I castelli medievali vennero costruiti a partire dall'XI secolo da parte di sovrani per dimostrare la propria ricchezza e potenza alle popolazioni locali, per provvedere ad un luogo di difesa e rifugio sicuro in caso di attacco, per la difesa strategica di siti importanti quali guadi di fiumi, passaggi attraverso colline, montagne e frontiere, e quale luogo di residenza.
Che si trattasse di una residenza permanente per un signore locale od una temporanea per un sovrano che intraprendeva un sopralluogo del proprio regno, i castelli medievali si evolsero da costruzioni in legno ad impianti in pietra e divennero strutture sempre più imponenti con crescenti componenti difensive quali torri circolari e porte fortificate.
Evoluzione del castello
Una buona ubicazione per un castello era su di un'altura naturale, vicino ad una scogliera, su di un'ansa di un fiume, o dove fortificazioni anteriori quali mura Romane potevano essere utilmente riutilizzate. I castelli avevano bisogno di una propria fonte idrica e di approvvigionamento cibo e solitamente una forza difensiva permanente, fattori addizionali da tenere in considerazione nella scelta di un sito.
I castelli erano delle opere costose che potevano richiedere anni per essere terminati. Un capomastro, che era in effetti anche un architetto, era a capo di una squadra di centina di lavoratori qualificati che andavano dai falegnami ai fabbri e dagli specialisti di dighe ai manovali generici. Il trasporto dei materiali aveva il costo più elevato di tutti quindi la prossimità di una cava era un grande vantaggio.
Le prima forma di castello consisteva in una semplice palizzata di legno, eventualmente con terrapieno, che circondava un accampamento, a volte con una torre di legno permanente al suo centro. Questa poi si evolse nella motta castrale - un muro che circonda uno spazio aperto o cortile (bailey) ed un monticello naturale od artificiale (motta) che aveva una torre di legno costruita alla sua sommità. Queste erano particolarmente comuni tra i Normanni a partire dall'XI secolo.
Nella successiva fase di sviluppo, una cinta muraria esterna in pietra veniva eretta sulla sommità del monticello (motta) successivamente conosciuto come dongione. Infine, nel XII secolo, anche il muro esterno e la torre centrale principale vennero costruiti in pietra, ma normalmente non direttamente sul monticello (motta) in quanto questo non era sufficientemente stabile da essere utilizzato come fondamenta per una struttura tanto pesante. Di fatto, siti totalmente nuovi avrebbero potuto essere preferiti o resi necessari e le fondamenta prescelte erano strati rocciosi che impedivano qualsiasi indebolimento da parte di una forza offensiva. Il cassero divenne un elemento caratteristico dei castelli, anche se esso era chiamato dongione (dal termine francese che significa "signore") prima del XVI secolo, solitamente con tre o più piani; alcuni erano più bassi e vengono chiamati casa-torre. Il cassero era il cuore del castello medievale e l'ultimo punto di difesa in caso di assalto od assedio. Prima di conquistare il cassero comunque, gli assedianti dovevano affrontare una lunga serie di strutture difensive.
Caratteristiche di un castello medievale
Le caratteristiche tipiche di un castello medievale erano:
- Motta - uno scavo perimetrale con o senza acqua
- Barbacane - una fortificazione protettiva di un ingresso
- Mura di cortina e torri - il muro difensivo perimetrale
- Corpo di guardia - l'entrata principale del castello
- Cassero (alias dongione o mastio) - la torre principale e migliore roccaforte del castello
- Cortina o Corte interna (corte) - l'area all'interno del muro di cortina.
Motta
Un fossato artificiale o motta veniva scavato per circondare l'intero complesso del castello e poteva essere riempito permanentemente o in alcuni casi temporaneamente in caso di assalto. Poichè la creazione di una motta era un lavoro immenso, la presenza di alture e depressioni naturali erano innanzitutto fattori importanti nella scelta dove costruire un castello. La terra o le rocce scavate nella preparazione della motta potevano essere utilizzate per costruire la collinetta sulla quale sarebbe stato successivamente eretto il castello. Il fossato era scavato sufficientemente profondo quale impedimento agli aggressori a cavallo, a piedi o supportati da torri d'assedio. Le sponde erano ripide e potevano essere rivettate con pali in legno per incrementare la loro scivolosità. Pali potevano essere piazzati anche sul fondo per impedirne ulteriormente l'attraversamento. Se riempito con acqua, solamente un mezzo metro di profondità era necessario per ostacolare il nemico e renderlo più vulnerabile ai proiettili sparati dalle mure sovrastanti.
Barbacane
Il barbacane era una struttura difensive costruita per proteggere punti potenzialmente deboli quali una porta. Normalmente costituita da un breve tratto di mura fortificata, a volte sagomata con forma scaglionata, consentiva ai difensori di respingere un attacco diretto contro le mura o contro la porta d'accesso vera e propria. Il barbacane poteva essere protetto da fuoco di copertura dalle torri alle proprie spalle ed era a volte circondato da proprie mura e/o fossato (con proprio ponte levatoio o ponte girevole) quando si trattava del barbacane della corte interna. Un secondo tipo era il barbacane di passaggio che era simile ad un corridoio fortificato che conduceva da una porta verso l'esterno. Verso la metà del XIII secolo, i barbacane erano posizionati più lontani dalle mura esterne, ad angolo dalla porta d'accesso e inglobando una curva di 90 gradi al proprio interno (tra i ponti di entrata e di uscita) per ostacolare ulteriormente l'accesso al castello vero e proprio.
Mura di cortina e torri
Mura perimetrali al castello vero e proprio costituivano un ostacolo formidabile per gli aggressori. Se le fondamenta non erano in pietra, esse dovevano essere strutturate in maniera particolare per poter sostenere un peso tremendo. Il metodo più comune era era quello di scavare una trincea più larga del fossato delle mura e riempirla con macerie di pietra battuta. Alternativamente, pali di quercia potevano essere conficcati nel terreno in modo da renderlo più stabile. Le mura variavano in spessore, ma la media pare fosse intorno ai 2.5 metri. Alcuni erano sufficientementi ampi da poter contenere cammini di ronda o muraglie. La maggior parte delle mura erano fatte da due strati di pietre ricoperte che conglobavano un nucleo di ghiaia e malta. Per scongiurare che venissero scavate al di sotto e per renderne la loro scalata più difficoltosa, sia le mura che le torri potevano essere erette su di una base inclinata, oppure una cortina protettiva inclinata (sperone) veniva aggiunta successivamente. Questo pendio si rivelava utile anche quando proiettili venivano lanciati sopra i nemici in quanto tendevano a rimbalzare con angolature imprevedibili.
Con un parapetto di merlature (alias merli) lungo la cima delle mura, i difensori potevano ripararsi dietro le parti erette delle mura (merli) quando necessario, e quindi scoccare le proprie frecce e dardi attraverso gli spazi aperti della merlatura (crenelle), minimizzando la loro esposizione ai proiettili nemici. Le crenelle potevano anche essere protette da battenti in legno incernierati che potevano essere abbassati quando un arciere voleva scoccare una freccia. Le mura avevano piattaforme interne rialzate per poter far spostare i difensori mentre, la parte interna delle mura veniva di norma lasciata aperta nel caso che queste venissero violate e venivano utilizzate per lanciare ulteriori attacchi verso le fortificazioni interne.
Torri venivano aggiunte alle mura in modo che i difensori potessero sparare in basso sui nemici da molteplici angolature. Le torri si evolsero da quadrangolari, ad avere una forma a D (dal 1180 in poi) e poi in forma circolare, il che dava un più ampio raggio di fuoco ed eliminava i punti ciechi agli angoli. Torri sporgenti davano ulteriori possibilità di tiro sui nemici allorchè questi provavano a scalare o scavare sotto le mura. Le torri circolari erano anche strutturalmente più stabili e resistevano meglio ai tentativi di farle crollare sia scavandovi al di sotto sia estraendo pietre con attrezzature (gli angoli erano un bersaglio favorito dei guastatori). Le torri circolari avevano un vantaggio aggiuntivo nel deviare i colpi di artiglieria quali pietre pesanti. Se il nemico riusciva a scalare una sezione delle mura, le torri fornivano un rifugio per i difensori dal quale essi potevano continuare a scoccare le proprie frecce. Gli arcieri erano capaci di tirare attraverso strette feritoie verticali inserite nelle mura che si allargavano verso l'interno in modo da offrire un migliore raggio di tiro. Successivamente, una piccola feritoia orrizzontale venne aggiunta per incrementare ulteriormente il raggio di fuoco.
Con l'evolversi del modello di castello, un'ulteriore cortina di mura interna divenne una caratteristica comune - il castello con mura concentriche. Ora gli agressori dovevano fare breccia in due mura, e se riuscivano ad oltrepassare le mura esterne, essi erano estremamente vulnerabili dal fuoco proveniente dalle mura interne anche più alte quando attraversavano lo spazio (cortina) tra le due linee dfensive. A volte gallerie sotterranee venivano scavate per collegare le due infrastrutture murarie e fornire una via di fuga verso l'esterno del castello od un punto di sortita che i difensori potevano utilizzare per ribaltare i tavoli ed attaccare gli attaccanti alle spalle.
A partire dal XV secolo, quando le battaglie furono combattutte prevalentemente in campo aperto e l'arte bellica del castello andò in declino, i castelli continuarono a conservare i loro elementi difensivi caratteristici, ma questi erano oramai puramente simbolici e solo figurativi. Torri imponenti e merlature divennero simboli di potere facilmente riconoscibili così che vennero aggiunte a grandi residenze di campagna ed anche a costruzioni istituzionali pacifiche quali chiese ed università.
Porte fortificate
L'ingresso principale del castello era potenzialmente uno dei suoi punti più deboli, e per questo motivo, le porte acquisirono sempre maggiori elementi divensivi nel corso del tempo. Torri gemelle vennero costruite a partire dalla fine del XII secolo con la porta inserita tra di esse in posizione arretrata. La porta stessa era protetta da un pesante portone in legno ed una saracinesca (od anche due) - una grata metallica e lignea che poteva essere abbassata per bloccare l'accesso. Poteva esserci anche un ponte levatoio che poteva essere sollevato da catene o, nella versione più rapida, fatto ruotare di 90 gradi, che voleva dire che il nemico doveva superare un fosso od un fossato pieno d'acqua prima che essi potessero arrivare all'ingresso vero e proprio. Misure difensive addizionali comprendevano 'buche assassine' (piombatoi) - fori sporgenti lungo il cammino di ronda al di sopra della porta d'ingresso attraverso i quali proiettili o liquido infiammato poteva essere gettato. Similmente, un canale con acqua consentiva ai difensori di spegnere il fuoco che gli assalitori appiccavano ai vulnerabili portoni di legno.
Nel corso del tempo, allorchè le porte fortificate divennero baluardi considerevoli piuttosto che punti deboli, esse vennero utilizzate anche quali residenze, in particolar modo dal connestabile del castello - colui che era incaricato della gestione quotidiana. Alcune porte erano dotate anche di dongioni sotto di esse e stanze nei piani più alti destinati ai pgionieri di più alto rango che venivano trattenuti per essere riscattati. Anche una cappella poteva essere inserita all'interno della porta fortificata. I castelli più grandi potevano avere una seconda porta fortificata (solitamente sul lato opposto delle mura perimetrali rispetto alla porta principale) ed una o più porte molto piccole o postierle che consentono l'accesso di una persona per volta in caso di emergenze.
Cassero
La torre del cassero o dongione era una torre costruita con più piani con mura particolarmente spesse ed un'entrata ben difesa, che la rendeva quale posto più sicuro nel castello quando veniva attaccato. Iniziarono a comparire nella maggior parte dei castelli agli inizi del XII secolo. Un cassero poteva essere quadrato o rettangolare e spesso disponeva di proprie piccole torri o torrette sulla sua cima; in alternativa, alcune erano circolari ed avevano impalcature in legno intorno alle proprie sommità che servivano da piattaforme di tiro coperte. In alcuni casi potevano raggiungere un'altezza di 40 metri (anche se è più comune che fossero di circa 20 metri), queste imponenti strutture erano indicatori utili di un signore locale o del potere di un sovrano oltre ad essere un ipotetico posto di ritiro. Costosi da costruire, le torri del cassero vennero stabilmente sostituite nel corso del XIII secolo, più di quanto non fosse avvenuto in prcedenza, con ampie torri circolari lungo le mura perimetrali.
Come in ogni costruzione, il punto debole del cassero del castello era l'entrata, così a questa si accedeva spesso con una scalinata che conduceva direttamente al primo piano (cioè al di sopra del piano terra). Questa scalinata nei primi castelli poteva essere rimossa se necessario, e successivamente divenne permanente ma protetta da un proprio camminamento e torri aggiunte ai lati del cassero (un avamposto). L'avamposto era a volte separato dal cassero da un ponte levatoio, una saracinesca ed un fosso. Un immenso portone sbarrato era l'ultimo ma comunque formidabile ostacolo per gli attacanti che riuscivano ad arrivare così avanti. Anche se soldati entravano nel cassero, essi dovevano conquistarsi la strada salendo sulle strette scale a spirale su ogni piano in successione, a volte dovendo attraversare l'intero piano per raggiungere la scalinata per il piano successivo.
I tetti normalmente erano in legno e fortemente inclinati. Lo strato esterno del tetto era protetto da lastre di scandole, tegole, ardesia, paglia o piombo. Grondaie di drenaggio rivestite in legno o piombo, tubi di scarico e getti di pietra sporgenti assicuravano che l+acqua piovana non si accumulasse o danneggiasse la struttura di pietra dell'edificio.
Normalmente, il sotterraneo del cassero veniva usato come magazzino per generi alimentari, armature ed equipaggiamento. Normalmente vi era un profondo pozzo che forniva acqua potabile, che poteva essere alimentato dalle acque piovane raccolte ed incanalate in una cisterna. Al piano terra vi erano le cucine ed a volte le stalle. Il primo piano normalmente era composto da una grande sala per banchetti ed udienze. Questa era una sala costruita per fare colpo e spesso aveva un bel soffitto in travi oppure grandiose volte in pietra, ampie finestre (che si aprivano verso la parte sicura interna del castello) ed un grande caminetto. Su questo piano, e probabilmente anche al piano superiore, vi erano anche stanze private e di norma una cappella. Il piano più alto, a volte chiamato solaio o 'stanza del sole' in quanto era sufficientemente sicuro per potere avere finestre più grandi, era per scopo incerto. Il riscaldamento era fornito dai caminetti e bracieri portatili mentre le finestre avevano battenti in legno per mantenere il caldo all'interno quando necessario.
Corte interna
Nella corte interna o corte, a fianco del cassero, potevano esserci diverse altre costruzioni quali granai, officine (per fabbri, falegnami, tessitori e vasai), una cantina (per la conservazione del vino e della birra), stalle, alloggi secondari, ed eventualmente uno spazio per cani da caccia ed uccelli se in castelli più grandi. Queste strutture erano costruite utilizzando pietre o più semplicemente con muri di terriccio e fango e tetti in paglia. Per assicurarsi maggiore autosufficienza in periodi di assedio, vi erano giardini e spazio per pollame e bestiame protetti all'interno della corte. Castelli più grandi avevano anche qui una seconda cappella.
Infine, una nota sui gabinetti. Le latrine di un castello normalmente erano costruite utilizzando un fusto in muratura sporgente lungo una porzione delle mura esterne e le secrezioni cadevano direttamente nel canale o fossato esterno. I gabinetti avevano una semplice asse in legno con un foro nel mezzo, ma alcuni erano privati con proprie porte mentre altri erano semplicemente ubicati in una rientranza. Urinali triangolari erano costruiti in alcune mura di torri in modo che i difensori non dovevano lasciare le proprie postazioni per troppo tempo. Sembra che anche tali bisogni basilari umani fossero tenuti da conto dagli architetti in modo in modo fa fornire la migliore difesa possibile del castello nei confronti di tutti gli avversari in tutte le circostanze.