Samhain

Definizione

Hillary Smith
da , tradotto da Alfonso Vincenzo Mauro
pubblicato il 28 settembre 2020
Disponibile in altre lingue: Inglese, Afrikaans, Arabo, Francese, Greco, Portoghese, Spagnolo
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Turnip Lantern (by Culture Vannin, Public Domain)
Lanterna Rapa
Culture Vannin (Public Domain)

Samhain (pronuncia inglese ['sɑːwɪn] o ['saʊeɪn]) era una festività celebrata dai celti, con ricorrenza a metà tra l'equinozio d'autunno e il solstizio d'inverno. La celebrazione, generalmente il 31 ottobre, aveva inizio al crepuscolo e durava per tre giorni; e segnava la transizione tra le metà “luminosa” e “oscura” dell'anno per le comunità celtiche d'Europa, incluse Irlanda, Galles e Scozia. Era credenza presso gli antichi celti essa costituisse periodo liminale durante il quale il velo a cesura della realtà umana e sovrumana veniva sollevato — circostanza della narrazione mitica che avvalora la tesi di quanti sostengono possa trattarsi di un precursore del moderno Halloween. Samhain è altresì il moderno termine Gaelico Irlandese designante il mese di novembre. In Irlanda, la Collina di Ward nella Contea di Meath (Irlanda nord-orientale) era luogo sacro al rito del fuoco del Samhain; e, in anni più recenti, un revival della festa ha preso a far da attrattore per numerosi visitatori in occasione di Halloween.

Il rito pagano

Gli antichi celti solevano suddividere l'anno nelle metà caratterizzate da più e meno ore di luce diurna, e tenevano celebrazioni per segnare il mutare delle stagioni:

  • Imbolc, a metà tra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera;
  • Beltane, a metà tra l'equinozio di primavera e il solstizio d'estate;
  • Lughnasadh, a metà tra il solstizio d'estate e l'equinozio d'autunno;
  • Samhain, a metà tra l'equinozio d'autunno e il solstizio d'inverno.

Di questi quattro periodi sacri, Samhain era probabilmente il più significativo, poiché si ritiene rappresentasse il capodanno celtico. Per gli antichi celti, il tempo di cui si tiene conto inizia nell'oscurità, con il giorno di 24 ore avente principio al tramonto. Inaugurando la metà più buia dell'anno, il crepuscolo di Samhain rappresenterebbe pertanto la fine di un anno e l'inizio del successivo.

Samhain era considerato tempo fausto affinché i druidi praticassero la divinazione, a cagione di una più intensa connessione con il mondo degli spiriti.

Traente origine nel computo temporale di società pastorali, è possibile la festività anteceda l'arrivo dei celti in Irlanda (500 AEC circa). Essa marcava l'inizio dei preparativi per l'inverno, il raccolto, e l'adunata del bestiame dai campi onde sacrificarne parte e porne altra al sicuro per la stagione della monta. Il raccolto era accompagnato da libagioni — feste, con vivande e bevande alcoliche, anche consacrate a riunioni onde disporre faccende importanti come l'insediamento di nuovi capi, il pagamento dei debiti, il giudizio per i crimini più eclatanti ed efferati e l'esecuzione delle pene.

Lo storico irlandese del XVII sec. EC Geoffrey Keating scrisse nel suo influente Foras Feasa ar Éirinn (“Storia d'Irlanda”) come l'inizio del Samhain imponesse lo spegnimento di tutti i fuochi; ai druidi (dignitari della classe sacerdotale celtica) spettava l'accensione di un nuovo fuoco, un falò in cui venivano gettate le ossa degli animali sacrificati — si noti come questa tradizione è ritenuta a fondamento etimologico del termine in Inglese per falò, “bonfire”: bone (osso) + fire (fuoco). Da questo fuoco gli astanti accendevano delle fiaccole, e ne recavano la fiamma a casa onde ravvivare i focolari. Forse, e in maniera nostro malgrado ironicamente confacente alla festa, una coltre di mistero ancora avvolge Samhain. Quantunque, per carenza di fonti, non ci è dato conoscere con certezza cosa accadesse, gli storici ritengono le celebrazioni includessero sacrifici animali, e danze in costumi di pelli e crani animali.

Samhain era considerato tempo fausto affinché i druidi praticassero la divinazione, a cagione di una più intensa connessione con il mondo degli spiriti; il sollevamento del velo a divisione delle realtà fisica e ultramondana comportava altresì, secondo i celti, il verificarsi di una temperie particolarmente pericolosa. L'aldilà celtico ci è descritto come esistente in concomitanza al mondo umano, anziché come completamente separato; e durante Samhain questi reami pertanto convergevano, consentendo un più facile attraversamento anche agli spiriti (sia benevoli che malvagi), e con un agire più potente del consueto.

Wheel of the Year
Ruota dell'anno
Midnightblueowl (CC BY-SA)

Questa nozione di liminalità, di transizionalità, era integrale componente dell'esperienza cultuale celtica; e molti eventi della narrazione mitica aventi considerevole importanza ci vengono riportati avvenire in situazione di liminalità spaziale (ad esempio una battigia) o temporale (tramonto o alba). Non solo Samhain marcava il mutamento stagionale da estate ad inverno, ma rappresentava inoltre una transizione in-sé, atemporale, non appartenente né all'estate né all'inverno; l'allentamento dei vincoli delle leggi fisiche onde è costretto il mondo è la ragione per cui Samhain è anche riferito come tempo di sospensione e pace — non era momento di banali litigi umani, con il regno degli spiriti così prossimo.

Samhain nella mitologia celtica

Forse non sorprenderà constatare come molti eventi sovrannaturali afferenti il mito celtico ci vengano dunque presentati avvenire in tempo di Samhain. La Seconda battaglia di Mag Tuired (Cath Dédenach Maige Tuired in Gaelico irlandese; anglicizzato in Moytura), momento cardine della narrazione mitica irlandese, come riportataci in uno dei più importanti testi medievali sull'argomento, è combattuta tra gli esseri divini noti come Túatha Dé Danann e i Fomoriani durante Samhain.

Una volta all'anno, di Samhain, queste porte si spalancano verso il mondo dei vivi, e, di dentro, vi si possono osservare i fuochi dei sídhe, e costoro varcarne la soglia entrando e uscendo.

Sempre durante Samhain, i sídhe (sing. sídh; ellissi di aos sí, forma arcaica di aes sídhe; alla lettera "popolo dei tumuli/colline", esseri magici descritti come fate, Túatha Dé Danann confinati sotto terra, o abitanti pre-celtici d'Irlanda) passavano liberamente dalle loro dimore oltretombali al regno umano. I sídhe (pronunciato scii) di cui al nome del popolo fantastico che li abita, non sono nient'altro che antichi tumuli funerari anche facenti da porta d'accesso dall'oltretomba; una volta all'anno, di Samhain, queste porte si spalancano verso il mondo dei vivi, e, di dentro, vi si possono osservare i fuochi dei sídhe, e costoro varcarne la soglia entrando e uscendo.

Tale è anche il caso in un racconto circa l'eroe e fuorilegge Fionn mac Cumhaill (il Fingal dell'Ossian di Melchiorre Cesarotti), popolare figura leggendaria nell'Irlanda medioevale. Studiando poesia con Cethern figlio di Fintan, Fionn osserva come una volta all'anno, di Samhain, questi si reca presso uno specifico tumulo sídh, abitato dalla fata Éle; si diceva ella fosse la più bella fata d'Irlanda, ma disinteressata alla pletora di suoi corteggiatori — molti dei quali avevano trovato la morte nello sciocco tentativo di corteggiarla, ogni Samhain. Turbato da queste morti, Fionn, il seguente Samhain, si cela nella valle prossima al sídh di Éle e attende. Nell'oscurità, gli è dato osservare i tumuli dei sídhe illuminarsi con la luce dei fuochi emanata dagli ingressi. Secondo la leggenda, Fionn è in grado di vendicare la morte dei suoi amici e di conquistarsi il rispetto delle fate nella stessa fatidica notte

Irish Hero Fionn mac Cumhaill Fights Aillen
L'eroe irlandese Fionn mac Cumhaill combatte Aillen
Internet Archive Book Images (Public Domain)

A Samhain, era credenza gli umani possano compiere un viaggio verso il popolo dei sídh, e questi ultimi a loro volta camminare nel mondo fisico. Il mito ci presenta Aillen, guerriero sídh detto aver distrutto Tara, centro cultuale d'Irlanda e sede dei Grandi Re, incendiandola ogni anno a Samhain per nove anni. Egli viene ucciso dallo stesso Fionn mac Cumhaill, trafitto da una lancia incantata pochi attimi prima che potesse scappare nel tumulo ponendosi al sicuro nell'altro mondo.

Ancora un'altra leggenda racconta di una fanciulla chiamata Caer Ibormeith, figlia di un Túatha Dé Danann; ella si trasforma in cigno una volta ogni due anni, di Samhain — tempo che il suo spasimante Óengus mac Oc sa di dover attendere onde potere infrangere le regole del mondo fisico e trasformarsi lui stesso in cigno. Quantunque le fonti scritte che attestano gran parte della mitologia irlandese non risalgano che al Medioevo e alla trascrizione da parte di monaci cristiani i quali è probabile ne abbiano alterato il significato, è tuttavia opinione comune degli storici molte di queste leggende allignino le radici nell'eredità pre-celtica raccolta dalla spiritualità irlandese.

La Collina di Ward e il rito del fuoco del Samhain

Sacra alla festa del fuoco di Samhain dei celti irlandesi era la Collina di Ward — chiamata anche Tlachtga in memoria di una potente druida he secondo la tradizione sarebbe là morta dando alla luce tre gemelli. La collina è nella Boyne Valley, Contea di Meath, a circa 20 chilometri dalla Collina di Tara.

La Collina di Ward è stata interessata da minore attenzione rispetto alle più famose viciniore e altri siti come il tumulo Newgrange. Alcuni studi archeologici del sito furono condotti ormai quasi cent'anni fa, nel 1930, né fu pienamente battuta se non nel 2014, quando iniziarono gli scavi dei Stephen Davis, dell'University College di Dublino. Il team scoperse la collina esser stata artificialmente eretta in tre probabili e separate fasi — la prima databile al Bronzo tardo (1200 AEC circa) e la più recente all'Alto Medioevo (V sec. EC). Gli archeologi hanno rinvenuto ampie tracce ti fuochi, così come frammenti di ossa animali bruciate. Alcuni dei siti circondanti la collina sono considerevolmente più antichi, e offrono indizi circa pratiche cultuali in Irlanda che precedono l'arrivo dei celti, 2500 anni fa; ad esempio, Newgrande e il cosiddetto Tumulo degli Ostaggi sono datati risalire a 5000 anni fa. Come l'ingresso agli ambienti ipogei di Newgrange è allineato con l'alba del solstizio d'inverno, affinché vengano illuminati in quella data esatta; così il Tumulo degli Ostaggi è allineato all'alba verso Samhain, suggerendo l'importanza rivestita da questo periodo dell'anno nella vita spirituale dell'antica Irlanda già almeno dal 3000 AEC.

Mound of the Hostages, Hill of Tara
Tumulo degli ostaggi, Collina di Tara
Joshua J. Mark (CC BY-NC-SA)

Da Samhain ad Halloween

Quando il cristianesimo raggiunse l'Irlanda nel V secolo EC, fu per la Chiesa Cattolica più semplice convertirne gli abitanti incorporando alcune celebrazioni pagane nel calendario liturgico. La festa d'Ognissanti era andata inizialmente consolidandosi il 13 maggio; alcuni studiosi hanno suggerito il suo spostamento al 1 di novembre fosse dovuto al tentativo di inglobare Samhain in una ricorrenza cristiana contestualmente simile, e probabilmente in parte per la riluttanza dei popoli di cultura celtica ad abbandonare il proprio rito. In questa temperie, la commemorazione dei defunti fissata al 2 novembre è stata conseguentemente ricondotta a una lettura che riconosce in essa il tentativo d'assorbire elementi di Samhain rimasti estranei ad Ognissanti. Il giorno di tutti i santi divenne festività cattolica ubiquitariamente adottata dal XIV sec. EC — dal XV iniziano a pervenirci fonti documentarie descriventi celebrazioni di Halloween che iniziano a rassomigliare a quelle odierne.

Durante il XIX secolo EC, la cosiddetta Grande carestia irlandese causò il trasferimento di molti isolani nel Nord America, e costoro recarono con sé credenze e tradizioni associate al moderno Halloween, come l'intaglio delle zucche — il risultato è noto in Inglese come jack-o'-lantern, alla lettera “Giacomo della lanterna”; tuttavia, gli irlandesi utilizzavano storicamente rape e non zucche. (Diversamente dall'opinion comune, esempi di questa tradizione solevano abbondare anche in Italia, massime nella cultura contadina: in occasione di Sant'Andrea, in Sardegna; nel gioco cosiddetto dello zozzo, della morte secca o del poero zozza in Toscana; nella beccamorta in Lazio, lümera nel padovano, cocce priatorije in Puglia — N.d.T.)

Quantunque l'odierno Halloween sembri sostanzialmente diverso dalla festa pagana di Samhain, il presagio di trasformazione e il desiderio d'invocare il sovrannaturale anche attraverso una mascherata e altre tradizioni accompagna ogni anno l'accorciarsi delle giornate e il calare delle temperature — si tratta di sentimenti che trascendono il tempo e le culture, e sono in connessione con festività come Samhain in cui il numinoso e il liminale caratterizzavano il frangente temporale instillandogli un senso di trasformazione; esso era sacro alle culture del mondo antico come i celti, migliaia di anni fa, e forse anche prima ancora.

Bibliografia

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Info traduttore

Alfonso Vincenzo Mauro
Interprete e traduttore a Vietri sul Mare (SA). Condirettore del festival di cultura 'La Congrega Letteraria', a Vietri sul Mare. Corso di laurea in Storia, Universita' degli Studi di Napoli 'Federico II'.

Info autore

Hillary Smith
Hillary Smith ha conseguito un master in storia dell’arte (University College Dublin) e uno in politica pubblica (UCLA). Le interessa il legame tra arte e politica e crede che il patrimonio culturale abbia il potere di trasformare e unire il nostro mondo.

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Smith, H. (2020, settembre 28). Samhain [Samhain]. (A. V. Mauro, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19183/samhain/

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Smith, Hillary. "Samhain." Tradotto da Alfonso Vincenzo Mauro. World History Encyclopedia. Modificato il settembre 28, 2020. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19183/samhain/.

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Smith, Hillary. "Samhain." Tradotto da Alfonso Vincenzo Mauro. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 28 set 2020. Web. 19 nov 2024.