La penisola italiana o penisola appenninica è una delle tre penisole dell'Europa meridionale (oltre alla penisola iberica e alla penisola balcanica) e si sviluppa per mille chilometri dalla valle del Po a nord, fino al centro del mar Mediterraneo a sud. La penisola è bagnata dal mar Tirreno ad ovest, dal mare Ionio a sud e dal mare Adriatico ad est. La parte interna della penisola appenninica caratterizzata dalla catena dei monti Appennini, da cui prende il nome, a nord è fondamentalmente pianeggiante, mentre le coste sono tratteggiate da scogliere.
Scavi archeologici svolti in diverse parti d'Italia rivelano la presenza dell'Homo sapiens già a partire dal Paleolitico, circa duecentomila anni fa. Tra l'VIII ed il VII secolo a.C., delle colonie greche vennero fondate lungo la costa della Sicilia e la parte meridionale della penisola italiana. Successivamente, i Romani chiamarono quest'area Magna Graecia, poiché era densamente popolata da genti di origine greca.
L'antica Roma, originariamente una comunità di agricoltori, fu fondata attorno all'VIII secolo a.C. e crebbe fino a diventare un colossale impero; un impero che abbracciava l'intero mar Mediterraneo in cui la cultura greca antica e quella romana si fusero in un'unica civiltà. La sua influenza è stata talmente grande che le sue tracce sopravvivono nella giurisprudenza moderna, nella contabilità, nella filosofia e nelle arti, costituendo le basi su cui poggia la civiltà occidentale oggi.
In dodici secoli Roma si trasformò da monarchia in repubblica ed infine in un'autocrazia. In costante declino sin dal II secolo d.C., l'impero finì con lo scindersi in due parti nel 285 d.C.: l'Impero romano d'Occidente e l'Impero bizantino ad Oriente. La parte occidentale si disgregò sotto la pressione dei Goti, cosicché per i successivi quattordici secoli la penisola italiana si frammentò in piccoli regni indipendenti e città stato in lotta tra loro, lasciando l'eredità di Roma nelle mani dell'Impero romano d'Oriente.