Colonie della Nuova Inghilterra

Definizione

Joshua J. Mark
da , tradotto da Giovanni De Simone
pubblicato il 02 febbraio 2021
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Spagnolo
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New England, 1665 CE (by Norman B. Leventhal Map Center, CC BY)
Nuova Inghilterra
Norman B. Leventhal Map Center (CC BY)

L'espressione 'colonie della Nuova Inghilterra' fa riferimento agli insediamenti fondati dai dissidenti religiosi inglesi lungo la costa nord-occidentale dell'America settentrionale. Le colonie originali erano:

  • Plymouth (1620)
  • New Hampshire (1622)
  • Baia del Massachusetts (1630)
  • Providence
  • Connecticut (1636)
  • New Haven (1638)

Prima dell'arrivo degli inglesi, queste terre erano state abitate dai nativi americani per oltre 10.000 anni. Nel 1607, la regione era ancora abitata da Abenaki, Assonet, Chappaquiddick, Mashpee, Mi'kmaq, Mohegan, Narragansett, Nantucket, Nauset, Patuxet, Penobscot, Pequot, Pocumtuck e Pokanoket. Entro il 1680, queste comunità sarebbero state decimate da malattie e azioni militari, ridotte in schiavitù, deportate o assimilate; i sopravvissuti si spostarono nelle riserve oppure lasciarono la regione per unirsi ad altre tribù dopo la vittoria dei coloni nella cosiddetta 'guerra di re Filippo' (in inglese King Philip's War), combattuta tra il 1675 e il 1678. I coloni occuparono le terre lasciate dai nativi americani e prosperarono.

La colonia di Plymouth sarebbe stata assorbita dal più grande insediamento del Massachusetts nel 1691, mentre quella di New Haven si unì al Connecticut nel 1664. La colonia di Providence fu ufficialmente riconosciuta come 'stato del Rhode Island e delle piantagioni di Providence' nel 1790. Le concessioni di terra rilasciate dalla provincia del New Hampshire, contestate dal loro vicino del sud, la provincia di New York, alla fine sarebbero diventate il Vermont nel 1777. Nel 1820, la parte settentrionale del Massachusetts diventò lo stato del Maine. Al giorno d'oggi, la regione della Nuova Inghilterra comprende gli stati del:

  • Massachusetts
  • New Hampshire
  • Rhode Island
  • Connecticut
  • Vermont
  • Maine

L'Inghilterra aveva effettuato un primo tentativo di colonizzare la regione nel 1607 fondando la colonia di Popham, che però durò solo 14 mesi (1607-1608). Il successo dell'insediamento di Plymouth (1620-1691) incoraggiò la fondazione delle colonie del New Hampshire e della Baia del Massachusetts; Providence e le colonie del Connecticut e di New Haven furono invece fondate dai dissidenti provenienti dalla Baia. Tutti questi insediamenti furono l'opera di puritani, separatisti o altri gruppi che cercavano la libertà personale e religiosa per sé stessi, negandola però agli altri, con l'unica eccezione di Providence. Le colonie avrebbero continuato a seguire questo modello non solo nei loro atteggiamenti verso i nativi, ma anche con l'istituzione della schiavitù, creando uno schema di razzismo sistematico ancora evidente nelle politiche e nelle pratiche della nazione da loro fondata.

I nativi della zona

GLI INDIGENI CONSIDERAVANO LA TERRA COME UN DONO DEL GRANDE SPIRITO, CHE SPESSO VENIVA DESIGNATO CON IL NOME DI MANITÙ, E NON AVEVANO ALCUNA CONCEZIONE DELLA PROPRIETÀ PRIVATA.

Prima dell'arrivo degli europei, queste terre erano abitate da uomini giunti lì oltre 10.0000 anni prima. Questi popoli erano semi-nomadi e avevano degli insediamenti stagionali lungo la costa e villaggi permanenti nell'interno, sebbene ci fossero eccezioni a questo modello. I nativi consideravano la terra come un dono del Grande Spirito, che spesso veniva designato con il nome di Manitù, e non avevano alcuna concezione della proprietà privata, anche se differenti tribù usavano aree specifiche e c'erano guerre per accaparrarsi risorse ogni qualvolta una tribù accampava dei diritti su una certa regione.

Veniva osservato un sistema culturale matrilineare in cui il nome della famiglia e lo status tribale veniva trasmesso per parte materna; le donne avevano una posizione attiva nel governo della tribù, specialmente le anziane, che sceglievano il sachem, ossia il capo politico. Gli indigeni si sostentavano con un'agricoltura a base di fagioli, mais e zucche, le cosiddette 'tre sorelle', nonché con caccia, pesca e andando alla ricerca di cibo. Nel XVII secolo, un certo numero di queste tribù si era riunito nella confederazione dei Wampanoag per proteggere sé stessi e le loro risorse. Il sachem della tribù dei Pokanoket era la figura più eminente della confederazione, e i gruppi minori pagavano un tributo ai Pokanoket.

Colonizzazione inglese dell'America del Nord

La colonizzazione europea delle Americhe iniziò con l'arrivo di Cristoforo Colombo (1451-1506) nelle Indie occidentali nel 1492, che vennero dichiarate possedimento spagnolo. La Spagna, a eccezione del Brasile reclamato nel 1500 dai portoghesi, estese le sue rivendicazioni a tutta la parte centrale e meridionale del continente, giungendo fino alle zone meridionali dell'America del Nord. La Francia reclamò il Canada e fondò il suo primo insediamento nel 1604 sull'isola di St. Croix, al largo delle coste del Maine, in quella che sarebbe diventata la Nuova Inghilterra. Tuttavia, oltre metà dei coloni morì durante il primo inverno e la colonia fu abbandonata. Gli olandesi pretesero delle terre situate un po' più a sud e si stabilirono nella valle del fiume Hudson nel 1614, mentre altre nazioni europee accampavano le loro pretese su altre regioni.

L'Inghilterra, dunque, era l'ultima arrivata nella colonizzazione dell'America del Nord. Il suo primo tentativo fu la colonia di Roanoke, fondata nel 1585, che però entro il 1590 fallì per ben due volte. Durante il regno di Giacomo I, sul trono d'Inghilterra dal 1603 al 1625, venne fatto uno sforzo più concreto e vennero create due compagnie con il preciso intento di colonizzare il Nord America a scopo di lucro: la Virginia Company e la Plymouth Company. La Virginia Company ebbe il permesso di colonizzare la regione che andava dall'attuale Florida alla bassa valle dell'Hudson, mentre alla Plymouth Company fu concessa l'area che va dall'attuale Maine all'alta valle dell'Hudson.

Arrival of the Roanoke Island Colonists
Arrivo dei coloni sull'isola di Roanoke
John White (Public Domain)

Nel 1607, la Virginia Company fondò Jamestown in Virginia, e la Plymouth Company fondò Popham, nell'attuale Maine. Jamestown ebbe molte difficoltà nei primi anni e perse l'80% della sua popolazione, ma riuscì a sopravvivere e a prosperare intorno al 1620. La colonia di Popham sarebbe stata abbandonata dopo 14 mesi. Questi due insediamenti furono entrambi creati esclusivamente per generare profitti, ma la spedizione successiva avrebbe avuto un obiettivo e una motivazione differenti.

La chiesa anglicana aveva sostituito quella cattolica durante il regno di Enrico VIII, sovrano inglese dal 1509 al 1547, e aveva rimpiazzato la figura papale con quella del monarca. Durante il regno di Giacomo I criticare la chiesa anglicana era considerata già da tempo una forma di tradimento verso il re e i dissidenti, come per esempio i puritani, erano perseguitati. Questi gruppi volevano 'purificare' la chiesa dalle sue vestigia cattoliche ma si consideravano ancora sui membri, mentre le frange radicali, note come 'separatisti', erano fautrici di una separazione completa e fondarono chiese congregazionaliste indipendenti.

Nel 1620 un gruppo di separatisti, a cui si unirono degli anglicani, salpò a bordo della Mayflower per fondare una colonia dove professare liberamente la propria fede. La loro destinazione era la Virginia, ma furono spinti fuori rotta e sbarcarono sulle coste del Massachusetts. Costretti a fondare un insediamento in una regione al di fuori della giurisdizione legale inglese, i passeggeri stipularono un accordo per governare la colonia, il cosiddetto Mayflower Compact: era un documento che successivamente avrebbe influenzato le costituzioni delle altre colonie nonché quella degli Stati Uniti.

Plymouth e la Baia del Massachusetts

I nuovi arrivati conoscevano la regione grazie agli scritti del capitano John Smith (1580-1631), uno dei fondatori di Jamestown, che aveva mappato l'area nel 1614 battezzandola come 'Nuova Inghilterra'. Alcune navi inglesi avevano visitato la zona all'incirca tra il 1605 e il 1614 commerciando con i nativi e, senza volerlo, gli trasmisero le malattie europee per le quali non avevano alcuna immunità. Le tribù costiere dei Patuxet e dei Nauset furono quelle più colpite. I passeggeri e l'equipaggio della Mayflower fondarono la loro colonia nel punto in cui sorgeva un villaggio dei Patuxet. Anche se all'inizio avevano accolto i coloni, la fiducia dei nativi venne tradita quando gli equipaggi delle navi inglesi iniziarono a rapirli per venderli come schiavi. Quando i passeggeri della Mayflower sbarcarono, gli indigeni furono comprensibilmente cauti nel rapportarsi con loro.

Mayflower in Plymouth Harbor
La Mayflower nel porto di Plymouth
New York Public Library (Public Domain)

Dopo essere sopravvissuti al primo inverno del 1620-21, nel quale morì metà dei coloni, l'insediamento di Plymouth si riprese solo grazie all' assistenza del sachem della confederazione dei Wampanoag, Massasoit (1581 circa-1661). All'inizio Massasoit non voleva avere niente a che fare con gli immigrati, ma alla fine cedette e inviò un certo Squanto (1585 circa-1622) ad aiutarli. Squanto era stato rapito da un capitano inglese nel 1614 e aveva appreso la loro lingua, ed era tornato da poco dalla sua gente. Egli insegnò ai coloni come sopravvivere e gli fece da interprete.

Massasoit stipulò un trattato di mutua assistenza e protezione con gli inglesi. Mentre era in carica, molti membri della confederazione erano morti per malattia; questi eventi gli costarono la sua posizione dinanzi alle altre tribù, rendendolo un tributario dei Narragansett. L'alleanza con i coloni, che avevano bisogno del suo aiuto per la mera sopravvivenza, si rivelò vantaggiosa per entrambe le parti. Nel 1622 la colonia stava prosperando e ciò incoraggiò altri a compiere la traversata dell'Atlantico.

Plimoth Plantation
Piantagione di Plimoth
Dumphasizer (CC BY-SA)

Nel 1630, giunsero 700 puritani guidati da John Winthrop (1588 circa-1649). Winthrop credeva che la fondazione della sua colonia fosse stata ordinata da Dio per essere una 'città sulla collina', una comunità cristiana modello che sarebbe stata un faro luminoso; le leggi risultanti da questa visione furono create in completa conformità all'interpretazione puritana del cristianesimo.

Providence, New Hampshire e Connecticut

Il teologo separatista puritano Roger Williams (1603-1683) arrivò nel 1631 ed entrò rapidamente in conflitto con Winthrop e gli altri magistrati per quanto riguarda le differenze religiose. Egli giunse a Plymouth pensando di beneficiare di condizioni di vita migliori per sé e i suoi compagni separatisti, ma trovò eccessiva l'aderenza alla legge dei coloni. Contestò anche la fondazione stessa di Plymouth e della Baia del Massachusetts, sostenendo che i coloni non avessero pagato ai nativi americani la terra su cui si erano stabiliti. Williams, che divenne fluente nella lingua algonchina dei nativi, alla fine venne bandito dalla Baia del Massachusetts e nel 1636 andò a vivere con Massasoit nel suo villaggio di Sowams (attuale Warren, in Rhode Island). Egli negoziò con Massasoit e i sachem della tribù dei Narragansett, Canonicus (1565 circa-1647) e Miantonomoh (1600 circa-1643) per farsi dare della terra su cui fondare la colonia di Providence, pagando loro il prezzo richiesto.

L'esilio di Williams fu seguito da altri. Nel 1638, anche la dissidente religiosa Anne Hutchinson (1591-1643) fu espulsa dalla Baia, e Williams invitò lei e i suoi seguaci a unirsi a lui; ella invece preferì fondare la colonia di Portsmouth con un ministro del culto puritano, suo cognato John Wheelwright (1592 circa-1679). Wheelwright se ne andò poco dopo, fondando la colonia di Exeter nel New Hampshire nel 1638, mentre altri seguaci della Hutchinson, tra cui William Coddington (1601 circa-1678) costruirono Newport, in Rhode Island.

Anne Hutchinson Statue
Statua di Anne Hutchinson
Cyrus Dallin (Public Domain)

Il New Hampshire fu creato inizialmente nel 1622 come impresa commerciale grazie a una concessione rilasciata a due mercanti, il capitano John Mason (1586-1635) e Sir Ferdinando Gorges (1565-1647), ma nessuno dei due mise mai piede in questi insediamenti. Wheelwright tentò di comprare dei terreni per la sua colonia dai loro rappresentanti, ma non riuscì a trovare nessuno e così negoziò una compravendita con i nativi della regione. La colonia di Wheelwright attrasse altri dissidenti dalla vicina Baia del Massachusetts, che si stabilirono nelle vicinanze. In assenza di una concessione legale, Wheelwright non poté costituire un governo coloniale, e così negoziò un accordo con la Baia del Massachusetts, con il quale pose il New Hampshire sotto il governo della Baia garantendosi però la possibilità di vivere e professare la propria fede liberamente.

Il Connecticut venne fondato all'incirca nello stesso periodo e, di nuovo, accolse dissidenti dalla colonia della Baia del Massachusetts. La colonia del Connecticut fu creata nel 1636 da John Haynes (1594-1653) e Thomas Hooker (1586-1647), che erano seguaci di Anne Hutchinson. Haynes e Hooker contribuirono alla stesura degli 'Ordini Fondamentali' del Connecticut, considerati da molti studiosi come la prima costituzione scritta. Successivamente, il Connecticut assorbì altre colonie fondate sia prima che dopo la guerra con i Pequot.

Guerra pequot e ulteriori insediamenti

La colonia della Baia del Massachusetts giustificò la guerra con i Pequot, combattuta tra il 1636 e il 1638, affermando che essi avessero ucciso un mercante proveniente dal loro insediamento. I Pequot, a loro difesa, fecero notare che l'uomo in questione era un noto piantagrane che aveva rapito alcuni di loro. Il capo della milizia di Salem, John Endicott (1600 circa-1665), distrusse i villaggi dei Pequot e uccise alcuni di loro; i Pequot risposero all'offesa. Nel maggio del 1637, le milizie di Plymouth e della Baia del Massachusetts si unirono per lanciare un attacco in grande stile sulla fortificazione dei Pequot, l'attuale Mystic, in Connecticut.

IL MASSACRO DI MYSTIC costÒ la vita a 700 PEQUOT, PRINCIPALMENTE DONNE E BAMBINI, E IL CONFLITTO TERMINÒ CON LA VITTORIA DEI COLONI.

Roger Williams tenne la colonia di Providence fuori dalla guerra, ma incoraggiò i Narragansett a schierarsi con i coloni contro i Pequot; fornì inoltre alla milizia il piano d'attacco. Il massacro di Mystic costò la vita a 700 Pequot, principalmente donne e bambini, e il conflitto terminò con la vittoria dei coloni. I Pequot sopravvissuti furono venduti in schiavitù per lavorare nelle piantagioni locali o in quelle delle Indie occidentali. La loro terra ora poteva essere colonizzata, e le aree che non furono reclamate dai Narragansett furono occupate dagli inglesi.

La colonia di New Haven fu fondata nel 1638 da intellettuali, teologi e mercanti inglesi; costoro non possedevano una concessione, non avevano esperienza in agricoltura e non ricevettero il supporto delle altre colonie per respingere i mercanti olandesi che sconfinavano nel territorio che speravano di sfruttare e neanche contro i nativi a cui lo avevano sottratto. Essi si appellarono alla Baia del Massachusetts, che li accettò nella confederazione della Nuova Inghilterra insieme al Connecticut e a Plymouth.

La colonia di Providence fu esclusa dalla confederazione perché era considerata un rifugio per reietti e facinorosi che rifiutavano di conformarsi alla visione della maggioranza, proprio come era stata la precedente colonia di Merrymount. Providence, che finora non aveva avuto una concessione, fece in modo di ottenerne una nel 1644 e si fuse con le colonie di Newport, Portsmouth e Warwick in un'unica entità sotto la guida di Roger Williams. La colonia di New Haven, che falliva continuamente in quasi tutte le attività e non ottenne mai una concessione, alla fine si unì con la più grande colonia del Connecticut nel 1664. Il New Hampshire fu in grado di separarsi dalla Baia del Massachusetts nel 1679, quando ricevette una concessione da Carlo II, re d'Inghilterra dal 1649 al 1651, con cui si garantiva il diritto di formare un governo ed eleggere il presidente della colonia.

Schiavitù ed espulsione dei nativi americani

Tutte le colonie avevano beneficiato dell’istituzione della schiavitù, a partire dalla Baia del Massachusetts che schiavizzò i Pequot dopo la guerra. Nel 1641, nella Baia venne promulgata una legge nota come 'corpo delle libertà' (Body of Liberties), che comprendeva una disposizione per cui nessun essere umano poteva essere ridotto in schiavitù, tranne quelli legalmente catturati in guerra o coloro che già si trovavano in questa condizione ed erano già stati venduti ai cittadini della colonia. Secondo la visione dei coloni della Baia, si pensava che la schiavitù fosse approvata da Dio in base a quanto scritto nella Bibbia, che la autorizzava sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento.

Roger Williams era un abolizionista e bandì la schiavitù nella colonia di Providence, ma non fece mai rispettare la legge. Nella Nuova Inghilterra, il Rhode Island e la Baia del Massachusetts sarebbero diventati i centri per la tratta degli schiavi nel triangolo tra America del Nord, Europa e Africa occidentale. Anche il Connecticut ridusse in schiavitù i Pequot e altri nativi, importando anche schiavi africani fino al 1774. Il New Hampshire fu la colonia che partecipò di meno alla tratta, ma la classe dominante possedette schiavi fino al XIX secolo.

La crescita delle colonie attirò altri immigrati dall'Inghilterra e non solo; sempre più terra venne sottratta ai nativi, solitamente senza alcuna compensazione. La cultura degli indigeni era notevolmente diversa da quella inglese per quanto riguarda l'uguaglianza delle donne, la proprietà della terra e la natura vincolante dei patti. Gli inglesi trattavano le loro donne come dei non-cittadini (non potevano votare o possedere terreni), recintavano la terra e onoravano gli accordi fino a quando erano a loro vantaggio. Le incomprensioni culturali, comprese quelle religiose, portarono inevitabilmente a una serie di conflitti. Dopo una serie di trattati non rispettati e abusi quasi continui dei coloni, il figlio di Massasoit, Metacom (1638-1676), chiamato 're Filippo' dagli inglesi, riunì le tribù della regione sotto la confederazione dei Wampanoag e diede inizio alla 'guerra di re Filippo'. Metacom fu ucciso nel 1676 e i coloni uscirono vittoriosi dal conflitto. In seguito, i nativi si spostarono nelle riserve o abbandonarono la regione, e i coloni si impossessarono delle loro terre.

Conclusioni

Nel 1686, le colonie vennero riunite in un'unica entità, il Dominion della Nuova Inghilterra, voluto da re Giacomo II, re d'Inghilterra dal 1685-1688, che era preoccupato della crescita della loro autonomia e del loro potere economico. Il Dominion ebbe fine con la Rivoluzione gloriosa del 1688, quando Giacomo II venne deposto, e le colonie ebbero il diritto all'auto-governo pur restando sudditi della monarchia inglese. Anche se continuarono a cooperare finanziariamente tra loro, ci furono delle dispute territoriali e religiose. Le divisioni tra le colonie puritane, incluso il disprezzo per Providence e la sua politica di tolleranza religiosa, alla fine fece sì che i cittadini si allontanassero dalla visione puritana, adottando un'interpretazione meno rigida della Bibbia e del cristianesimo; tuttavia, mantennero la credenza nel valore della libertà che avevano avuto i primi coloni provenienti dall'Inghilterra.

Tutte le colonie della Nuova Inghilterra contribuirono ai primi sforzi per la vittoria nella guerra d'indipendenza contro la Gran Bretagna; ignorarono però le loro stesse politiche con cui privarono i nativi della loro terra, distrussero la loro cultura e ridussero in schiavitù sia coloro che inizialmente li avevano aiutati a sopravvivere nel Nuovo Mondo sia altri rapiti dall'Africa, che non erano né prigionieri presi in guerra né acquistati legalmente per essere venduti. Questa mentalità, che divideva il mondo secondo il paradigma 'noi/loro', avrebbe influenzato le politiche dei nascenti Stati Uniti dopo la guerra rivoluzionaria, arrivando fino in epoca moderna.

Info traduttore

Giovanni De Simone
Ho conseguito la laurea in Lingue e Mediazione Culturale con il massimo dei voti presso l'Università di L'Aquila. Ho una grande passione per la storia e sono convinto che l'attività di traduzione possa arricchire la conoscenza di ciascuno di noi.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2021, febbraio 02). Colonie della Nuova Inghilterra [New England Colonies]. (G. D. Simone, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19402/colonie-della-nuova-inghilterra/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "Colonie della Nuova Inghilterra." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. Modificato il febbraio 02, 2021. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-19402/colonie-della-nuova-inghilterra/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "Colonie della Nuova Inghilterra." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 02 feb 2021. Web. 14 apr 2025.