di Perseide, una ninfa. Era in grado di creare pozioni magiche che trasformavano le persone, come nel caso dell'Odissea, dove trasformò l'equipaggio di Ulisse in maiali. Circe è anche responsabile della trasformazione di Scilla in un mostro marino.

Perché Circe è stata bandita?

Circe fu esiliata sull'isola di Aeaea perché trasformava gli altri in mostri; famosa è la trasformazione della bella Scilla in un mostro marino per la gelosia dell'amante di Scilla, Glauco.

Perché Odisseo andò a letto con Circe?

All'inizio Odisseo andò a letto con Circe perché lei voleva distrarlo dall'ucciderla. Sviluppò dei sentimenti per lei e rimase con lei per un anno, e insieme ebbero dei figli. Inoltre, Odisseo aveva bisogno dell'aiuto di Circe non solo per trasformare i suoi uomini in esseri umani, ma anche per tornare a casa.

Di cosa era dea Circe?

Circe era una dea della stregoneria, della magia, dell'illusione e della trasmutazione nella mitologia greca. Viveva sull'isola di Aeaea, circondata da animali.

Info traduttore

Aurora Alario
Sono una traduttrice freelance. Mi sono laureata in Mediazione Linguistica presso il SSML Centro Masterly di Palermo, dove ho studiato interpretariato e traduzione per le lingue inglese e francese. Mi interessa la storia e subisco il fascino della cultura indiana. Sono appassionata di informatica, musica e lingue, ovviamente.

Info autore

Liana Miate
Liana è il Social Media Editor di Ancient History Encyclopedia. Ha conseguito una laurea in discipline umanistiche con specializzazione in antica Grecia, Roma e tarda antichità. E' particolarmente appassionata di Roma e Grecia, e tutto ciò che riguarda la mitologia e le donne.

Cita questo lavoro

Stile APA

Miate, L. (2022, novembre 08). Circe [Circe]. (A. Alario, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15021/circe/

Stile CHICAGO

Miate, Liana. "Circe." Tradotto da Aurora Alario. World History Encyclopedia. Modificato il novembre 08, 2022. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15021/circe/.

Stile MLA

Miate, Liana. "Circe." Tradotto da Aurora Alario. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 08 nov 2022. Web. 21 nov 2024.