Situato su un picco roccioso particolarmente strategico vicino al fiume Forth nella Scozia centrale, il castello di Stirling è stato un’importante residenza reale dal tardo XI secolo fino ai primi anni dell’epoca moderna ed è stato protagonista di numerose battaglie e assedi, in particolare durante le guerre d’indipendenza scozzesi nel Basso Medioevo. Nel corso della movimentata storia scozzese, il castello ha assistito alla morte di due re, due incoronazioni, molteplici assedi e non pochi intrighi letali. Storicamente la sua funzione è stata principalmente quella di base militare, ma è stato poi riportato al suo antico splendore quando diventò la residenza reale della casata reale degli Stuart nel periodo di maggior potere e magnificenza.
Origini
Il castello di Stirling occupa un’importante posizione strategica, essendo situato tra le Lowlands e le Highlands scozzesi, e per questo motivo è stato descritto come una “spilla” che unisce le due metà della Scozia. Arroccato su uno spuntone di roccia vulcanica, dal castello era possibile controllare gli spostamenti lungo il sottostante fiume Forth, lo Stirling Bridge che attraversava uno dei punti di guado del fiume e diverse strade vicine provenienti da tutte le direzioni. Le interessanti qualità difensive del sito circondato da ripidi pendii, fatta eccezione per il versante sud-orientale, hanno fatto sì che fosse occupato fin dall’epoca preistorica. Si suppone inoltre che durante l’Età del ferro (I-II secolo a.C.) vi fosse sulla sommità un forte controllato dalle tribù dei Meati o dei Votadini.
I primi edifici comprovati erano probabilmente in legno e risalgono alla fine dell’XI secolo d.C. durante il regno di Malcolm III di Scozia (r. 1058-1093), periodo in cui i grandi signori scozzesi si riunivano ogni anno al castello. Con Alessandro I di Scozia (r. 1107-1124) e i suoi successori il castello di Stirling si trasformò in un’importante residenza reale, spesso considerata al pari del castello di Edimburgo. Alessandro I vi fece costruire una cappella in pietra e morì proprio nel castello di Stirling nel 1124, seguito nel 1214 da Guglielmo I di Scozia (r. 1165-1214). Altro beneficio del castello erano le eccellenti opportunità di caccia nelle zone circostanti che portarono anche Alessandro III di Scozia (r. 1249-1286) ad aggiungere un parco di caccia nell’area occidentale, popolato all’epoca da cervi e ora convertito in un campo da golf. Le considerevoli quantità di cibo necessarie nei periodi di residenza della famiglia reale provenivano dalle ampie tenute della vicina Abbazia di Cambuskenneth, fondata nel 1140.
Il castello nel Tardo Medioevo
Il castello di Stirling ha giocato un ruolo cruciale durante le Guerre d’Indipendenza scozzesi, quando i sovrani inglesi cercarono di sottomettere la Scozia e renderla una provincia. Nel 1297 l’eroe scozzese William Wallace (c. 1270-1305) ottenne una famosa vittoria contro il ben più grande esercito inglese a Stirling Bridge. Il castello tornò così nelle mani degli scozzesi, ma fu riconquistato dagli inglesi nel 1298 dopo la battaglia di Falkirk. Gli scozzesi si riappropriarono del castello nel 1299/1300 sfruttando la difficoltà dell’esercito inglese nel gestire un castello così isolato. Fu circa nel 1300 che venne aggiunto il North Gate, oggi la struttura più antica del castello sebbene sia stata modificata nel 1381. Nel 1304 l’esercito inglese conquistò nuovamente il castello dopo un assedio di tre mesi in cui gli invasori colpirono le mura con un’imponente trabucco noto come “lupo da guerra”, una catapulta il cui assemblaggio richiedeva 445 uomini.
Diversi castelli, tra cui quello di Stirling, erano ancora sotto il dominio inglese quando un decennio più tardi Robert the Bruce (r. 1306-1329) iniziò a rimuovere la presenza inglese dalla Scozia. Fu l’assedio a Stirling ad opera dell’esercito di Bruce che convinse infine Edoardo II d’Inghilterra (r. 1302-1327) a condurre personalmente le sue truppe in Scozia nel 1314. Le due armate si scontrarono a Bannockbrun nel mese di giugno e la vittoria degli scozzesi fu schiacciante, portando alla resa del presidio inglese del castello di Stirling. Come già accaduto a Edimburgo, Robert the Bruce fece demolire il castello per timore che gli inglesi tornassero e ne riprendessero il controllo.
Edoardo III d’Inghilterra (r. 1327-1377) riconquistò e ricostruì il castello di Stirling tra il 1330 e il 1340, nel corso del suo intervento a supporto di Edward Balliol (c. 1283-1367) che rivendicò il trono allora presieduto dal giovane monarca Davide II di Scozia (r. 1329-1371). Il castello tornò finalmente sotto il dominio scozzese nel 1342, dopo un assedio di sei mesi.
Giacomo I di Scozia (r. 1406-1437) ospitò al castello una seduta del parlamento e nel 1424 un processo farsa contro alcuni nobili accusati di tradimento durante i 18 anni di prigionia del re in Inghilterra. Nel maggio 1452 il futuro Giacomo III di Scozia (r. 1460-1488) nacque al castello di Stirling, ma suo padre Giacomo II di Scozia (r. 1437-1460) fu protagonista di eventi ben più spiacevoli al castello nel febbraio 1452, quando il monarca invitò il suo storico rivale William Douglas per dei negoziati di pace. Al Conte William fu garantita protezione, ma il re, sospettando che il nobile avesse stretto alleanze sovversive con numerosi baroni del Nord, lo pugnalò al collo nel corso di un’accesa discussione e i suoi cortigiani lo uccisero definitivamente. Il parlamento assolse il re da qualsiasi accusa di omicidio intenzionale, ma ciò non impedì lo scoppio di una guerra civile tra i sostenitori di Black Douglas e i nobili fedeli a re Giacomo che si concluse dopo tre anni con la vittoria di quest’ultimo.
Nel 1463 Giacomo III avviò i lavori di riparazione del castello e nel 1475 fece aggiungere una bottega per la fusione dei cannoni. Il castello assunse nuovamente importanza grazie alla vicina battaglia di Sauchieburn tra Giacomo III e i nobili ribelli scozzesi nel giugno 1488. Più simile a una scaramuccia che a una vera e propria battaglia, lo scontro fu vinto dai ribelli che uccisero l’impopolare re della casata degli Stuart.
Il castello nella prima età moderna
Il castello di Stirling beneficiò di una significativa ristrutturazione durante il regno di Giacomo IV di Scozia (r. 1488-1513) e i suoi successori. Nel 1500 ca. fu costruita una nuova Sala Grande con nuove cucine, fu aggiunta la Cappella Reale, venne disposto un cortile interno e furono migliorate le difese generali, tra cui un imponente nuovo ingresso con due torri circolari. La Sala Grande di Giacomo IV, fedelmente riportata al suo aspetto originale negli anni ’90, è la più grande sala mai costruita in Scozia e vanta cinque camini e quattro scale a chiocciola. Questi lavori si inserivano all’interno della tendenza diffusa in tutta Europa di rendere i castelli residenze più accoglienti, e proseguirono con le aggiunte promosse da Giacomo V di Scozia (r. 1513-1542), incoronato proprio al castello il 21 settembre 1513. Il nuovo re sistemò gli appartamenti reali in pieno stile rinascimentale francese verso la fine del decennio 1530-1540, in un intervento noto come la costruzione del Palazzo.
Giacomo V fu succeduto dalla figlia, Maria Stuarda, Regina di Scozia (r. 1542-1567), incoronata nella Cappella Reale del castello di Stirling il 9 settembre 1543. Nel dicembre 1566, per il battesimo del figlio, la regina organizzò al castello tre giorni di sfarzosi festeggiamenti che inclusero anche un finto assedio a un’enorme riproduzione del castello e il primo spettacolo pirotecnico mai allestito in Scozia.
Enrico, il figlio maggiore di Giacomo VI di Scozia (r. 1567-1625, che divenne poi Giacomo I d’Inghilterra, r. 1603-1625) nacque al castello di Stirling nel 1594 e qui trascorse buona parte della sua infanzia. Essendo protestante, Giacomo VI fece demolire la Cappella Reale e nel 1594 la sostituì con una struttura più adatta dove si tenne il battesimo del figlio Enrico. Per il lieto evento un’imponente ricostruzione di una nave da 40 tonnellate fu installata su un lago artificiale all’interno della Sala Grande, danneggiando però con il suo peso la struttura dell’edificio.
L’incoronazione di Giacomo VI come sovrano d’Inghilterra nel 1603 e il suo conseguente trasferimento a Londra segnarono la fine del ruolo del castello di Stirling come residenza reale principale. La struttura conservò comunque la sua rilevanza e il suo valore strategico non sfuggì ai comandanti delle successive guerre. Nel XVII secolo i giardini del castello furono soggetti a un vasto intervento che riguardò anche il giardino ornamentale e il canale noto come “King’s Knot” sul lato meridionale. Nel 1651 fu conquistato dalle forze fedeli a Oliver Cromwell (1599-1658) e guidate dal generale George Monck. Ancora oggi intorno all’ingresso principale è possible vedere i segni dei colpi di cannone sparati durante l’assedio. Intorno al 1690 fu aggiunta una batteria di artiglieria nella parte orientale e nel 1708 fu la volta di un ampio fossato asciutto come sistema di difesa più esterno. Il castello si trovo però nuovamente sotto assedio durante l’insurrezione giabobita del 1745-1746 per riportare il casato degli Stuart sul trono. Un esercito guidato dal Principe Carlo Edoardo Stuart, meglio noto con il nome di Bonnie Prince Charlie (1720-1788), tentò di conquistare il castello, ma le formidabili difese di Stirling sottomisero i giacobiti e il loro comandante.
A partire da metà del XVIII secolo fino al 1964 il castello venne utilizzato principalmente come caserma militare. La Sala Grande fu così convertita in una caserma a tre piani intorno al 1800, nel 1809 sul versante orientale del promontorio roccioso venne creato il piazzale dell’Esplanade e l’anno successivo nel cortile esterno inferiore furono costruiti i magazzini delle polveri da sparo. Data la funzione prettamente militare, molti degli edifici residenziali furono abbandonati, ma la mancata ristrutturazione preservò le strutture più antiche, elemento inestimabile per gli archeologi per ricostruire l’evoluzione del castello.
Il castello oggi
L’ingresso principale del castello situato sul lato orientale si trova a un livello nettamente inferiore rispetto alla versione originale del XVI secolo, ma conserva la sua maestosità grazie alle imponenti torri e alle saracinesce d’ingresso. L’attuale Torre del Principe sul lato occidentale permette di avere un’idea dell’altezza originale di questa parte del castello. Una volta attraversato l’ingresso, il visitatore arriva al primo di due cortili, l’Outer Close, su cui si affacciano la Sala Grande, il Corpo di Guardia principale e gli edifici del Palazzo. L’adiacente cortile più interno, l’Inner Close, rappresentava il cuore del castello medievale e il luogo degli appartamenti reali originali prima della costruzione del Palazzo. Oggi è delimitato dalla Cappella Reale e dal Vecchio Edificio del Re che risale al regno di Giacomo IV.
La Sala Grande è stata restaurata e riportata al suo splendore dei primi anni del XVI secolo, incluso il suo soffitto con travi a sbalzo, e parte degli interni del Palazzo sono stati arredati secondo lo stile tipico della metà del XVI secolo. La sala interna del Palazzo, utilizzata principalmente come sala delle udienze reali, presenta il camino e la porta lignea originali, mentre sul soffitto sono raffigurate le riproduzioni delle Teste di Stirling, medaglioni rappresentanti diversi membri della casata reale degli Stuart, imperatori romani, Ercole e altri personaggi simbolicamente legati alla monarchia scozzese. Le teste originali, risalenti al 1540 ca., sono esposte al primo piano del Palazzo. La Stanza della Regina è stata riccamente decorata secondo la moda tipica del periodo in cui Maria di Guisa (1515-1560), moglie di Giacomo V, visse al castello.
Oggi il castello è gestito da Historic Scotland e l'antico palazzo del Re ospita il museo regimentale degli Argyll and Sutherland Highlanders. Al piano superiore del Palazzo, invece, si tengono regolarmente mostre temporanee collegate alla lunga e illustre storia del castello.