Ninive

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Joshua J. Mark
da , tradotto da Elisa Mion
pubblicato il 06 marzo 2011
Disponibile in altre lingue: Inglese, Arabo, Francese, Spagnolo, Turco
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Marble Head, Iraq (by Mary Harrsch (Photographed at the the Univ. of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology), CC BY-NC-SA)
Testa marmorea, provenienza: Iraq
Mary Harrsch (Photographed at the the Univ. of Pennsylvania Museum of Archaeology and Anthropology) (CC BY-NC-SA)

Ninive (attualmente inglobata nella città di Mosul, geolocalizzabile nell'Iraq Settentrionale) è stata una tra le più antiche e grandi città della storia. Originariamente era conosciuta come Ninua, un vivace centro commerciale, ma sarebbe poi diventata una delle più grandi, ricche e fiorenti città dell'antico mondo vicino-orientale. Era particolarmente annoverata dagli autori antichi, eccetto coloro che crearono appositamente o riportarono per iscritto le narrazioni bibliche, le quali ritraggono la città secondo una prospettiva di visione particolarmente negativa.

L'area venne colonizzata attorno al 6000 a.C. e, già nel 3000 a.C., circa, divenne uno dei più importanti centri religiosi per il culto della dea Ištar. Il significato del nome è alquanto controverso, ma molto probabilmente si riferisce al prefisso sumero-accadico Nin o Ninâ che compare spesso nei nomi delle divinità (Ninḫursaĝ, Ninurta, questi sono solamente alcuni, tra i molti esempi che si potrebbero proporre), e che sembrerebbe significare "Casa della Dea" o, più nello specifico, "Casa della Dea Ištar" dal momento che la città era associata a questa divinità fin da tempi più remoti della sua stessa storia.

Passò direttamente sotto il dominio assiro durante il regno del sovrano Šamši-Adad I (nella lingua amorrea, anche noto come Šamši-Addu, 1813 - 1791 a.C., circa), ma il suo più completo sviluppo avvenne durante l'impero neo-assiro (912 - 612 a.C., circa) e, in particolar modo, ad opera di Sennacherib (in Accadico Neo-Assiro Sîn-ahhī-erība / Sîn-aḥḥē-erība, 705/4 - 681 a.C., circa), uno dei più celebri sovrani assiri, strettamente legato alla città di Ninive in quanto la elevò a capitale dell'impero neo-assiro stesso. Gli esponenti del mondo accademico contemporaneo, inoltre, ritengono che egli in persona possa aver commissionato la realizzazione dei Giardini Pensili di Ninive, poi tradizionalmente attribuiti alla città di Babilonia.

La città di Ninive viene menzionata nella Bibbia, in particolar modo, nel Libro di Giona, dove risulta essere associata al peccato ed alla depravazione. Prima del suo collasso, tuttavia, Ninive era la più grande e potente realtà urbana dell'antico mondo mesopotamico, fittamente ornata da giardini, statue, parchi e persino uno zoo, ed era considerata un florido centro culturale. La città venne distrutta nel 612 a.C., circa, da una coalizione guidata dai Babilonesi e dai Medi, portando al conseguente e definitivo crollo dello stesso impero assiro.

Sviluppo iniziale

Sebbene la regione risulti essere stata abitata sin dall'Età del Neolitico e la presenza di comunità antropiche sia attestata già attorno al 6000 a.C., la prima popolazione di cui si abbia notizia è quella di Ḫatti. Questo popolo, che definì la propria grande capitale presso Ḫattusa, molto probabilmente realizzò il primo e più antico nucleo di quella che poi diverrà la città di Ninive (anche se tuttora non se ne conosce il vero nome, per quest'epoca così remota). Questa prima città, assieme agli edifici delle epoche successive, furono realizzati in corrispondenza di una linea di faglia e, di conseguenza, subirono pesanti danneggiamenti da parte di numerosi eventi sismici. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una serie di città, o quantomeno, di livelli di sviluppo urbano, sorte ed implose in corrispondenza del medesimo sito in questione.

Gli Accadi conquistarono la regione durante il regno del loro primo sovrano, Sargon il Grande (2334 - 2279 a.C., circa), il quale assoggettò tutta la Mesopotamia ed alcune delle regioni anatoliche, tra le quali, ad esempio ed in particolar modo, la Cilicia. Un terremoto datato al 2260 a.C., circa, distrusse il primo tempio della dea Ištar a Ninive, la cui edificazione venne forse commissionata dallo stesso re Sargon il Grande, e poi ricostruito dal sovrano accadico Maništušu (2270 - 2255 a.C., circa), il quale ampliò pure l'area della città. Anche gli Accadi associarono la città di Ninive alla dea Ištar e mantennero questa liaison, insieme a tutta la regione, sino al crollo del loro impero, nel 2083 a.C., circa. In questo periodo Ḫatti, come realtà geolopolitica, militare, economica e culturale, riacquistò, seppur per breve tempo, la propria autonomia nella regione, sino a quando non fu definitivamente sopraffatta dagli Amorrei e poi dagli Assiri.

The Neo-Assyrian Empire (c. 921 - 627 BCE)
Impero neo-assiro (921 - 627 a.C., circa)
Simeon Netchev (CC BY-NC-ND)

Gli Amorrei occuparono l'area di Ninive e ne ampliarono il tempio, lasciando iscrizioni che registrano ulteriori building projects per edifici, tuttavia, destinati poi alla demolizione. Il re assiro Šamši-Adad I cacciò gli Amorrei dalla regione e stabilì la capitale presso la più antica città di Aššur, mentre Ninive fiorì come centro commerciale vitale. Alla morte del sovrano Šamši-Adad I, la regione venne conquistata dagli Amorrei, durante il regno di Hammurapi di Babilonia (1792 - 1750 a.C., circa).

Dopo la morte di Hammurapi, il suo regno si disgregò e Ninive venne conquistata dagli Assiri, durante il regno del sovrano Adasi (1726 - 1691 a.C., circa). Tuttavia, il territorio non fu completamente assicurato agli Assiri sino al regno del grande sovrano Adad-nīrārī I (1307 - 1275 a.C., circa), il quale ampliò il dominio assiro e stabilì i confini dell'allora emergente impero medio-assiro. Il sovrano Salmanassar I (1274 - 1245 a.C., circa, colui che fece realizzare la città di Kalḫu, nella Bibbia anche nota come Calaḫ) fece costruire un palazzo ed un tempio a Ninive, la fece ristrutturare, e si ritiene, inoltre, che egli stesso sia responsabile pure della realizzazione dell'impianto delle prime mura che circondavano l'insediamento medesimo.

Ninive risultò essere coinvolta nella lotta per l'accesso al potere ed all'egemonia tra gli Assiri e gli Ittiti, tra il regno di Mitanni ed il regno di Ḫatti, sino all'ultima fase dell'Età del Bronzo, attorno al 1200 a.C., durante la quale l'intera regione conobbe sofferenze e difficoltà, quasi ubiquitariamente. Gli Assiri, tuttavia, ne uscirono completamente e perfettamente illlesi, ed il loro impero crebbe durante il regno del sovrano Tiglath-Pileser I (1115 - 1076 a.C., circa).

L'impero neo-assiro

L'impero neo-assiro, l'ultima e più celebre fase del dominio assiro nella regione mesopotamica ed oltre di essa, vede Ninive raggiungere l'acme. La città crebbe esponenzialmente per dimensioni, grandezza e fama, specialmente durante il regno del sovrano Sennacherib, che fece di Ninive la sua capitale. Il re Sennacherib era figlio del sovrano Sargon II (722 - 705 a.C., circa), il quale aveva ordinato la realizzazione ex-novo, se non ex-nihilo, della propria capitale artificiale, Dur-Šarrukin ("Fortezza di Sargon") tra il 717 ed il 706 a.C., circa. Il sovrano Sargon II e suo figlio non erano mai andati d'accordo e così, quando re Sargon II morì, nel 705 a.C., circa, il figlio, suo successore al trono, volle allontanarsi il più possibile dal padre.

Infatti, re Sennacherib abbandonò Dur-Šarrukin appena terminata dal padre Sargon II, e trasferì la capitale a Ninive sin dall'inizio del suo regno. Tutto ciò che possibilmente poteva essere spostato da Dur-Šarrukin venne trasferito a Ninive. Egli fece erigere delle imponenti mura attorno alla città, dotandola di ben diciotto porte, fece creare parchi e giardini pubblici, realizzare acquedotti, canali di irrigazione, e addirittura uno zoo, ed ampliò, migliorandole notevolmente, le strutture della città stessa. Il suo palazzo aveva oltre ottanta stanze e lo nominò "Palazzo senza Rivali, Palazzo senza Eguali" - la stessa espressione utilizzata dal padre per descrivere il proprio palazzo presso la precedente capitale artificiale, Dur-Šarrukin

La storica Gwendolyn Leick osserva che "Ninive, con la sua popolazione eterogenea di singole persone e genti provenienti da tutti gli angoli dell'impero assiro, era una delle città più belle del Vicino Oriente antico, con i suoi giardini, i suoi templi ed i suoi splendidi palazzi" (132); inoltre, descrive Ninive come città dotata di una serie di canali ed acquedotti attentamente pianificati ed eseguiti per garantire una fornitura costante di acqua non solo per i consumi antropici, ma anche per mantenere irrigati i parchi pubblici ed i giardini; un aspetto della vita urbana che non tutte le altre città del mondo antico, anche della stessa epoca, hanno saputo gestire con altrettanta cura ed attenzione.

Il suo "Palazzo senza Rivali, Palazzo senza Eguali" era giustamente chiamato così in quanto struttura più maestosa nell'antica Mesopotamia a quel tempo. L'accademico Stephen Bertman lo descrive così:

L'asse principale dell'edificio raggiungeva la lunghezza di un terzo di miglio. Presentava un portico composto da colonne innalzate in bronzo massiccio che poggiavano sul dorso di leoni e tori, anch'essi realizzati in bronzo massiccio, ognuno dei quali pesava ben 43 tonnellate. All'interno, il palazzo era ornato da rilievi scolpiti che raffiguravano il sovrano mentre erigeva monumenti colossali o muoveva guerra ai nemici d'Assiria. (27)

Studi recenti affermano che i celebri Giardini Pensili di Babilonia si trovassero in realtà presso la città di Ninive, e che vennero realizzati proprio durante il regno del sovrano Sennacherib. Lo storico ed archeologo Christopher John Scarre scrive:

Il Palazzo di Sennacherib aveva tutti gli elementi abituali della grande residenza reale assira: colossali statue di guardiani ed impressionanti rilievi in pietra scolpiti (oltre 2000 lastre scolpite in ben 71 stanze). Anche i suoi giardini erano eccezionali. Recenti ricerche dell'assiriologa britannica Stephanie Dalley hanno suggerito che si trattassero dei celebri Giardini Pensili, una delle Sette Meraviglie del mondo antico. Gli autori delle epoche successive collocarono i Giardini Pensili a Babilonia, ma ricerche approfondite non sono riuscite a trovarne alcuna traccia. L'orgoglioso resoconto del sovrano Sennacherib sui giardini del Palazzo da egli stesso creato a Ninive corrisponde a quello dei Giardini Pensili in molti dei diversi dettagli, piacevolmente significativi. (231)

LA Celebre BIBLIOTECA DI ASsURBANIPAL A NiViVE CONTENEVA OLTRE 30000 TAVOLETTE D'ARGILLA ISCRITTE, ovvero I LIBRI DELL'EPOCA.

Dopo re Sennacherib, salì al trono il figlio Esarhaddon (anche noto come Asarhaddon, 681 - 669 a.C., circa), il quale continuò il building program del padre. Quando il sovrano Esarhaddon morì durante una campagna militare in Egitto, sua madre Naqi'a (anche nota come Zakutu, 728 - 668 a.C., circa) legittimò la successione del proprio figlio Assurbanipal come nuovo re. Durante il regno del sovrano Assurbanipal (668 - 627 a.C., circa) venne costruito un nuovo palazzo ed iniziò il processo di raccolta e di catalogazione di tutte le opere cuneiformi redatte per iscritto su tavolette d'argilla nell'antica Mesopotamia.

Il risultato dei suoi sforzi fu la celebre Biblioteca di Assurbanipal a Ninive, che conteneva oltre 30000 tavolette d'argilla iscritte, ovvero i libri dell'epoca. Durante il regno del sovrano Assurbanipal vennero apportate altre migliorie e ristrutturazioni alla città stessa, che accrebbero ulteriormente la reputazione di Ninive come città di straordinaria bellezza ed elevata cultura. Vennero costruiti palazzi decorati con enormi ed intricati dipinti a rilievo, ed i giardini pubblici furono ampliati e migliorati. L'amore di re Assurbanipal per l'apprendimento e l'interesse per le opere scritte (soprattutto per i testi inerenti la pratica della divinazione) attirarono in città un gran numero di studiosi e scribi, assieme alla stabilità del suo regno che permise lo sviluppo delle arti, delle scienze e delle innovazioni architettoniche ed ingegneristiche.

Il sovrano Assurbanipal morì attorno al 627 a.C. e i suoi figli lottarono tra di loro per ottenere la corona ed il trono. Tuttavia, l'impero neo-assiro era così esteso che mantenerlo era ormai quasi impossibile. Inoltre, le regioni soggette al dominio assiro cercavano di liberarsi da esso da anni e, finalmente, ebbero la loro occasione. Lo storico militare Simon Anglim scrive:

Gli Assiri ed il loro esercito erano rispettati e temuti, ma, soprattutto, odiati ... Nell'ultimo quarto del VII secolo a.C., circa, quasi ogni parte dell'impero era in stato di ribellione; non si trattava solo di lotte di libertà, ma anche di guerre, se non di veri e propri atti di feroce e cieca vendetta. (186)

Le incursioni dei Persiani, dei Babilonesi, dei Medi e degli Sciti iniziarono ad essere seriamente avvertite nel 625 a.C., circa, e l'impero neo-assiro, già indebolito, non riuscì a trattenere a lungo quella che poi si rivelerà essere un'ingestibile invasione su larga scala. Nel 612 a.C., circa, la città di Ninive venne saccheggiata e bruciata dalle forze militari alleate dei Persiani, dei Medi, dei Babilonesi ed altri, i quali si spartirono l'intera regione. Da allora la zona fu scarsamente popolata e, lentamente, le antiche rovine e le rimanenti ceneri della città di Ninive vennero sepolte dalle sabbie.

Cuneiform Synonyms List
Iscrizione cuneiforme nota come Lista dei Sinonimi
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

Ninive nella tradizione biblica

Nel 627, circa, l'area nei pressi della città fu teatro della battaglia di Ninive, che segna la decisiva vittoria bizantina nell'ultima delle Guerre Romano-Persiane, combattute tra l'impero bizantino e l'impero sasanide (602 - 628, circa). Tale coinvolgimento bellico portò la regione ad essere sotto il controllo bizantino fino alla conquista musulmana del 637, circa. Tuttavia, mentre delle altre grandi città dell'antica Mesopotamia erano riconoscibili le rovine, di Ninive non v'era alcuna traccia.

La città di Ninive era soprattutto nota in epoca cristiana (e lo è tuttora) per il ruolo centrale che svolge nel biblico Libro di Giona. Il Libro di Giona è stato scritto tra il 500 ed il 400 a.C., circa, e narra degli eventi accaduti qualche centinaio di anni prima, durante il regno del sovrano ebraico Geroboamo II (786 - 746 a.C., circa). Mentre nel Libro di Giona la città viene risparmiata dall'ira di Dio, altri riferimenti a Ninive nella Bibbia (tra cui il Libro di Nahum ed il Libro di Sofonia) predicono la distruzione della città per volontà di Dio. È certo, tuttavia, che queste opere sono state scritte dopo che la stessa città di Ninive era già caduta e la "predizione" è quindi da intendersi semplicemente come un'efficace rielaborazione storica.

Il biblico Libro di Tobia è ambientato a Ninive, ed i Vangeli di Matteo (12,41) e Luca (11,32) propongono entrambi dei riferimenti alla città. Come nel caso di Babilonia, Ninive non viene mai menzionata positivamente nelle narrazioni bibliche e, poiché l'attenzione dei rispettivi autori era unicamente rivolta alla storia di Yahweh, Dio degli Ebrei, non viene mai fatta menzione degli elevati livelli culturali ed intellettuali che la città di Ninive raggiunse nel suo periodo di massimo splendore. Infatti, nel Libro di Nahum (3,7), l'autore afferma che la città di Ninive è caduta, ed egli chiede, retoricamente, chi mai piangerà per lei:

E verrà che tutte e tutti coloro che ti guarderanno, fuggiranno da te e diranno: "Ninive è distrutta, chi si dispiacerà per lei? Da dove cercherò dei consolatori per lei?

Sebbene gli autori delle narrazioni bibliche possano aver pensato particolarmente male della città di Ninive, essa era comunque uno dei più grandi centri intellettuali e culturali dell'epoca, e, senza alcun dubbio, erano in molte e molti a piangerne la grave e drammatica, nonché irreversibile ed irrimediabile distruzione.

Conclusione

Le rovine della città di Ninive rimasero sepolte fino a quando non furono portate alla luce dagli scavi archeologici condotti da Austin Henry Layard nel 1846 e nel 1847. Ulteriori missioni archeologiche condotte da Reginald Campbell Thompson e George Smith, tra le altre, anche in realtà se non così numerose, hanno rivelato fino ad oggi la particolare rilevanza di questa magnifica città, un tempo assolutamente così grande e potente. Il sito archeologico dell'antica Ninive oggi risulta essere inglobato nella città di Mosul, geolocalizzabile nell'Iraq Settentrionale, ed è inoltre noto per i suoi due tell che ne dominano lo scenario: Kuyunjik e Nabī Yūnus.

Tell Kuyunjik risulta essere ad oggi scavato, e tutti i principali reperti archeologici provengono da quest'area. Tell Nabī Yūnus (che nella lingua araba significa letteralmente "Collina del Profeta Giona") è rimasto tuttora intatto e risulta essere la sede di un santuario islamico dedicato al profeta Giona e di un vicino cimitero ivi realizzato. Negli anni '90 il sito archeologico dell'antica Ninive è stato vandalizzato, ed alcuni pannelli ben conservati sono stati distrutti oppure rubati per essere poi venduti al mercato antiquario.

Oggi le rovine dell'antica città di Ninive sono in pericolo a causa dell'espansa urbanizzazione da parte dei sobborghi della città di Mosul, e sono state danneggiate da ulteriori atti di vandalismo. Nel 2010, il Global Heritage Fund ha inserito le rovine della città tra i primi dodici siti archeologici in pericolo a causa di questi fattori, che si sommano agli altri, qui minimamente accennati. Un tempo, tuttavia, la città di Ninive era tra le più grandi e potenti dell'antica Mesopotamia, sede del culto dedicato alla dea Ištar, e non v'è alcun dubbio che il re Sennacherib e gli altri sovrani che vi realizzarono imponenti opere architettoniche ed ingegneristiche prima e dopo di lui credessero che la gloria ed i fasti di Ninive sarebbero durati per sempre, consacrandola, quindi, all'eternità.

Domande e risposte

Che cosa fu Ninive?

Ninive fu un'importante città dell'antica Mesopotamia, tra il 3000 ed il 612 a.C., circa. Nella Bibbia viene citata come luogo di peccato e di depravazione, ma all'epoca era ben conosciuta come un importante e fiorente centro culturale e religioso.

Perché Ninive è così importante?

Ninive è tuttora considerata così importante per molte ragioni: era il luogo in cui si ubicava la Biblioteca del sovrano assiro Assurbanipal, la quale ha fornito alle studiose ed agli studiosi contemporanei le grandi opere scritte dell'antica Mesopotamia; era un grande e vivace centro religioso e culturale; viene citata numerose volte nella Bibbia; molto probabilmente era il luogo in cui si ubicavano i Giardini Pensili, solitamente e tradizionalmente attribuiti alla città di Babilonia.

Che cosa ha reso Ninive così celebre?

In quei tempi antichi, Ninive era celebre per la sua bellezza, in quanto fittamente ornata da giardini paesaggistici, parchi e addirittura uno zoo, ed era anche ben conosciuta ed affermata come centro culturale fiorente; tutt'oggi, però, è nota per essere rappresentata nella Bibbia come città del peccato e della depravazione.

Che cosa accadde a Ninive?

Ninive venne distrutta da una coalizione costituita dai Medi, dai Babilonesi e da altri, nel 612 a.C., circa, con il conseguente e definitivo crollo dello stesso impero neo-assiro.

Info traduttore

Elisa Mion
Archeologa, sin da bambina prova sincero e crescente interesse e fascino (se non vero e proprio Amore!) per le Civiltà, la Storia e l'Archeologia del Vicino Oriente antico. Nel 2022 si è laureata con lode in Archeologia del Vicino Oriente antico discutendo una tesi incentrata su Ninive (Iraq).

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2011, marzo 06). Ninive [Nineveh]. (E. Mion, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-294/ninive/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "Ninive." Tradotto da Elisa Mion. World History Encyclopedia. Modificato il marzo 06, 2011. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-294/ninive/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "Ninive." Tradotto da Elisa Mion. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 06 mar 2011. Web. 20 dic 2024.