Archeologia

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Maisie Jewkes
da , tradotto da Giuseppe E. Bertagna
pubblicato il 15 luglio 2013
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Indonesiano, Spagnolo
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Archaeology (by Maisie Jewkes, CC BY-NC-ND)
Archeologia
Maisie Jewkes (CC BY-NC-ND)

L’archeologia è una materia ampia e le definizioni possono variare, ma in generale, è lo studio della cultura e della storia dei popoli del passato e delle loro società attraverso la scoperta e lo studio dei loro resti materiali, cioè utensili, rovine e vasellame. L’archeologia e la storia sono materie diverse ma hanno cose in comune e lavorano costantemente insieme. Mentre gli storici studiano libri, tavolette e altre informazioni scritte per conoscere il passato, gli archeologi scoprono, datano e rintracciano la fonte di tali oggetti, e a loro volta si concentrano sull’apprendimento attraverso la cultura materiale.

Poiché gran parte della storia umana è preistorica (precedente a dei documenti scritti), l’archeologia svolge un ruolo importante nella comprensione del passato. Ambienti e climi diversi aiutano o ostacolano la sopravvivenza dei materiali, per esempio i papiri possono sopravvivere migliaia di anni nel deserto caldo e secco, ma non sopravviverebbero in condizioni di umidità. Le condizioni di ristagno dell’acqua, come le torbiere, possono conservare materiale organico, come il legno, e anche i relitti subacquei vengono dissotterrati usando attrezzature subacquee. Lavorando ovunque, dallo scavo nel terreno all’analisi dei campioni nei laboratori, l’archeologia è una disciplina ad ampio raggio e ha molte sottosezioni di competenza. Le due aree in rapida espansione sono l’archeologia sperimentale e l’etnoarcheologia. L’archeologia sperimentale cerca di ricreare tecniche antiche, come la fabbricazione del vetro o la produzione della birra egiziana. L’etnoarcheologia è vivere tra le comunità etniche moderne, con lo scopo di capire come cacciano, lavorano e vivono. Usando queste informazioni, gli archeologi sperano di capire meglio le comunità antiche.

Archeologia del passato

IL PRIMO SCAVO SCIENTIFICO È STATO ATTRIBUITO A THOMAS JEFFERSON IN VIRGINIA, USA.

L’archeologia come studio accademico, percorso e materia universitaria è uno sviluppo abbastanza recente. Tuttavia, l’interesse per il passato non è nuovo. L’umanità è sempre stata interessata alla sua storia. La maggior parte delle culture ha un mito o una storia che spiega la loro genesi e i loro lontani antenati. I governanti del passato hanno talvolta raccolto antiche reliquie o ricostruito monumenti e edifici. Questo può spesso essere visto come una strategia politica - un leader che vuole essere identificato come una grande figura o civiltà del passato. D’altra parte, i leader antichi sono stati anche noti per la loro curiosità e l’apprendimento. Il re Nabonedo di Babilonia, per esempio, aveva un vivo interesse per il passato e indagò su molti siti e edifici. In un tempio trovò la pietra di fondamento di 2200 anni prima. Ospitò i suoi reperti in una specie di museo nella sua capitale Babilonia. Gli storici romani e greci scrissero libri sul passato, e le storie di eroi e leader famosi sono arrivate fino a noi.

Tuttavia, l’archeologia moderna, o almeno le sue teorie e la sua pratica, derivano dalla tradizione antiquaria. Nei secoli XVII e XVIII, ricchi studiosi gentiluomini, o antiquari, come sono anche conosciuti, iniziarono a raccogliere manufatti classici. Alimentati dall’interesse, iniziarono a fare alcuni dei primi studi di siti come Pompei e disegnarono in dettaglio i monumenti antichi. Il primo scavo scientifico è stato attribuito a Thomas Jefferson (terzo presidente degli Stati Uniti d’America) che scavò alcune collinette sepolcrali nella sua proprietà nello stato della Virginia, USA. Gli inizi delle moderne tecniche sul campo sono stati sperimentati dal generale Augustus Lane-Fox Pitt Rivers, che ha scavato i tumuli a Camborne Chase con registrazioni e procedure sistematiche. Negli Stati Uniti, negli anni 1960, l’archeologia ha attraversato una fase di nuove teorie, spesso chiamate archeologia processuale. Questo metodo ha un approccio scientifico alle domande e progetta modelli per suggerire risposte e testare le sue teorie.

Archeologi famosi

L’archeologia è uno studio che richiede molto tempo; spesso ci vogliono molti anni di lavoro prima che un archeologo faccia una rivelazione o scopra un sito. Gli archeologi famosi sono spesso legati alla loro scoperta o teoria più famosa. Per nominare la schiera di persone che hanno lavorato e fatto sviluppi in archeologia ci vorrebbero un centinaio di pagine; quelle che seguono sono solo alcuni di questi personaggi: Howard Carter, un inglese, che nel 1922 scoprì la tomba del faraone Tutankhamon in Egitto; Leonard Woolley passò anni a scavare l’antica città di Ur in Mesopotamia; Heinrich Schliemann portò alla luce quella che si crede essere la mitica città di Troia, basandosi sul lavoro fatto da un archeologo dilettante, Frank Calvert; Sir Arthur Evans scavò gran parte di Cnosso (sull’isola di Creta) e elaborò il concetto di civiltà minoica.

Grave Circle A, Mycenae
Complesso funerario, Micene
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Questi uomini sono tutti noti per i loro famosi ritrovamenti, ma hanno anche contribuito allo sviluppo dell’archeologia sul campo e nelle tecniche, anche se i metodi di Heinrich Schliemann di scavare molto velocemente e di registrare solo i livelli precedenti sono oggi messi in discussione e criticati, così come i rapporti che egli contrabbandava manufatti fuori dal paese. Altri come Sir Mortimer Wheeler, Sir William Flinders Petrie e Gordon Childe sono famosi per i loro metodi di ricodifica, precisione negli scavi e approcci alla teoria dell’archeologia. Mary e Louis Leakey hanno lavorato per molti anni in Africa orientale modificando la nostra conoscenza dello sviluppo umano e spingendo indietro le date degli antenati umani di milioni di anni.

Dovrebbero essere menzioni molti altri ricercatori, non tutti classificati come archeologi ma piuttosto come studiosi, che hanno lavorato per decenni studiando le lingue antiche. Jean-Francois Champollion ha decifrato i geroglifici egiziani nel 1822. Tatiana Proskouriakoff lavorò nella seconda metà del XX secolo. sui problemi della scrittura geroglifica maya e contribuì alla svolta finale. Negli anni 1850. Henry Rawlinson decifrò la scrittura cuneiforme mesopotamica.

Tecniche archeologiche moderne

L’archeologia moderna è un campo diverso con molte tecniche in uso. Tuttavia, ci sono quelle comuni utilizzate dalla maggior parte degli archeologi che lavorano sul campo:

1. Indagine sul campo e sulla superficie

Fondamentalmente si tratta di come un gruppo di persone percorre la campagna, ad una distanza uguale l’uno dall’altro, con ognuno che registra i reperti e le caratteristiche nel suo percorso. Questo è usato, per esempio, per tracciare i modelli di insediamento. Le indagini vengono fatte anche dall’alto, con aeroplani, o usando satelliti. In Inghilterra, i contorni dei castelli o delle ville romane sono facilmente visibili sotto il suolo.

2. Scavi

Probabilmente la caratteristica più evidente dell’archeologia. Ci sono tre tipi di scavi: ricerca, salvataggio e recupero. Il primo è di solito per comprovare una teoria o rispondere a una domanda. Gli ultimi due tipi di scavi sono quelli condotti su siti che sono minacciati di distruzione o rilevati dopo la loro rovina. Gli scavi sono di solito condotti su un piano a griglia e scendono a strati, registrando attentamente ogni strato e i reperti, prima di ripulirlo per raggiungere un livello precedente. Questo si chiama stratificazione. Si discute su quando sia giusto scavare, dato che gli scavi sono di per sé distruttivi. Tuttavia, rimangono ancora la fonte primaria di raccolta delle conoscenze archeologiche.

3. Tipologie:
Dopo che i reperti sono stati puliti, vengono ordinati in gruppi e classificati secondo il materiale, le dimensioni e la decorazione. Questo può aiutare a fornire una data approssimativa per un oggetto e fornire una base su cui possono essere fatti ulteriori studi. Lo studio della decorazione o della forma di un oggetto può raccontarci e documentarci delle reti commerciali, delle abilità artigianali e dei gusti e valori artistici della gente.

4. Analisi di laboratorio:
Si può ottenere una grande quantità di conoscenze osservando un manufatto al microscopio o analizzandolo chimicamente. La datazione al radiocarbonio misura il tasso di decadimento del carbonio 14 e può essere usata per datare molti tipi diversi di materiali organici (purché abbiano meno di 60'000 anni). Questo e altri processi simili possono aiutare a dare una data abbastanza precisa a un oggetto. Un’altra caratteristica dei test sono i resti di cibo. Anche dopo migliaia di anni, i sedimenti di cibo possono essere rintracciabili sui manufatti. Questo può dirci quali cibi le persone mangiavano e anche come li cucinavano.

Studiando attentamente un semplice oggetto, o mappando una città antica o aprendo una tomba dimenticata o recuperando un galeone affondato, il passato si apre e noi tutti possiamo imparare di più su popoli e società altrimenti fuori dalla nostra portata. Questa è archeologia.

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Info traduttore

Giuseppe E. Bertagna
Owner of the translation agency GEB Traduzioni which provides services in localization and translation of various languages.

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Jewkes, M. (2013, luglio 15). Archeologia [Archaeology]. (G. E. Bertagna, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-421/archeologia/

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Jewkes, Maisie. "Archeologia." Tradotto da Giuseppe E. Bertagna. World History Encyclopedia. Modificato il luglio 15, 2013. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-421/archeologia/.

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Jewkes, Maisie. "Archeologia." Tradotto da Giuseppe E. Bertagna. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 15 lug 2013. Web. 20 nov 2024.