Reconquista

8 giorni rimasti

Costi del server Raccolta fondi 2024

Aiuta la nostra missione di fornire un'educazione storica gratuita al mondo! Fate una donazione e contribuite a coprire i costi del nostro server nel 2024. Con il vostro sostegno, ogni mese milioni di persone imparano la storia in modo completamente gratuito.
$12643 / $18000

Definizione

Mark Cartwright
da , tradotto da Giovanni De Simone
pubblicato il
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Russo, Serbo, Spagnolo
X
Reconquista Battle Scene (by Unknown Artist, Public Domain)
Scena di una battaglia della Reconquista
Unknown Artist (Public Domain)

L'insieme di eventi denominati Reconquista (riconquista) o "crociate iberiche" furono delle campagne militari condotte tra l'XI e il XIII secolo per liberare i territori meridionali spagnoli e portoghesi (allora conosciuti sotto il nome di al-Andalus) dai mori musulmani, che li avevano conquistati e tenuti fin dall'VIII secolo. La Reconquista ottenne l'appoggio del papa e attrasse cavalieri cristiani provenienti da tutta Europa. Le vittoriose campagne terminarono alla fine del Trecento, quando ormai l’ultima città rimasta in mani musulmane fu Granada, che era stata pesantemente fortificata.

La penisola iberica nel medioevo

All'inizio dell'VIII secolo, i musulmani provenienti dal Nordafrica avevano conquistato la maggior parte della penisola iberica, all'epoca controllata dai Visigoti. Alla fine del XI secolo, i regni cristiani del nord della Spagna erano diventati abbastanza potenti da tentare di riprendersi una parte dei territori perduti; ambizione che fu grandemente aiutata dalle guerre civili all'interno del califfato di Cordoba. I cinque regni spagnoli erano l'Aragona, la Catalogna, la Castiglia, León e Navarra, mentre il Portogallo si era reso indipendente nella prima metà del XII secolo. Dato che questi stati combattevano contro i musulmani e occasionalmente anche tra di loro, la Spagna divenne una complessa rete di piccoli regni, tra cui quelli creati da avventurieri indipendenti che approfittavano delle turbolenze politiche per i propri fini personali. Il più famoso tra loro fu Rodrigo Díaz de Vivar, detto El Cid, (1043-1099), che alla fine fondò un proprio regno di breve durata a Valencia, nel 1094. Questo crogiolo culturale si complicò ulteriormente con l'arrivo di un nuovo gruppo di fede musulmana, gli Almoravidi, un'austera setta fondamentalista del Marocco che iniziò a estendere i suoi interessi verso la penisola iberica alla fine del XI secolo.

NEL CORSO DELLE "CROCIATE IBERICHE", ORO, RICCHEZZE E TRIBUTI FURONO SPESSO UNA MOTIVAZIONE BEN PIÙ FORTE RISPETTO ALLE PROMESSE RELIGIOSE.

Questo processo sarebbe divenuto noto come Reconquista - un nome che contiene in sé l'idea di una rivendicazione, seppur pretestuosa, del diritto di regnare sulle terre perdute 400 anni prima dai Visigoti -. Nel 1085 il primo grande successo fu la presa di Toledo, antica capitale della Spagna cristiana, da parte di Alfonso VI, re di Castiglia e Léon. Papa Urbano II (in carica tra il 1088 e il 1099) sostenne strenuamente questo concetto di riconquista, come nota lo storico J. Phillips: "nel 1096 furono offerte le ricompense spirituali, mentre la piena uguaglianza con il sistema vigente in Terra Santa ci fu tra il 1114 e al massimo il 1123" (203). Tuttavia, è importante tenere a mente che la Reconquista si differenziò dalle crociate in Terra Santa per un aspetto cruciale, come sottolineato dallo storico C. Tyreman:

in Spagna e nell'area baltica furono le politiche di espansione e insediamento che trainarono le crociate, mentre nel Vicino Oriente fu il contrario... In Spagna, il conflitto tra sovrani cristiani e musulmani era di molto precedente all'arrivo delle indulgenze crociate (652).

Per questo motivo, il momento preciso in cui i conflitti all’interno della penisola iberica divennero crociate religiosamente motivate resta un tema dibattuto. Inoltre, la possibilità di ottenere delle ricompense sotto forma di bottini, tributi e soprattutto oro (che i musulmani acquistavano in enorme quantità in Africa) spesso si rivelò una motivazione molto più forte rispetto alle promesse spirituali.

The Iberian Peninsula, c. 1000 CE
Penisola iberica intorno all'anno 1000
Tyk (CC BY-SA)

Non tutte le campagne della Reconquista furono crociate, ma quelle supportate dai papi beneficiarono in pieno delle predicazioni di massa per il reclutamento, dell'aumento delle tasse ecclesiastiche per finanziare gli eserciti, del diritto di portare la croce sul campo di battaglia e della promessa di un'ascesa diretta al paradiso per chi avesse perso la vita per la causa.

Gli ordini militari

Alfonso I di Aragona (sul trono tra il 1104 e il 1134) concesse enormi proprietà (praticamente la maggior parte del suo regno, visto che non aveva eredi) ai Cavalieri Ospitalieri e ai Cavalieri Templari, due ordini militari di monaci-guerrieri professionisti che si erano resi indispensabili per la difesa degli stati crociati in Terra Santa. Queste promesse, anche se poi vennero ridimensionate dai nobili spagnoli, alla fine raggiunsero il loro obiettivo: i Templari impegnarono i loro cavalieri nella Reconquista dal 1143 e gli Ospitalieri dal 1148. Inoltre, sorsero anche degli ordini autoctoni: il primo fu l'Ordine di Calatrava nel 1158, i cui cavalieri erano famosi per le loro armature nere. Negli anni Settanta del XII secolo vennero fondati l'Ordine di Santiago (1170), l'Ordine di Montjoy in Aragona (1173), l'Ordine di Alcantara (1176) e, in Portogallo, l'Ordine di Evora (1178 circa). A differenza dei Templari e degli Ospitalieri, gli ordini locali avevano il vantaggio di non dover inviare un terzo delle loro rendite ai quartier generali in Terra Santa. Molti guerrieri e avventurieri professionisti provenienti da altre parti d'Europa (specialmente dal nord della Francia e dalla Sicilia normanna) si unirono alla causa dei re cristiani spagnoli, attratti dalle ricchezze che offriva la Spagna meridionale.

La seconda crociata e l'assedio di Lisbona

La seconda crociata (1147-1149) aveva come obiettivo principale la riconquista di Edessa, in Mesopotamia superiore; tuttavia, papa Eugenio III (1145-1153), come obiettivi aggiuntivi, sostenne anche delle campagne militari nel baltico e nella penisola iberica. Il papato aveva già appoggiato delle crociate in Spagna nel 1113-14, nel 1117-18 e nel 1123. La campagna del 1147 ebbe dimensioni maggiori e un’organizzazione migliore. Nell’attesa che i partecipanti alla seconda crociata si radunassero in Europa via terra per poi dirigersi verso il Levante, coloro che viaggiavano su nave ritardarono la loro partenza. Il viaggio per mare era molto più veloce e così, nel frattempo, si approfittò di questi soldati e del sostegno che potevano dare alla cristianità. Una flotta genovese di circa 160-200 trasportò i crociati a Lisbona, per portare assistenza al re del Portogallo Alfonso Enrico (re tra il 1139 e il 1185) che aveva intenzione di sottrarre la città ai musulmani. Una volta arrivati, venne dato inizio a un assedio da manuale, caretterizzato da un uso massiccio di torri per attaccare le mura e catapulte che, secondo le testimonianze, lanciavano 500 proiettili di pietra ogni ora. Alla fine, l’operazione fu un successo: la città cadde il 28 ottobre 1147.

The Siege of Damietta, 1218-19 CE
Assedio di Damietta, 1218-1219
Cornelis Claesz van Wieringen (Public Domain)

Alcuni crociati rimasero nella penisola iberica e continuarono efficacemente a combattere i musulmani, in particolare riuscendo a prendere Almería, nel sud della Spagna (17 ottobre 1147), sotto la guida di Alfonso VII, re di Castiglia e León (tra il 1126 e il 1157) e con l'aiuto dei genovesi, ai quali venne promesso un terzo della città. Tortosa, nella Spagna orientale, cadde il 30 dicembre 1148, questa volta grazie alla direzione del conte di Barcellona, ma ancora una volta con l'aiuto dei genovesi (per lo stesso prezzo di Almería). Jaén, in Spagna meridionale, venne attaccata nel 1148, ma senza successo.

La vittoria cristiana

L'idea della liberazione della penisola iberica ricevette il sostegno di Innocenzo III (papa tra il 1198 e il 1216): la sua decisione diede un supporto provvidenziale ai monarchi spagnoli, che erano stati pesantemente sconfitti nella battaglia di Alarcos del 1195. Bisogna anche sottolineare che i cristiani in Spagna non formavano un fronte unito. Il re di Léon Alfonso IX (sul trono dal 1188 al 1230) aveva stretto un'alleanza con i musulmani, ma la sua strategia gli costò la scomunica di papa Celestino III (1191-1198) e, addirittura, la promessa che qualsiasi cristiano che avesse combattuto contro di lui avrebbe ricevuto la remissione dei peccati (trattamento inusuale nei confronti di un re cristiano). I cristiani, dunque, combatterono anche tra di loro. In Spagna, inoltre, c'era una lunga tradizione di alleanze tra i musulmani e i vari staterelli cristiani: le ragioni economiche e commerciali spesso oltrepassavano le differenze religiose e sicuramente non era presente la demonizzazione del nemico islamico come in Terra Santa.

LA VITTORIA A LAS NAVAS DI TOLOSA NEL 1212, OTTENUTA DA UNA COALIZIONE DI TRE RE SPAGNOLI, FU UN COLPO DA CUI I MUSULMANI NON SI RIPRESERO PIÙ.

La vittoria a Las Navas di Tolosa nel 1212, ottenuta da una coalizione di tre re spagnoli, fu un colpo da cui i musulmani non si ripresero più. Seguì una seri di ulteriori successi, come la presa di Cordoba nel 1236, Valencia nel 1238 e, dopo un lungo assedio, Siviglia nel 1248. Entro la metà del XIII secolo, solo Granada si trovava ancora in mani musulmane: l'emirato fu costretto a pagare un tributo per il resto della sua esistenza (fino al 1492). Non ci fu nessun tentativo concreto di invadere i territori musulmani del Nordafrica; la riconquista, dunque, non si tramutò in una conquista, anche se, successivamente, ci furono alcuni sporadici attacchi lungo le coste del Marocco, in particolare a Tangeri nel 1437 e ad Assila nel 1471.

Eredità

Nei territori riconquistati, solo pochi musulmani si convertirono al cristianesimo: alla maggior parte venne consentito di mantenere e praticare la loro religione in qualità di minoranza protetta, ribaltando, di fatto, quella che era stata la situazione nei secoli precedenti. Venne incoraggiata l'emigrazione dei cristiani verso sud, i toponimi arabi furono modificati e, naturalmente, molte moschee furono convertite in chiese, ma non tutte: in molte città spagnole, negli anni a venire, si poteva udire il richiamo del muezzin alla preghiera. Tra gli stati cristiani calò un clima di sospetto reciproco, mentre tutti temevano la posizione dominante del regno di Castiglia, il cui intento era di sottomettere i suoi rivali. Per i nuovi stati, il controllo dei nuovi domini e della nuova classe di magnati che stava prosperando si rivelò tutt'altro che facile. Questo può spiegare perché molti ordini militari locali furono nazionalizzati dalla corona di Castiglia durante la seconda metà del XV secolo.

Tra gli effetti più duraturi delle crociate iberiche possiamo includere la promozione di un immaginario in cui i cristiani erano particolarmente portati a comandare; un'idea che resistette per molti secoli ancora nelle istituzioni del governo spagnolo, alimentando l'intolleranza religiosa che avrebbe caratterizzato la regione nel XV e XVI secolo. L'ideologia della Reconquista e la diffusione del cristianesimo mediante la violenza sarebbe stata applicata da portoghesi e spagnoli anche nei territori del Nuovo Mondo, conquistati dopo il viaggio di Cristoforo Colombo nel 1492.

Info traduttore

Giovanni De Simone
Ho conseguito la laurea in Lingue e Mediazione Culturale con il massimo dei voti presso l'Università di L'Aquila. Ho una grande passione per la storia e sono convinto che l'attività di traduzione possa arricchire la conoscenza di ciascuno di noi.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

Cita questo lavoro

Stile APA

Cartwright, M. (2018, ottobre 05). Reconquista [Reconquista]. (G. D. Simone, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-17457/reconquista/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "Reconquista." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. Modificato il ottobre 05, 2018. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-17457/reconquista/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "Reconquista." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 05 ott 2018. Web. 07 set 2024.