La Torre di Londra

Definizione

Mark Cartwright
da , tradotto da Laura Lucardini
pubblicato il 26 novembre 2019
Disponibile in altre lingue: Inglese, Arabo, Francese, Portoghese, Spagnolo
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The White Tower, the Tower of London (by Frerk Meyer, CC BY-SA)
La Torre Bianca, Torre di Londra
Frerk Meyer (CC BY-SA)

La Torre di Londra è un castello situato a Londra, lungo il fiume Tamigi, costruito in origine da Guglielmo il Conquistatore a partire dal 1077, con notevoli aggiunte nel corso dei secoli. In Inghilterra è spesso chiamata semplicemente “la Torre” ed è stata fortezza, palazzo, prigione, tesoreria, arsenale e zoo.

Un castello con una reputazione paurosa, che ha ospitato traditori e sovrani decaduti, sebbene pochi siano stati giustiziati qui. Oggi è un’importante attrazione turistica, dove i visitatori possono ammirare con i propri occhi un luogo ricco di storia inglese come nessun altro, così come vedere le caratteristiche guardie Beefeater e rimanere incantati dai meravigliosi Gioielli della Corona.

La Torre Bianca

Quando Guglielmo il Conquistatore, Duca di Normandia, vinse la battaglia di Hastings nel 1066 e avviò la conquista normanna dell’Inghilterra, decise di rendere il suo regno più sicuro costruendo motte castrali in luoghi strategici. Poiché Londra era una scelta ovvia per un nuovo castello, intorno al 1077 iniziò la costruzione di quella che sarebbe diventata la Torre di Londra. Il castello fu uno dei primi in Inghilterra a essere dotato di una torre del mastio. Per i lavori, che continuarono fino al 1100 circa, fu utilizzata la pietra arenaria del Kent con dettagli in pietra calcarea di Caen, in Normandia. Alla fine dei lavori, la torre rettangolare a due piani era così imponente da dare il proprio nome all’intero castello: la torre di Londra. La torre del mastio deve il suo nome di Torre Bianca a un progetto di imbiancatura, a base di calce bianca, condotto nel 1240.

IL CASTELLO NON SI LIMITAVA TUTTAVIA ALLA TORRE BIANCA ED ERA CIRCONDATO DA UNA CORTINA MURARIA DOTATA DI TORRI AGLI ANGOLI.

La torre misura 36 x 32,5 metri ed è alta 27,5 metri. L’accesso avveniva tramite una scalinata di legno sul lato meridionale che conduceva al primo piano e, nel XII secolo, era protetto da una torre bassa, poi distrutta nel 1674. Il primo e il secondo piano erano suddivisi in stanze di pari dimensioni da un muro divisorio centrale. Non è chiaro a cosa servissero queste stanze e non c’è traccia di alcuna permanenza presso il castello da parte di Guglielmo, il che potrebbe far pensare che l'edificio fosse stato in origine concepito quale simbolo del potere normanno. Una scala a chiocciola conduceva ai piani superiori, mentre dal piano interrato, probabilmente utilizzato come magazzino, si accedeva a un pozzo. Nicchie, bagni, caminetti, comignoli e fogne erano tutti scavati nelle spesse mura della torre. La torre aveva un tetto a spiovente e al piano superiore ospitava la cappella di San Giovanni Battista, la cui abside dona alla torre il suo angolo orientale arrotondato. All’interno, la cappella presenta archi sostenuti da colonne massicce, un soffitto con volta a botte e una galleria lungo i lati. Intorno al 1240 furono aggiunte tre finestre colorate rappresentanti la Vergine e il Bambino Gesù.

Tower of London Medieval Illustration
Illustrazione medievale della Torre di Londra
Unknown Artist (Public Domain)

Il castello non si limitava tuttavia alla Torre Bianca ed era circondato da una cortina muraria dotata di torri agli angoli. Per due dei lati di questa cortina muraria furono utilizzate delle antiche mura romane riparate dagli anglosassoni, forse il motivo principale per cui Guglielmo scelse proprio questo luogo. Il castello fu dotato di un fossato di protezione e di una palizzata in legno su due dei lati, mentre il fiume proteggeva gli altri due. Nel 1097, William Rufus fece ricostruire la palizzata in pietra. L’ingresso principale del castello si trovava sul lato occidentale della città ed era protetto da un’elaborata fortificazione a barbacane. La struttura, costruita con un'angolazione di 90 gradi rispetto all’ingresso per aumentarne la sicurezza, prese il nome di Torre dei Leoni.

Dimora multiuso del sovrano

I sovrani inglesi hanno utilizzato la Torre come residenza occasionale fino al regno di Enrico VIII (regno 1509-1547) e molti di loro hanno apportato importanti modifiche e migliorie nel corso dei secoli. Nel XII secolo l’imponente e poligonale Torre della Campana (1190-1200 circa) fu aggiunta all’angolo sud-ovest della cortina muraria; fu inoltre scavato un fossato difensivo largo 50 metri e il muro fu allungato a sud. Per il complesso fu speso più denaro che per qualsiasi altro castello inglese, fatta eccezione per quello di Dover. Enrico III (regno 1216-1272) prestò particolare attenzione agli appartamenti del castello e creò addirittura un piccolo zoo, sebbene possa essere stato re Giovanni (regno. 1199-1216) il primo ad avere tenuto degli animali esotici qui. Leopardi, leoni, un elefante e persino un orso polare furono tutti residenti del serraglio, che chiuse solo nel 1835. Si trattava solitamente di doni diplomatici. Un’altra curiosità risalente al XII secolo è rappresentata dalla presenza dell’arcivescovo di Canterbury, Tommaso Becket, che intorno al 1150 ricoprì il ruolo di connestabile del castello.

La Torre Insanguinata e la Torre Wakefield furono aggiunte durante il regno di Enrico III (1216-1272), così come tre torri semicircolari sul lato orientale e tre sul lato settentrionale della cortina muraria. Fu inoltre ricostruito il Grande Salone (non più esistente) che misurava 24x15 metri. In generale, tuttavia, il XIII secolo vide la tendenza a migliorare la comodità più che la sicurezza militare dei castelli. Nel 1240 fu ordinata

la zoccolatura della Camera della Regina... e che fossero dipinte delle rose... e che fosse costruita una parete a pannelli tra la camera e il guardaroba della camera... e che il lato esterno fosse piastrellato.

(Costo previsto: 83 sterline).

Nel frattempo, la Camera del Re fu dipinta con gli stemmi reali e fu aggiunta nell’angolo una torretta che facesse da scarico direttamente nel Tamigi, in seguito alle lamentele di Enrico III riguardo all’odore del bagno che in precedenza si trovava nella camera. Un altro dei progetti di Enrico fu la ricostruzione, portata quasi a termine, della Cappella di San Pietro ad Vincula nell’angolo nord-ovest della motta castrale.

Tower of London Aerial View
Veduta aerea della Torre di Londra
Dun.can (CC BY)

La Torre stava diventando anche multifunzionale. Per prima cosa, con Edoardo I (regno 1272-1307) si giunse alla struttura definitiva del castello, con il completamento della doppia recinzione muraria lungo tre lati e l’aggiunta di un ingresso fluviale noto come Torre di San Tommaso. Quest’ultimo conteneva le stanze reali ed era situato sopra alla porta attraverso la quale i prigionieri di Stato arrivavano direttamente dal fiume, ovvero la Porta dei traditori. Edoardo fece inoltre trasferire una delle tesorerie reali al castello e vi installò un archivio reale (poi trasferito definitivamente nella Torre Wakefield) e la Zecca principale del Regno (in una fila di piccoli laboratori dotati di trenta fornaci, nota come Mint Street). Da questo momento in poi, la Torre divenne anche il principale arsenale d’Inghilterra, dove erano conservate macchine d’assedio, armi e armature di tutti i tipi. Per meglio proteggere tutte queste preziose risorse, Edoardo III (regno 1327-1377) ordinò che tutte le guardie rimanessero al castello la notte e che tutti gli ingressi fossero chiusi dal tramonto all’alba.

Durante il regno di Edoardo II (regno 1377-1399), il piano interrato fu rafforzato per sopportare il peso aggiuntivo causato dall’artiglieria pesante situata sul tetto, i cui singoli pezzi potevano pesare fino a 270 kg. Sempre in questo periodo vi fu la presenza di un altro personaggio prima che raggiungesse la fama, ovvero Geoffrey Chaucer (1343-1400 circa), che rivestì il ruolo di Direttore dei lavori prima di affermarsi come uno dei più celebri poeti della letteratura medievale. Dal 1377 al 1661 la Torre ospitò un evento in pompa magna, ovvero l'inizio della processione verso l’abbazia di Westminster la sera prima delle incoronazioni. Il nuovo futuro sovrano trascorreva la notte nel castello prima di essere incoronato nell’abbazia. Le vesti regali indossate in queste cerimonie, così come altri tessuti preziosi come gli arazzi, erano conservati nel Guardaroba della Torre. Negli anni ‘90 del XV secolo fu inserito un terzo piano nella torre, ridimensionando quelli sottostanti, come testimoniano i segni ancora visibili sui muri dei cornicioni originali.

Prigionieri celebri

Una funzione importante della Torre era quella di prigione. Leggere la storia dei detenuti è come leggere un elenco dei personaggi più celebri della storia inglese che sono finiti al castello, alcuni dei quali poi liberati e altri invece giustiziati, sebbene solo sette persone siano state giustiziate al castello prima del XX secolo (la maggior parte delle esecuzioni avveniva altrove, per esempio a Tyburn).

ANNA BOLENA, REGINA D’INGHILTERRA E SECONDA MOGLIE DI ENRICO VIII, FU IMPRIGIONATA NELLA TORRE CON L’ACCUSA DI ADULTERIO E TRADIMENTO.

Stranamente, prima del 1695 non c’erano celle appositamente costruite e i prigionieri venivano messi in qualsiasi stanza fosse disponibile. Poiché la gente veniva perlopiù imprigionata per motivi politici o religiosi, si trattava solitamente di personaggi importanti caduti in disgrazia. La sistemazione poteva non essere poi così male, tuttavia le confessioni erano spesso ottenute sotto tortura. Questo fu il caso di Guy Fawkes, fautore della fallita Congiura delle polveri, che prevedeva di fare saltare in aria il Parlamento. La tremante firma in calce alla sua confessione lascia immaginare i dieci giorni di tormento in seguito alla sua cattura, avvenuta il 5 novembre 1605. La tortura era rara, tuttavia quando vi si faceva ricorso, i metodi preferiti erano l’impiccagione delle vittime per i polsi, l’uso di uno strumento chiamato cavalletto per tirarne gli arti, oppure lo schiacciamento delle ossa con un attrezzo noto come “cicogna di storpiatura”.

Enrico VI (regno 1422-1461 e 1470-1471) fu imprigionato nella Torre per nove anni durante la Guerra delle rose (1455-1487), fino alla sua liberazione per opera di un esercito dei Lancaster. Si trattò tuttavia di una tregua temporanea, poiché un esercito degli York rimise Edoardo IV (regno 1461-1470 e 1471-1483) sul trono ed Enrico si ritrovò nuovamente nella sua vecchia prigione dove, circa un mese più tardi morì, molto probabilmente ucciso.

Chapel of St. John, Tower of London
Cappella di San Giovanni, Torre di Londra
Doug Kerr (CC BY-SA)

Quando Edoardo IV morì nel 1483, alla Torre arrivarono due dei suoi più celebri prigionieri, ovvero i figli del defunto sovrano, Edoardo e Riccardo, noti come i “Principi della Torre”. Furono imprigionati qui da Riccardo di Gloucester, il quale si autoproclamò re Riccardo III (regno 1483-1485). Nel giro di due mesi, entrambi i principi vennero uccisi e tutti, incluso Shakespeare nel suo dramma Riccardo III, puntarono un dito accusatorio in direzione del sovrano usurpatore. Gli scheletri di due giovani furono scoperti nel 1674 nei pressi della Torre Bianca durante i lavori di demolizione di un edificio; i resti furono identificati come quelli dei due principi e furono sepolti nell’abbazia di Westminster. I resti furono riesaminati nel 1933 e fu confermato che si trattava di due giovani di età simile ai principi.

Sir Thomas More (n. 1478), un oppositore della riforma protestante che rifiutò di prestare giuramento e riconoscere la supremazia del sovrano quale capo della Chiesa, fu imprigionato nella Torre nel 1534 fino al suo processo e alla sua esecuzione il 6 luglio 1535. Fu in seguito proclamato santo dalla Chiesa Cattolica.

Anna Bolena, regina d’Inghilterra (regno 1533-1536) e seconda moglie di Enrico VIII, fu imprigionata nella Torre con l’accusa di adulterio e complotto per fare avvelenare suo marito, accuse che respinse. Anna, il cui vero “reato” fu quello di non aver dato a Enrico un erede maschio, fu giustiziata sul prato del castello, a Tower Green, nel maggio 1536, e andò incontro alla sua ingiusta morte con grande dignità. Caterina Howard (n. 1520), quinta moglie di Enrico, subì lo stesso destino nel 1542. Perfino Elisabetta I (regno 1558-1603), la figlia di Enrico, sebbene ancor solo principessa, fu mandata alla Torre per alcuni mesi nel 1554 dalla sua sospettosa sorella, la regina Maria I (regno 1553-1558).

L’avventuriero Sir Walter Raleigh si ritrovò per tre volte nella Torre; una volta per avere sposato una donna senza il consenso della regina, poi per aver complottato contro Giacomo I (regno 1603-1625) e infine per essere venuto meno al trattato con la Spagna durante la sua ricerca dell’El Dorado in Sud America. La famiglia condivise con lui la reclusione e Raleigh trovò il tempo di scrivere poesie nei successivi 14 anni, fino alla sua esecuzione nel 1618.

Non sempre la Torre riusciva a trattenere i prigionieri: 37 riuscirono infatti a scappare, sebbene talvolta la libertà fu solo temporanea. Un’evasione di successo fu quella di Ruggero Mortimer (1287-1330), luogotenente del re in Irlanda che tuttavia contrariò Edoardo II (regno 1307-1327). Imprigionato nella Torre, convinse un suo complice a drogare le guardie e, utilizzando una scala di corda, riuscì nell’agosto del 1324 a fuggire in Francia. Ruggero fece ritorno in Inghilterra e rivestì il ruolo di reggente, fino alla sua impiccagione, nel 1330, per ordine di Edoardo III. Ci fu poi il giacobita Lord Nithsdale, che riuscì a scappare nel 1716 indossando gli abiti e il trucco di sua moglie. Questi esempi testimoniano come i prigionieri fossero spesso sparsi per il castello, anziché in un’area apposita. Le fughe non restavano impunite; quando Ranulf Flambard (1060-1128), ex vescovo di Durham, fece mangiare e bere i suoi carcerieri per poi scappare con una corda appesa a una finestra, al connestabile del castello fu requisito un terzo delle sue terre da parte di Enrico I (regno 1100-1135) quale punizione per la sua disattenzione.

Storia postmedievale

A partire dal XVI secolo, la Torre funse meno da residenza reale, poiché i sovrani gli preferivano Westminster, e svolse le funzioni di arsenale, caserma, magazzino (specialmente di polvere da sparo e, come abbiamo visto durante i regni degli spietati Tudor, anche terribile prigione. Al complesso continuarono a essere aggiunti nuovi edifici per vari scopi, solitamente legati alla produzione, al collaudo e allo stoccaggio delle armi; tra questi vi fu il Grande Magazzino, completato nel 1692. Di fatto, il castello si riempì così tanto di materiali da guerra che, nel 1691, il pavimento del piano superiore della Torre Bianca crollò sotto il peso di 2000 barili di polvere da sparo; per fortuna, non ci fu alcuna esplosione.

Waterloo Block, Tower of London.
Caserma di Waterloo, Torre di Londra
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Nonostante non fosse più importante come fortezza a livello militare, il castello divenne uno dei più prestigiosi magazzini di armi e oggetti preziosi della storia e, con il passare del tempo, iniziò ad attrarre il pubblico. Nel 1506 fu aggiunto il giardino. A partire dal 1660, i Gioielli della Corona furono esposti nella Torre per il pubblico pagante (vedi sotto). Nello stesso secolo fu aggiunto l’edificio delle armature, mentre sulla Torre Bianca furono installati gli attuali tetti a torretta, nuove cornici delle finestre e nuove porte. Il grande incendio di Londra, nel settembre 1666, risparmiò per fortuna il castello. Grandi personaggi continuarono a intrecciare la propria storia con quella del castello. Sir Isaac Newton (1642-1727), per esempio, rivestì il ruolo di Guardiano della Zecca della Torre nel 1696 e fu poi direttore della Zecca per 28 anni. Nel 1700, le grandi finestre della Torre Bianca sostituirono quelle vecchie, poiché la difesa non rappresentava più una priorità.

Nel XIX secolo la Torre divenne un importante quartier generale militare, con una grande guarnigione e l'aggiunta, nel 1845, della caserma di Waterloo, attuale sede del Reggimento dei Fucilieri Reali. Sporadici incendi colpirono singoli edifici, come quello che distrusse il Grande Magazzino nel 1841, mentre diversi edifici furono danneggiati dalle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Il castello ha tuttavia continuato a evolversi con aggiunte, demolizioni e restauri fino al giorno d’oggi, in gran parte nel tentativo di riportarlo al suo aspetto medievale.

Il castello è stato utilizzato come prigione fino agli inizi del XIX secolo, ospitando anche parlamentari disubbidienti. Persino nel XX secolo ci sono stati alcuni prigionieri di rilievo; uno degli ultimi fu Rudolf Hess, il vice di Adolf Hitler, che nel 1941 passo qui quattro giorni.

British Imperial State Crown
Corona di Stato Imperiale
Cyril Davenport (Public Domain)

Beefeater, corvi e i Gioielli della Corona

Le guardie del corpo reali, il cui nome ufficiale è Yeomen of the Guard, ma meglio note come Beefeater dal 1700, ricevettero l’incarico di proteggere la torre e i suoi occupanti intorno al XV secolo. Queste guardie sorvegliano la Torre ancora oggi e fanno anche da guide turistiche, indossando la loro bellissima uniforme rossa in stile Tudor. Un’altra caratteristica presenza è quella dei corvi. Non si sa quando questi uccelli siano arrivati per la prima volta, ma la leggenda vuole che il regno resisterà fino a quando ci saranno i corvi alla Torre. Il peggio è stato sfiorato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando i bombardamenti li uccisero tutti tranne uno. Per fortuna Gyp, l’unico sopravvissuto, portò avanti la tradizione, e ancora oggi si possono vedere i corvi passeggiare sui prati con quell’aria di superiorità data dal loro senso di sicurezza.

Attualmente alla Torre sono in mostra le armature e, naturalmente, i Gioielli della Corona. Le insegne imperiali, tuttora utilizzate durante le incoronazioni e le cerimonie ufficiali, includono corone, bastoni, scettri, spade, anelli, orbi e un paio di speroni. Purtroppo, gran parte delle insegne originali fu venduta e distrutta nel 1649, in seguito all’esecuzione di Carlo I (regno 1600-1649) e la temporanea abolizione della monarchia. I pezzi con cui sono state sostituite sono tuttavia bellissimi e molti contengono elementi di insegne risalenti all’XI secolo.

Alcune delle più grandi e famose pietre preziose del mondo appartengono ai Gioielli della Corona, come l’enorme diamante Cullinan I da 530 carati, noto anche come Grande stella d’Africa, che brilla in cima allo scettro del sovrano, e il rubino del Principe Nero (in realtà, un rubino “spinello”), ora incastonato al centro della corona di Stato imperiale indossata da Elisabetta II in occasione della sua incoronazione, nel 1953. In questa corona sono presenti anche il diamante Cullinan II, lo zaffiro degli Stuart, lo zaffiro di Sant’Edoardo, più di 2.800 diamanti, altri 15 zaffiri, 11 smeraldi, quattro rubini e persino gli orecchini di perla di Elisabetta I. Il diamante da 105 carati Koh-i-Noor, proveniente dall’India, dopo essere comparso in molte corone, si trova ora nella corona della regina madre Elisabetta. I visitatori possono ammirare questi tesori nella Jewel House, all’interno della caserma di Waterloo, da un tapis roulant che scorre davanti alle sfavillanti vetrine.

Info traduttore

Laura Lucardini
Sono una traduttrice professionista con oltre 30 anni di esperienza, madre lingua italiana, vivo nel Regno Unito dal 2000. Amo la storia e l'arte.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

Cita questo lavoro

Stile APA

Cartwright, M. (2019, novembre 26). La Torre di Londra [Tower of London]. (L. Lucardini, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-17036/la-torre-di-londra/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "La Torre di Londra." Tradotto da Laura Lucardini. World History Encyclopedia. Modificato il novembre 26, 2019. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-17036/la-torre-di-londra/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "La Torre di Londra." Tradotto da Laura Lucardini. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 26 nov 2019. Web. 23 nov 2024.