Europa

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Mark Cartwright
da , tradotto da Marco Di Paolo
pubblicato il 25 ottobre 2018
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Portoghese, Turco
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Europa & the Bull of Zeus (by Unknown Artist, Public Domain)
Europa e il toro di Zeus
Unknown Artist (Public Domain)

Europa è un personaggio della mitologia Greca ed è l'eponima del continente europeo. Una delle versioni più note di questo racconto mitologico è quella in cui la principessa fenicia Europa viene rapita da Zeus e portata a Creta; il re Minosse, famoso per il mito del labirinto, nacque proprio in seguito al rapimento. La leggenda di Europa e, nello specifico, il tentativo di ritrovarla da parte dei suoi tre fratelli, potrebbero riferirsi all'effettiva colonizzazione del Mediterraneo ad opera dei Fenici avvenuta tra il 1200 e l'800 AEC.

Zeus rapisce Europa

Nella Teogonia Esiodo dice che Europa è la figlia di Oceano e della Titanide Teti (357), mentre Omero nell'Iliade la descrive come la figlia di Fineo (14:321). In un'altra versione del racconto, Europa è una principessa fenicia, figlia di Agenore, re di Tiro, mentre Fenice sarebbe suo fratello. La seguente, invece, è la versione presentataci dallo storico Erodoto (1.2.1) nel V secolo AEC.

Un giorno Europa si rilassava con gli amici sulla spiaggia e Zeus, che la stava spiando, ebbe un colpo di fulmine. Questi, allora, la corteggiò in un modo a dir poco bizzarro: si dice che si trasformò in un toro bianco o, in alternativa, che inviò un bellissimo toro allo scopo di sedurre la principessa. Una cosa è certa, Europa fu incantata dal docile animale tanto da decorarlo con dei fiori; inoltre, pensando che potesse cavalcare una bestia così graziosa, gli salì in groppa. Fu proprio in quell'istante che il toro fuggì via alzandosi in volo e, attraversando con lei il mare, la portò lontano dalla Fenicia. Sappiamo benissimo che i tori non sono animali volanti, e quindi non ci sorprende che durante il viaggio, il toro cadde all'improvviso in mare costringendo la coppia a nuotare fino a Creta. Una volta giunto sull'isola, Zeus violentò la principessa e dalla coppia nacquero tre bambini: Minosse, il futuro re di Cnosso, il saggio Radamanto, che poi divenne uno dei giudici dell'Oltretomba e Sarpedonte, il grande guerriero alleato di Troia, facente parte di una tradizione leggermente successiva a quella del mito di Europa.
Sebbene Zeus si comportasse spesso come uno sciupafemmine, il dio offrì ad Europa alcuni doni. Tra di essi si annoverano un cane da caccia che non si lasciava mai sfuggire la preda; Talos, l'automa in bronzo, con la funzione di guardia del corpo; ed un giavellotto che mai mancava il bersaglio.

La ricerca di Europa e la fondazione di colonie che ne seguì, si riferiscono probabilmente agli eventi storici relativi alla colonizzazione fenicia che caratterizzò tutto il Mediterraneo.

Nel frattempo Agenore, resosi conto della scomparsa della figlia, mandò i suoi tre figli a cercarla. Essi erano Fenice, Cilice, e Cadmo. Questi nell'intento di trovare la sorella non ebbero alcun successo, ma riuscirono (stando al mito) a fondare delle nuove colonie rispettivamente in Fenicia, in Cilicia ed in Beozia la città di Tebe. Per questo sono riconosciuti come i padri fondatori di quelle genti.

Il mito di Europa si conclude con l'incontro riparatorio tra la principessa ed Asterione, il re cretese che poi la sposò e ne adottò i figli avuti con Zeus.
Inoltre, il toro che Zeus aveva creato si trasformò nella costellazione del Toro. Questo mito potrebbe avere un riscontro negli eventi storici, potendosi esso riferire a scorrerie dei Minoici o di Micenei provenienti da Creta, durante l'Età del Bronzo, i quali attaccarono la fenicia Tiro e riportarono sull'isola le ricchezze sottratte. In alternativa, il mito potrebbe fare riferimento ad un assalto a Creta da parte degli antichi Elleni.
La ricerca di Europa e la fondazione di colonie che ne seguì, si riferiscono probabilmente agli eventi storici relativi alla colonizzazione fenicia che caratterizzò tutto il Mediterraneo tra il XII ed il VII secolo AEC, oggi attestata da testimonianze archeologiche.

Europa & Zeus
Europa e Zeus
Carole Raddato (CC BY-SA)

Il continente europeo ed il suo nome

Il nome Europa significa "ampio sguardo" e forse fa riferimento alla luna piena. In alternativa separando la parola in eu-ropa otteniamo un significato che rimanda all'abbondante presenza d'acqua. I Greci usavano chiamare 'Europa' la zona centrale della Grecia; solo in un secondo momento con questo nome si riferirono all'intero territorio greco. Attorno al 500 AEC, la parola Europa stava ad indicare l'intero continente europeo (sebbene i Greci conoscessero bene solo le aree costiere del Mediterraneo) con la Grecia alle sue estremità orientali. Il fiume Don, a nord del mar Nero, era normalmente considerato il confine oltre il quale si trovava l'Asia. Erodoto (4.45) riferisce che il continente era conosciuto come Europa, ma ammette che i suoi precisi confini non erano noti e non riuscì a scoprire per quale motivo gli fosse stato dato questo nome. Erodoto sottolinea il curioso fatto che i Greci avessero dato nomi di donna alle grandi terre emerse, definendole Europa, Asia e Libia

Rappresentazioni nell'arte

Un tema ricorrente nell'arte greca, sin dal VI secolo AEC, è stato quello di Europa che cavalca il toro di Zeus, sebbene la più antica rappresentazione di questo mito sia costituita da un anfora a rilievo, del secolo precedente. Molti reperti, dalle metope provenienti dal Tesoro di Sicione a Delfi ed a Selinunte (rispettivamente datate attorno al 560 AEC in stato frammentario e datate VI secolo AEC, completamente integre), ad una porzione dei fregi dal tempio di Atena ad Athos, ad una lastra a rilievo proveniente da Pergamo, raccontano questo mito. Sono sia vasi a figure nere che gemme le superfici che hanno veicolato il mito di Zeus ed Europa: una rappresentazione estremamente raffinata del primo è costituita da un anfora ad opera del pittore di Edimburgo, esposta presso il Museum of Fine Arts di Boston. Una scultura a grandezza naturale è sopravvissuta fino a noi ed è conservata oggi allo Staatliche Museen di Berlino: rappresenta una copia di un originale risalente alla metà del V secolo AEC, dove Europa è coperta da un imàtion. Una statua più piccola, ma dalle stesse fattezze e con l'iscrizione 'Europa', ci permette di identificare la statua più grande. Il tema di Europa ed il toro si rivelò ancora popolare al tempo delle ceramiche a figure rosse, nel IV secolo AEC, specialmente per i pittori dell'Attica e nel Sud Italia. I Romani continuarono a raccontare e diffondere il mito e ancora oggi tale soggetto rimane tra i più noti, tanto da apparire sul rovescio della moneta da due Euro.

Info traduttore

Marco Di Paolo
Marco, appassionato di storia, entusiasta di internet come giardino della condivisione della conoscenza, è diplomato in management arte cultura e comunicazione e specializzando in tutela e valorizzazione archeologia e paesaggio.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

Cita questo lavoro

Stile APA

Cartwright, M. (2018, ottobre 25). Europa [Europa]. (M. D. Paolo, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15614/europa/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "Europa." Tradotto da Marco Di Paolo. World History Encyclopedia. Modificato il ottobre 25, 2018. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-15614/europa/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "Europa." Tradotto da Marco Di Paolo. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 25 ott 2018. Web. 24 dic 2024.