La Pietra di Scone

Definizione

Mark Cartwright
da , tradotto da Anna Ferrari
pubblicato il 01 dicembre 2020
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Spagnolo
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Stone of Scone Replica (by Bubobubo2, CC BY-SA)
Copia della Pietra di Scone
Bubobubo2 (CC BY-SA)

La Pietra di Scone (in gaelico: Lia Fail), anche conosciuta con il nome di Pietra del Destino o Pietra dell’Incoronazione, è un blocco di arenaria utilizzato nelle cerimonie d’incoronazione dei monarchi medievali scozzesi che si svolgevano a Scone, un sito preistorico in Perthshire. La Pietra di Scone fu prelevata dalla Scozia per volontà di Edoardo I d’Inghilterra (r. 1272-1307), il quale la incorporò nel Trono dell’Incoronazione inglese situato nell’Abbazia di Westminster. La pietra tornò infine in Scozia nel 1996 ed è attualmente conservata nel Castello di Edimburgo.

Caratteristiche

La Pietra di Scone è un parallelepipedo di arenaria rossa con origini presumibilmente scozzesi, poichè pare derivi dalle rocce del Lower Old Red Sandstone nella regione del Pertshire. Misura indicativamente 66 cm x 28 cm (26 x 11 pollici) e pesa all’incirca 152 kg (336 libbre). La pietra è completamente liscia, ad eccezione di una croce latina incisa sulla superficie. Oggi è situata nella Stanza della Corona del Castello di Edimburgo, insieme alle altre insegne regali scozzesi.

Miti e leggende

Sebbene si tratti un anonimo blocco di arenaria, la Pietra del Destino porta con sé un patrimonio considerevole di miti e folklore. La leggenda narra che la pietra fu proprio il cuscino su cui a Betel (una città a nord di Gerusalemme) Giacobbe, il fondatore del popolo d’Israele, ebbe una visione in cui una processione di angeli saliva e scendeva da una scala celeste che si protendeva fino al cielo.

sI DIFFUSE UNA LEGGENDA SECONDO CUI I SOVRANI SCOZZESI AVREBBERO POTUTO GOVERNARE SOLO LADDOVE ERA SITUATA LA PIETRA DEL DESTINO

La pietra fu poi protagonista di uno straordinario viaggio nel Mediterraneo che la vide spostarsi dal Medio Oriente all’Egitto, poi in Sicilia e in Spagna. In ultimo, la pietra giunse in Irlanda intorno al 700 a.C. e fu posizionata sulla Collina di Tara, il sito neolitico situato nella Contea di Meath dove, secondo la tradizione, venivano proclamati gli antichi re d’Irlanda. Alcune fonti riportano che successivamente fu il leggendario governatore irlandese Fergus Mor a portare la pietra in Scozia intorno al 500 d.C. Un’altra versione della leggenda sostiene che la pietra fu trasferita dall’Irlanda alla Scozia grazie alla principessa Scora, figlia di un faraone egizio. È tuttora poco chiaro se l’attuale Pietra del Destino sia la stessa delle leggende, perché alcuni cronisti medievali la descrivono come un trono scolpito nella pietra. Diversamente, l’attuale pietra potrebbe essere stata semplicemente una parte di tale trono più elaborato.

Great Seal of Scone Abbey
Sigillo dell'Abbazia di Scone
Unknown Artist (Public Domain)

Si presume che la nuova dimora scozzese della pietra fosse il Castello di Dunstaffnage sulla costa occidentale o, più probabilmente, data la sua storia, la vicina isola di Iona, appartenente alle Ebridi Interne. Iona era un antico sito sacro per gli asceti cristiani, conosciuti con il nome di Culdei, e divenne il luogo di sepoltura tradizionale dei sovrani scozzesi. Il sito ha effettivamente una lunghissima storia di tumuli e monumenti di origine preistorica. La pietra rimase a Iona per i successivi 350 anni e si diffuse una leggenda secondo cui i sovrani scozzesi potevano governare solo laddove era situata la Pietra del Destino. L’autore Sir Walter Scott (1771-1832) dichiarò che in passato sulla pietra era posizionata una placca di metallo su cui erano incisi i seguenti versi:

Unless the fates be faulty grown

And prophet's voice be vain

Where'er is found this sacred stone

The Scottish race shall reign.

A meno che il destino non sia cresciuto in modo errato
E la voce del profeta non sia vana
Dove si trova questa pietra sacra
La razza scozzese regnerà.

Kenneth MacAlpin e il trasferimento

Il re celtico Kenneth MacAlpin (o Cinaed mac Ailpin o mac Ailpein, r. 842-858) governò il Regno di Scozia (noto anche come Regno di Alba) e a lui si deve il trasferimento della Pietra del Destino a Scone, in Perthshire, intorno all’843, probabilmente a simboleggiare l’assoggettamento dei Pitti, che utilizzavano la pietra nelle loro cerimonie d’incoronazione. Da quel momento la pietra fu usata a Scone per l’incoronazione dei sovrani scozzesi. Nobili e vescovi si riunivano in questo sito, e in seguito nell’Abbazia di Scone, per assistere alla proclamazione del nuovo sovrano, a cui poi giuravano fedeltà. Si procedeva anche a presentare la lunga genealogia reale ai dignitari presenti. Da sottolineare il fatto che, in realtà, i re scozzesi non venivano incoronati o unti con olio consacrato, pratica che sarebbe comparsa solo a partire dal quattordicesimo secolo. Probabilmente il re non sedeva nemmeno sulla pietra, che fungeva invece da altare nel corso della cerimonia ed era posizionata sul piccolo tumulo artificiale conosciuto con il nome di Moot Hill or la “Collina della Fede”. La pietra potrebbe anche essere stata utilizzata in modi diversi nel corso dei secoli, come ad esempio dichiarato da John Fordun in una dettagliata descrizione dell’incoronazione di Alessandro III di Scozia (r. 1249-1286) secondo cui Alessandro non si sarebbe seduto sulla pietra.

CON LA RIMOZIONE DELLA PIETRA DI SCONE, EDOARDO I DICHIARÒ A TUTTI GLI EFFETTI CHE LA SCOZIA NON ERA PIÙ UN REGNO, MA UNA SEMPLICE PROVINCIA DELL’INGHILTERRA.

Se il re era sposato, allora la regina riceveva a sua volta la cerimonia inaugurale dopo il marito. Nel dodicesimo secolo ai sovrani scozzesi venivano consegnati simboli familiari del potere, come una spada, lo scettro, e l’orbo. Per volere di Alessandro I di Scozia (r. 1107-1124), nel 1115 circa sull’antico sito sacro di Stone fu edificato il relativo monastero. Inizialmente una prioria, l’edificio divenne una vera e propria abbazia e fu fondato da canonici agostiniani provenienti dall’Abbazia di Nostel in Yorkshire.

Edoardo I e la rimozione

Il destino della Pietra di Stone mutò ad opera di un inglese, uno dei più acerrimi nemici della Scozia. Edoardo I d’Inghilterra fu chiamato in causa per scegliere il successore di Alessandro III di Scozia, un evento spesso definito “la Grande Causa”. I principali candidati erano il potente nobile John Balliol e Robert Bruce (n. 1210 e nonno del suo più noto omonimo). Nel 1292 Edoardo scelse Balliol, probabilmente perché questi era il più debole tra i due e quindi più facile da manipolare. John fu l’ultimo re scozzese medievale a essere incoronato su o vicino alla Pietra di Scone il 10 novembre 1292. Alla fine, però, furono gli stessi scozzesi a stancarsi delle inefficaci reazioni di Balliol alla dominazione di Edoardo e si diffuse il sentore di una ribellione imminente. Nel 1295 la Scozia si alleò ufficialmente con la Francia, la prima mossa di quella che sarebbe stata conosciuta come ‘Auld Alliance’ e che rappresentò un affronto imperdonabile per il re inglese.

King Edward I of England
Re Edoardo I d'Inghilterra
National Portrait Gallery (CC BY-NC-ND)

Alla guida di un esercito di 25.000-30.000 uomini con l’intenzione di compiere una conquista totale, Edoardo I invase quindi la Scozia e guadagnò così il soprannone di “Martello degli Scozzesi”. Balliol si arrese dopo la Battaglia di Dunbar nel 1296 e tre baroni inglesi vennero nominati per governare la Scozia. Sempre per la sua predilezione a gesti teatrali nei confronti dei popoli nemici, Edoardo rubò le insegne reali della monarchia scozzese e la Pietra di Scone, che fu spostata nell’Abbazia di Westminster nel 1297. La pietra fu posizionata sotto la seduta del Trono dell’Incoronazione inglese appositamente costruito e spesso chiamato Sedia di S. Edoardo perché Edoardo I dedicò l’opera al re e santo inglese Edoardo il Confessore (r. 1042-1066). Rimuovendo la pietra Edoardo I aveva a tutti gli effetti dichiarato che la Scozia non era più un regno, ma una semplice provincia dell’Inghilterra.

Secondo una leggenda, gli astuti scozzesi consegnarono a Edoardo un falso della pietra e misero l’originale al sicuro sull’Isola di Sky. Tuttavia, è poco probabile che questa versione venga mai confermata e non vi sono prove che Edoardo non si sia impossessato della pietra originale. La Scozia comunque non si placò mai realmente e si verificarono numerose ribellioni, in particolare l’insurrezione del 1300 guidata da William Wallace (1270-1305). Pare che Edoardo II d’Inghilterra (r. 1307-1327) fosse intenzionato a restituire la pietra come parte di un trattato di pace stipulato con la Scozia nel 1328, ma l’Abate dell’Abbazia di Westminster si rifiutò di riconsegnarla. Fu così che la Pietra di Scone rimase in Inghilterra per i sette secoli successivi. Il 25 marzo 1306, Robert the Bruce (r. 1306-1329) fu il primo re scozzese a essere incoronato senza la pietra, sebbene la cerimonia fu regolarmente tenuta all’Abbazia di Scone.

Coronation Chair of Edward I
Trono dell'Incoronazione di Edoardo I
Kjetil Bjørnsrud (CC BY-SA)

Eventi successivi e ritorno in Scozia

Il caso volle che alla fine un re scozzese fu effettivamente incoronato sulla Pietra di Scone. Si trattò di Giacomo VI di Scozia (r. 1567-1625), che divenne anche Giacomo I d’Inghilterra (r. 1603-1625) quando fu incoronato nell’Abbazia di Westminster nel 1603. La sua predecessora Elisabetta I d’Inghilterra (r. 1558-1603) era infatti morta senza lasciare eredi e Giacomo, essendo il suo parente più prossimo, fu invitato dai nobili inglesi a salire sul trono. Giacomo apparteneva alla stirpe degli Stuart, che avrebbe governato l’Inghilterra fino al 1714 e i cui monarchi sarebbero stato incoronati sulla Pietra di Scone. Gli scozzesi erano finalmente riusciti ad avere la loro rivincita sugli inglesi 300 anno dopo il furto ad opera Edoardo I e la leggenda della pietra si era dimostrata corretta: un re scozzese ora governava laddove risiedeva la pietra.

A partire dal diciannovesimo secolo la Pietra di Scone divenne un potente simbolo nazionale per gli scozzesi che ne sollecitarono più volte la restituzione. Nel giorno di Natale del 1950 un gruppo di nazionalisti scozzesi riuscì a fare irruzione nell’Abbazia di Westminster e a prendere la pietra, per poi riportarla in Scozia. Tuttavia, quattro mesi dopo le autorità recuperano la pietra e la riposizionarono a Westminster. La pietra fu finalmente e ufficialmente restituita al popolo scozzese nel 1996, in uno dei giorni più appropriati allo scopo: il 30 novembre, ossia il giorno di S. Andrea, patrono di Scozia. Persiste però un intoppo, emblematico del potere costante della pietra sull’immaginario dei popoli che vivono su entrambi i lati del confine: la pietra deve essere riportata a Westminster Abbey in occasione della cerimonia d’incoronazione di un monarca britannico.

Info traduttore

Anna Ferrari
Anna vive in Italia ed è una traduttrice freelance a cui piace scoprire sempre informazioni nuove su culture, lingue, tradizioni, storia, arte e teatro. Adora particolarmente la Scozia e la cultura scozzese.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

Cita questo lavoro

Stile APA

Cartwright, M. (2020, dicembre 01). La Pietra di Scone [Stone of Scone]. (A. Ferrari, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19311/la-pietra-di-scone/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "La Pietra di Scone." Tradotto da Anna Ferrari. World History Encyclopedia. Modificato il dicembre 01, 2020. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19311/la-pietra-di-scone/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "La Pietra di Scone." Tradotto da Anna Ferrari. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 01 dic 2020. Web. 21 nov 2024.