Battaglia d'Inghilterra

Definizione

Mark Cartwright
da , tradotto da Giovanni De Simone
pubblicato il
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RAF Spitfire (by Airwolfhound, CC BY-SA)
Spitfire della RAF
Airwolfhound (CC BY-SA)

La battaglia d'Inghilterra, durata dal 10 luglio al 31 ottobre del 1940 secondo il ministero dell'aviazione del Regno Unito, fu una battaglia aerea tra la Luftwaffe tedesca e la Royal Air Force britannica - e i suoi alleati - durante la Seconda guerra mondiale (1939-45). La Luftwaffe non riuscì a conseguire la superiorità aerea, necessaria per una futura invasione della Gran Bretagna: la RAF ottenne una vittoria preziosa, che alla fine fermò l'espansione verso occidente della Germania nazista.

La caduta della Francia

La Germania invase la Polonia il 1° settembre del 1939, dando inizio alla Seconda guerra mondiale. Le forze tedesche travolsero i Paesi Bassi e la Francia nel 1940. Il corpo di spedizione britannico in Francia (British Expeditionary Force), rimasto tagliato fuori, fu obbligato a ritirarsi: 340.000 uomini vennero evacuati da Dunkerque tra maggio e giugno. Parigi fu occupata il 14 giugno. Il governo francese si arrese il 22 giugno. L'impensabile era accaduto: la Francia era stata sconfitta, e ora ci si attendeva che il cancelliere tedesco Adolf Hitler (1889-1945) desse l'ordine di invadere la Gran Bretagna con l'operazione "Leone marino" (Sea Lion). Per far attraversare in sicurezza il Canale della Manica alla flotta d'invasione, bisognava prima ottenere la superiorità aerea. Il comandante in capo delle forze aeree tedesche, Hermann Göring (1893-1946), promise a Hitler che la Luftwaffe avrebbe distrutto il potere aereo britannico impiegando gli aerei da caccia e bombardando le basi e le fabbriche di aeroplani. Il 18 giugno, il primo ministro britannico Winston Churchill (1874-1965) dichiarò davanti al parlamento: "la battaglia di Francia è finita. Mi aspetto che la battaglia d'Inghilterra stia per iniziare" (Overy, 9).

La Gran Bretagna era pronta a malapena per una guerra che era arrivata così rapidamente sulle sue coste. In totale, la RAF aveva perso 931 velivoli e aveva avuto oltre 1.500 perdite nella difesa della Francia, tra cui più di 500 piloti. La RAF aveva un disperato bisogno di piloti e aerei per difendere la Gran Bretagna nei mesi a venire, che si sarebbero dimostrati cruciali per l'andamento dell'intero conflitto. Il maresciallo dell'aria Hugh Dowding (1882-1970), comandante in capo della caccia britannica (RAF Fighter Command), secondo il suo segretario, "sapeva bene che non avrebbe mai potuto vincere la guerra, ma era conscio del fatto che poteva essere l'uomo che avrebbe potuto facilmente perderla" (Holmes, 132). I cittadini britannici si erano già preparati al peggio: migliaia di bambini erano stati evacuati dalle città, nei giardini delle case erano stati costruiti dei rifugi contro le incursioni aeree, le interruzioni di corrente vennero prolungate (le luci non essenziali venivano spente di notte) e tutti portavano delle maschere antigas. Nessuno sapeva dove e quando la Germania avrebbe colpito.

I PILOTI DI ENTRAMBI GLI SCHIERAMENTI ERANO MOLTO GIOVANI: QUELLI CHE ARRIVAVANO A TRENT'ANNI VENIVANO SOPRANNOMINATI "NONNI".

Gli aerei da caccia

I due principali aerei da caccia della RAF nell'estate del 1940 erano il Supermarine Spitfire e l'Hawker Hurricane, entrambi dotati di motori Rolls-Royce Merlin. Lo Spitfire era l'aereo migliore in termini di manovrabilità e aveva una velocità di punta di 448 mph (721 km/h). Era dotato di due mitragliatrici (0,5 pollici/12,7 mm) e due cannoni Hispano (0,8 pollici/20 mm). Ogni mitragliatrice aveva 300-350 colpi, il che voleva dire che un pilota poteva far fuoco solo per 15 secondi. Il secondo aereo da caccia migliore della RAF era l'Hurricane, di cui c'erano più esemplari rispetto allo Spitfire. L'Hurricane era affidabile e ben armato con 8-12 mitragliatrici.

Hawker Hurricane MK. IIb
Hawker Hurricane MK. IIb
Airwolfhound (CC BY-SA)

Nel giugno del 1940, la RAF aveva 19 squadriglie di Spitfire e 32 di Hurricane. Questi e altri aerei da caccia, come il Boulton Paul Defiant, costituivano una forza operativa di circa 600 velivoli, un numero incredibilmente basso per difendere la Gran Bretagna. Si riteneva che fossero necessarie 120 squadriglie, ma questo era impossibile. Inoltre, Dowding era un comandante cauto, e raramente impiegava più della metà delle sue forze in una sola operazione. Fortunatamente per lui, dalle linee di produzione uscivano 300 nuovi aerei ogni settimana. Oltretutto, nel corso della battaglia, vennero riparati 250 aerei danneggiati a settimana, una cifra cruciale, dato che fino al 30% degli aerei si rompevano a causa di incidenti rispetto al fuoco nemico. La Luftwaffe aveva un problema simile, ma rispetto alla RAF aveva un serio svantaggio in questo campo perché le loro fabbriche di riparazione, situate in Europa centrale, erano molto lontane.

IL VANTAGGIO DOMESTICO ERA IMPORTANTE, DATO CHE GLI AEREI DA CACCIA TEDESCHI, A PARITÀ DI CARBURANTE, POTEVANO VOLARE PER MOLTO MENO TEMPO SUI CIELI DELLA GRAN BRETAGNA.

L'aereo da caccia principale della Luftwaffe era il Messerschmitt Bf 109 (Me 109), alimentato da un motore Daimler-Benz a 12 cilindri. Lo Spitfire era più manovrabile del Me 109, ma quest'ultimo era in grado di compiere picchiate migliori grazie al suo motore a iniezione. Entrambi gli aerei avevano una velocità di punta simile. I caccia tedeschi erano dotati di un cannone e due mitragliatrici. Il Me 109 aveva un munizionamento superiore rispetto alle loro controparti della RAF, che permetteva ai piloti di sparare per un totale di 55 secondi. Nel 1940, venivano prodotti oltre 150 Me 109 al mese (che venivano chiamati "Emil" dai loro piloti). La seconda scelta della Luftwaffe era il più lento Messerschmitt Bf 110 (Me 110), un cacciabombardiere. La caccia tedesca adottava la formazione Schwarme, nella quale due coppie di aerei viaggiavano sempre insieme. Tutti e quattro volavano relativamente sparpagliati, per essere meno visibili agli aerei della RAF, che volavano in formazioni più strette.

La Luftwaffe aveva un vantaggio numerico molto superiore alla RAF, ma lo storico M. Smith nota che le tre flotte aeree tedesche impiegate nella battaglia (le Luftflotten 2, 3 e 5), a causa della distanza, non poterono usare tutta la loro forza: "in pratica, la Luftwaffe poteva fare affidamento su un nucleo di circa 750 bombardieri a lungo raggio, 250 bombardieri in picchiata e un po' più di 600 caccia monomotore e 150 a due motori".

Bf 109 in Flight
Bf 109 in volo
D. Miller (CC BY)

Il vantaggio domestico era importante, dato che gli aerei da caccia tedeschi, a parità di carburante, potevano volare per molto meno tempo sui cieli della Gran Bretagna. I tedeschi potevano concentrare tutta la loro forza aerea solo nel sudest dell'Inghilterra ma, mantenendo l'iniziativa tattica, cambiavano continuamente obiettivi, non lasciando agli inglesi riferimenti geografici o tipologici (venivano infatti colpite le navi nel Canale della Manica, i centri abitati costieri, le basi aeree, le stazioni radar e le città). In breve, la RAF dovette distribuire i propri aerei da caccia per tutta la Gran Bretagna. Un altro svantaggio per la Luftwaffe era che i piloti tedeschi obbligati a paracadutarsi diventavano prigionieri di guerra. In questa battaglia gli uomini erano vitali tanto quanto le macchine: addestrare piloti per rimpiazzare le perdite fu un problema per entrambe le parti non tanto in termini numerici, quanto di esperienza in volo.

I bombardieri

Dato che l'obiettivo della Luftwaffe era di distruggere gli aerei della RAF mentre erano a terra, decise di impiegare dei bombardieri di medie dimensioni. I tedeschi avevano anche dei bombardieri poderosi, come il Dornier Do 17 e il Do 215, ma l'Heinkel He 111 era più veloce e versatile. Tutti i bombardieri tedeschi erano armati con mitragliatrici, ma si rivelarono altamente vulnerabili alla più veloce caccia del nemico, tanto che avevano bisogno di essere scortati e, alla fine, il loro impiego fu ristretto alle ore notturne. Un altro grande svantaggio per la Luftwaffe era la scarsa capacità di carico di bombe. Il suo bombardiere migliore, lo Junkers Ju 88, poteva trasportare un massimo di ordigni pari a 5.500 libbre/2.500 chili (un bombardiere Lancaster della RAF portava 14.000 libbre/6.350 chili). Lo Ju 87 Stuka era un bombardiere ibrido, che fino a quel momento si era rivelato eccellente nel colpire gli obiettivi durante la Blitzkrieg tedesca in Europa occidentale.

I tedeschi venivano guidati verso i loro obiettivi da un sistema di navigazione radar. Il Knickebein ("gamba storta") inviava due segnali radio dall'Europa continentale, che i bombardieri potevano tracciare. Il punto su cui sganciare le bombe veniva individuato una volta che i due segnali si incrociavano. In agosto, i britannici vennero a conoscenza del sistema e mandarono segnali di disturbo. Il Knickebein venne migliorato, creando l'apparecchiatura radar X-Gerät, che si basava sull'utilizzo di diversi segnali inviati dal continente. Nonostante questi aiuti, spesso il bombardamento era inaccurato.

Map of the Battle of Britain, 1940
Mappa della battaglia d'Inghilterra, 1940
Simeon Netchev (CC BY-NC-SA)

I piloti di entrambi gli schieramenti erano molto giovani: quelli che arrivavano a trent'anni venivano soprannominati "nonni". I piloti da caccia della RAF comprendevano combattenti provenienti dalle varie nazioni dell'Impero britannico, così come da Polonia e Francia. Molti di loro si erano fatti le ossa nella battaglia di Francia. I piloti della Luftwaffe avevano un'esperienza superiore, dato che molti avevano partecipato alla Guerra civile spagnola (1936-39) come parte della Legione Condor. I tedeschi inoltre avevano accumulato competenza operazionale anche durante l'invasione di Polonia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Belgio e Francia.

Un sistema di difesa totale

I britannici si erano preparati a lungo per la battaglia, creando il sistema Dowding, un sistema di difesa integrato che permetteva una rapida risposta alle incursioni aeree. Questo meccanismo si basava sulla decrittazione dei messaggi segreti tedeschi da parte del sistema di spionaggio Ultra, sulla ricognizione aerea della RAF e su 30.000 osservatori volontari (Royal Observer Corps) che fornivano aggiornamenti in tempo reale sui movimenti degli aeroplani. La chiave del sistema era il radar (Radio Detection and Ranging, cioè, "radiorilevamento e misurazione di distanza"), allora chiamato Radio Direction Finding (RDF). Vennero costruite delle torri lungo le coste meridionali dell'Inghilterra e anche nell'interno. C'erano tre tipi di "torri": 20 stazioni Chain Home (CH) che erano in grado di rilevare velivoli fino a 100 miglia di distanza (160 km), 30 Chain Home Low che individuavano aerei sotto i 1.000 piedi (300 m) e 24 unità mobili, le MB2. I radar permisero al quartier generale della RAF di sapere dove e quando la Luftwaffe avrebbe colpito. Le torri si rivelarono difficili da bombardare e relativamente facili da riparare, ma la Luftwaffe non volle mai sferrare un attacco su queste vitali strutture.

Il quartier generale della caccia britannica raccoglieva dati e inviava segnali criptati alle squadriglie, ai riflettori, ai palloni di sbarramento e agli equipaggi della contraerea sparsi per il paese; inoltre, avvertiva la polizia e i volontari dell'Air Raid Precaution ("precauzione contro le incursioni aeree") che avvisavano i civili.

The Dowding  System of WWII
Il sistema Dowding della Seconda guerra mondiale
Simeon Netchev (CC BY-NC-ND)

Per essere utile, il sistema Dowding dipendeva dalla velocità. I caccia tedeschi attraversavano la Manica in sei minuti, e i bombardieri potevano raggiungere le basi aeree più vicine in undici minuti. La Luftwaffe attaccava la Gran Bretagna anche dalle sue basi in Scandinavia. I caccia britannici impiegavano 20 minuti per riunirsi e raggiungere l'altitudine necessaria, il che voleva dire che i tedeschi spesso erano pronti e li aspettavano. La Luftwaffe faceva anche uso di frequenti azioni diversive, distogliendo una parte dei caccia dalla forza di incursione principale. La battaglia era molto equilibrata: nessuna delle due parti era mai sicura delle perdite del nemico.

Il giorno dell'aquila

La battaglia iniziò a giugno, quando la Luftwaffe concentrò le sue incursioni aeree sulle navi mercantili nel Canale della Manica, sperando di attirare i caccia nemici per poi colpirli in superiorità numerica. Ci furono anche alcune incursioni sui porti lungo la costa per tutto il mese di luglio, ma la maggior parte di questi bombardamenti furono su piccola scala.

Il 13 agosto fu chiamato Adlertag ("il giorno dell'aquila"): era il primo giorno dell’Unternehmen Adlerangriff ("operazione attacco dell'aquila"). Göring aveva promesso che la vittoria sarebbe arrivata in due settimane, bombardando sistematicamente le basi aeree e le installazioni della RAF, ottenendo così una schiacciante superiorità aerea. Per gli storici tedeschi, questo è il giorno dell'inizio della battaglia d'Inghilterra. In due giorni vennero effettuate 1.800 missioni lungo l'intera costa inglese, dalla Northumbria al Dorset. Il meteo non aiutò i tedeschi, e il 15 agosto la Luftwaffe sperimentò la robusta difesa britannica, perdendo 75 aerei (rispetto ai 34 della RAF). A partire dal 19 agosto, Göring ordinò alla caccia tedesca di concentrarsi contro la rispettiva controparte della RAF. Come risultato, in questa fase della battaglia (forse caso unico in tutta la guerra) poche centinaia di giovani di entrambe le parti stavano determinando il corso del conflitto mentre il mondo stava a guardare.

Heinkel He 111 Bombers
Bombardieri Heinkel He 111
Imperial War Museums (Public Domain)

La situazione si ribalta

I cieli britannici si saturarono di aerei: in questa fase, la battaglia si tramutò in una serie di duelli singoli, come descritto dal comandante di stormo "Max" Aitken:

Anche se apparivano molti aerei improvvisamente, quando combattevi con un uomo in particolare, lui nella sua macchina e tu nella tua, il cielo diventava vuoto e non vedevi nessun'altro, nient'altro che quell'uomo che stavi provando ad abbattere mentre lui cercava di fare lo stesso.

(Holmes, 136)

Nelle ultime fasi della battaglia d'Inghilterra, gli Spitfire e gli Hurricane vennero usati in una singola unità tattica composta da 60 velivoli. Questa formazione era conosciuta con il nome di "grande ala" (Big Wing). L'idea venne caldeggiata da Trafford Leigh-Mallory (1892-1944), comandante del 12° gruppo della RAF, che proteggeva le industrie delle Midlands. La forza d'urto di una Big Wing era molto più grande di quello di una singola squadriglia, ma necessitava di tempo per assemblarsi in formazione e così, generalmente, i bombardieri nemici avevano già colpito i loro obiettivi prima che i caccia li raggiungessero. Un altro svantaggio era che gli aerei impiegati venivano distolti dalla difesa delle basi aeree o di altre squadriglie aeree che si erano sparpagliate.

I bombardieri della Luftwaffe continuavano a colpire, ma spesso venivano "traditi" dalla qualità delle bombe. Le bombe incendiarie aiutavano a segnalare un obiettivo ad altri bombardieri, ma erano così leggere che spesso non centravano l'obiettivo. Questo significava che venivano colpiti obiettivi diversi da quelli della missione. Inoltre, la decisione presa dalla Luftwaffe negli anni Trenta, cioè di non sviluppare bombardieri pesanti quadrimotore, si stava ora rivelando significativa. Persino il famigerato bombardiere in picchiata Stuka si rivelò un'enorme delusione, quando si dimostrò altamente vulnerabile alla caccia nemica. Alla fine, lo Stuka venne ritirato dalla battaglia. In breve, i bombardieri non furono in grado di sferrare il colpo decisivo che Göring aveva sperato.

Squadron of Spitfires
Squadriglia di Spitfire
Imperial War Museums (Public Domain)

Nonostante ciò, gli aerei tedeschi erano in grado di causare delle carneficine. La notte del 24 agosto 1940, un piccolo gruppo di He 111 bombardò Londra. Erano stati inviati a colpire un'installazione petrolifera, ma per errore colpirono la città, dando così inizio al bombardamento di civili che sarebbe durato per il resto della guerra. La RAF bombardò Berlino la notte del 25 agosto e il 7 settembre la Luftwaffe inviò 300 bombardieri su Londra. Un importante aspetto negativo dell'aumento dell'uso di bombardieri da parte dei tedeschi fu che i loro aerei da caccia dovevano scortarli, riducendo grandemente il vantaggio che avevano in velocità e manovrabilità. Durante la battaglia, la RAF bombardò il naviglio ammassato sulle coste francesi in vista dell'invasione e colpì le basi aeree tedesche.

Il confronto diventò una battaglia di attrito, in cui nessuna delle due parti raggiunse il dominio totale e in cui entrambi sovrastimavano le perdite nemiche. Questo fu vero particolarmente per la Luftwaffe: credendo che il Fighter Command fosse allo stremo, Göring ordinò ai gruppi di bombardamento di agire giorno e notte. Così facendo, però, impegnò troppi aerei contro un nemico la cui forza era rimasta praticamente invariata. I tedeschi inoltre non avevano una strategia chiara su come e dove attaccare il nemico. Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, entrambi gli schieramenti avevano sofferto delle perdite allarmanti in fatto di uomini e mezzi. Ora si trattava di vedere chi sarebbe riuscito a rimpiazzare meglio le proprie risorse, e i britannici avevano un forte vantaggio sotto questo aspetto.

Alla fine di agosto, le basi aeree della RAF furono colpite implacabilmente. Dalla seconda settimana di settembre, la Luftwaffe prese la decisione fatale di cambiare nuovamente obiettivi, scegliendo le città: si credeva erroneamente che alla RAF fossero rimaste solo poche centinaia di velivoli e che, distruggendo il morale dei civili, la battaglia e persino la guerra a occidente potesse terminare. I tedeschi compirono oltre 3.000 incursioni contro la Gran Bretagna, uccidendo 27.000 civili.

Battle of Britain Victory Poster
Battaglia d'Inghilterra, poster della vittoria
H. M. Stationary Office (Public Domain)

La vittoria

La decisione di bombardare le città fu un duro colpo per i civili, ma non ebbe alcuna rilevanza strategica nella corsa alla superiorità aerea, che era lo scopo originale della battaglia. Questo assicurò alla RAF un obiettivo chiaro, specialmente da quando le incursioni diversive vennero sospese: le squadriglie di bombardieri. Il 15 settembre, spesso chiamato "il giorno della battaglia d'Inghilterra", la RAF abbatté circa 60 aerei. In otto giorni, i tedeschi persero 175 velivoli. Le perdite si rivelarono insostenibili, specialmente perché la forza aerea sarebbe dovuta servire a protegger una flotta d'invasione e perché Hitler voleva impiegarla altrove, dato che stava pianificando l'invasione dell'URSS. Il 17 settembre, Hitler pospose l'operazione "Leone marino".

Le perdite totali della RAF nella battaglia d'Inghilterra ammontano a 788, contro le 1.294 della Luftwaffe (Dear, 127): la proporzione fu dunque di circa 6:10 in favore dei britannici (la differenza erano i bombardieri della Luftwaffe). Nel corso della battaglia, gli Spitfire abbatterono 529 aerei nemici, perdendo 361 esemplari (Saunders, 27). Tuttavia, fu il vecchio Hurricane che contribuì di più alla vittoria: "gli Hurricane distrussero più aerei di tutte le altre difese (aeree o sul terreno) combinate" (Mondey, 152). La Gran Bretagna aveva vinto e la RAF mantenne la superiorità aerea, ma il prezzo fu elevato. Su 2.927 piloti che parteciparono alla battaglia, 554 furono uccisi. Una famosa affermazione di Churchill recita che "mai, nel campo dei conflitti umani, così tanti dovettero così tanto a così pochi" (Overy, 74).

Fatto cruciale, al termine della battaglia la RAF era complessivamente più forte di quando era iniziata. La Luftwaffe più o meno mantenne la sua forza aerea, ma il prezzo per ottenere la superiorità era troppo alto da pagare, e il numero di piloti utilizzabili era di un terzo inferiore rispetto all'inizio della battaglia. I tedeschi continuarono ad attaccare la Gran Bretagna, concentrandosi sul bombardamento notturno delle città, tra cui si ricorda il Blitz su Londra. La RAF si vendicò conducendo una campagna di bombardamento strategico sulla Germania, che venne mantenuta per tutto il resto della guerra fino alla sconfitta finale dei tedeschi nel 1945.

Domande e risposte

Cosa accadde durante la battaglia d'Inghilterra?

Durante la battaglia d'Inghilterra la Luftwaffe tedesca attaccò ripetutamente la Gran Bretagna con aerei da caccia e bombardieri, ma alla fine non riuscì a ottenere la superiorità aerea sulla Royal Air Force.

Perché i tedeschi persero la battaglia d'Inghilterra?

I tedeschi persero la battaglia d'Inghilterra a causa della coraggiosa difesa della Royal air Force e di limiti operativi, come la distanza e la capacità di rimpiazzare gli aerei, che non permisero alla Germania di sostenere le perdite e ottenere la superiorità aerea.

Quali paesi combatterono nella battaglia d'Inghilterra?

La battaglia d'Inghilterra fu combattuta dalle forze aeree di Gran Bretagna e Germania, ma molti dei piloti e degli equipaggi della RAF provenivano da paesi dell'Impero britannico come Sud Africa, Nuova Zelanda, Australia e Canada. C'erano anche squadriglie di polacchi, cechi e francesi.

Info traduttore

Giovanni De Simone
Ho conseguito la laurea in Lingue e Mediazione Culturale con il massimo dei voti presso l'Università di L'Aquila. Ho una grande passione per la storia e sono convinto che l'attività di traduzione possa arricchire la conoscenza di ciascuno di noi.

Info autore

Mark Cartwright
Mark è ricercatore, storico e scrittore. Formatosi in filosofia politica, si interessa di arte, architettura e di storia globale delle idee. È direttore editoriale della World History Encyclopedia.

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Stile APA

Cartwright, M. (2024, maggio 08). Battaglia d'Inghilterra [Battle of Britain]. (G. D. Simone, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-22787/battaglia-dinghilterra/

Stile CHICAGO

Cartwright, Mark. "Battaglia d'Inghilterra." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. Modificato il maggio 08, 2024. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-22787/battaglia-dinghilterra/.

Stile MLA

Cartwright, Mark. "Battaglia d'Inghilterra." Tradotto da Giovanni De Simone. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 08 mag 2024. Web. 27 giu 2024.