Aspasia di Mileto

Definizione

Joshua J. Mark
da , tradotto da Alessandra Balielo
pubblicato il 20 maggio 2021
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Polacco, Portoghese, Spagnolo
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Aspasia of Miletus (Artist's Impression) (by Ubisoft, Copyright, fair use)
Aspasia di Mileto (Impressione dell'artista)
Ubisoft (Copyright, fair use)

Aspasia di Mileto (circa 470-410 / 400 a.C.) è meglio conosciuta come la compagna del grande statista ateniese Pericle. La sua vita è sempre stata raccontata all'ombra della fama di Pericle, ma fu una donna di grande eloquenza e intelligenza che influenzò molti scrittori, pensatori e statisti del suo tempo.

Faceva parte dei meteci (persone non nate ad Atene) e, di conseguenza, non poteva sposare un ateniese e doveva pagare una tassa per vivere ad Atene, ma a causa del suo status di straniera molto probabilmente non era vincolata dalle politiche ateniesi riguardanti il comportamento delle donne. Diede a Pericle (495-429 a.C.) un figlio (Pericle il Giovane, circa 440-406 a.C.) fuori dal matrimonio, insegnò a uomini e donne e sembra abbia vissuto liberamente, come le faceva piacere.

Queste sono le notizie che la riguardano, oltre al fatto che visse, scrisse e lavorò ad Atene dal 450 a.C. circa al 428 a.C. circa e che teneva un circolo di qualche tipo, ma poco altro si può dire con certezza. Non è nemmeno noto se 'Aspasia' fosse il suo vero nome o fosse un nome 'professionale', dato che era famosa come hetaira (cortigiana di alta classe) e il suo nome significa “ che saluta con affetto " o " benvenuta " o “desiderata ", secondo le varie traduzioni. Gli studiosi concordano quasi universalmente sul fatto che Aspasia non fosse il vero nome della donna.

Gli antichi scrittori, come Aristofane (circa 460 - circa 380 a.C.), Platone (428 / 427-348 / 347 a.C.) e Plutarco (circa 45/50 - circa 120/125 d.C.) fanno riferimento alla sua eloquenza e alla capacità di influenzare gli uomini: furono queste doti a creare la sua fama, in quanto nessuna delle sue opere, se effettivamente ne scrisse, è sopravvissuta. Nel XIX e XX secolo, principalmente grazie alle opere letterarie di Walter Savage Landor (1775-1864) e Gertrude Atherton (1857-1948), Aspasia fu vista come un'eroina romantica dell'età d'oro di Atene e lei e Pericle furono considerati la coppia romantica per eccellenza.

Oggi è riconosciuta come una figura importante poiché per vivere secondo la propria visione sfidò le politiche restrittive della società ateniese riguardo alle donne (che erano viste come cittadine di seconda classe). Nell'era moderna fu considerata un'intellettuale e un'insegnante di enormi capacità, con una significativa influenza su famosi scrittori e pensatori del suo tempo.

Descrizioni antiche e moderne

PLUTARCO LODA CONTINUAMENTE I SUCCESSI DI PERICLE E ATTRIBUISCE LA COLPA DEI SUOI ERRORI AD ASPASIA.

Sembra chiaro che Aspasia, chiunque fosse, abbia conseguito risultati impressionanti; anche se non si sa quali siano stati esattamente questi risultati. Sebbene gli scrittori antichi alludano alla sua influenza sugli altri (come su Socrate, per esempio), vengono forniti pochi dettagli su quali aspetti dell’opera altrui dovrebbero essere a lei attribuiti. L’ipotesi secondo la quale avrebbe scritto lei la famosa Orazione funebre di Pericle non può essere dimostrata e, in effetti, originariamente fu avanzata con intenti denigratori. Aspasia è scomparsa dalla storia della retorica proprio per questo motivo: l'impossibilità per gli studiosi delle epoche successive di attribuire a lei opere esistenti.

La studiosa Madeleine M. Henry ha notato che Aspasia è descritta dagli scrittori antichi secondo i pregiudizi individuali di ciascuno scrittore e quindi è quasi impossibile avere un quadro chiaro di chi fosse e di che cosa abbia realizzato. Henry scrive:

Quando abbiamo bisogno che Aspasia sia una musa casta e un'insegnante, lei è lì; quando abbiamo bisogno di una prostituta, lei è lì, quando abbiamo bisogno di una proto femminista, c'è ancora lei. (128)

Gli antichi scrittori, da Platone a Plutarco, l'hanno caratterizzata secondo le proprie esigenze particolari, quindi un lettore moderno deve esaminare e valutare i vari resoconti nel tentativo di comprendere chi potrebbe essere stata Aspasia. In una descrizione standard dei tempi moderni si legge:

Favorendo l’istruzione ad Atene, Aspasia di Mileto (circa 470 - 401/400 a.C.) ha coraggiosamente superato le limitate prospettive delle donne e fondato una rinomata scuola femminile e un popolare salotto. Non era sottoposta all’isolamento in cui di solito vivevano le donne e si comportava come un intellettuale maschio, trattando argomenti di attualità, filosofia e retorica. Tra i suoi fan c’erano il filosofo Socrate e i suoi seguaci, Platone, l'oratore Cicerone, lo storico Senofonte, lo scrittore Ateneo e lo statista e generale Pericle, amante e, di fatto, marito (The Oxford Classical Dictionary, 1992).

Le descrizioni antiche, comunque, variano dall'accusa del comico Aristofane negli Acarnesi, secondo la quale Aspasia avrebbe iniziato la guerra del Peloponneso per il rapimento di "due delle sue puttane", all'immagine nel Menesseno di Platone, dove è insegnante di retorica di Socrate. Va notato che il Menesseno è un dialogo satirico e quando il personaggio di Menesseno dice: "Mi meraviglio che Aspasia, donna com'è, sia stata capace di comporre un simile discorso”, Platone sta sicuramente scrivendo ironicamente (Menesseno, 235e).

Socrates Visiting Aspasia
Visita di Socrate ad Aspasia
Nicolas André Monsiaux (Public Domain)

Sebbene Aspasia non abbia scritto nulla che sia rimasto, si pensa che abbia influenzato le opere di scrittori coevi e di epoche successive, ma questa ipotesi si basa su prove circostanziali poiché, come si è sottolineato, non è chiaro a quali opere possa aver effettivamente dato un contributo. La studiosa Joyce E. Salisbury fornisce lo scenario al quale si riferisce chi ipotizza l'influenza di Aspasia:

La casa di Aspasia divenne rapidamente un luogo di riunione alla moda per gentiluomini di valore. Politici, drammaturghi, filosofi, artisti e celebrità letterarie frequentarono la sua casa; inoltre conobbe gli architetti più famosi dell'età d'oro di Atene. (23)

Lo studioso I. M. Plant sostiene a questa ipotesi, pur evidenziando quanto rimane sconosciuto della vita e del lavoro di Aspasia:

Aspasia è una delle donne più famose della Grecia classica, eppure si sa poco della sua vita e la maggior parte di ciò che è stato scritto su di lei ai suoi tempi è controverso. Come partner di Pericle, il principale statista di Atene a metà del V secolo a.C., Aspasia entrò nei più alti circoli aristocratici e attirò l'attenzione di scrittori comici e seri. Ispirò personaggi letterari che a loro volta portarono alla creazione di opere pseudonime a suo nome. (41)

Nessuna di queste opere pseudonime è sopravvissuta, ma sono citate da altri scrittori che lodano o accusano Aspasia per la sua influenza su uomini potenti. Plutarco loda continuamente i successi di Pericle e attribuisce la colpa di tutti i suoi errori ad Aspasia. A un certo punto, nella sua Vita di Pericle, Plutarco sembra chiedersi ad alta voce:

Quale grande arte o potere possedeva questa donna per dominare gli uomini politici più eminenti e per offrire ai filosofi materia di discussioni lunghe e serie (24.1)

Sembra che molti, sia contemporanei di Aspasia sia di epoche successive, si siano posti la stessa domanda di Plutarco. Il filosofo Eschine di Sfetto (circa 425 - circa 350 a.C.) sembra rispondere a questa domanda presentandola come un'abile oratrice e una notevole intellettuale che faceva un'impressione duratura su coloro che l'ascoltavano. Come Platone, Eschine di Sfetto scrisse dialoghi filosofici, incluso un dialogo dal titolo Aspasia, ma sono andati perduti. Tutto quello che sappiamo della sua opinione su Aspasia proviene dagli stessi scrittori più tardi che hanno fornito i pochi dettagli che abbiamo sulla sua vita.

Vita di Aspasia

Aspasia nacque tra il 470 e il 460 a.C. in una ricca famiglia di Mileto. Ciò si presume a causa dei riferimenti al suo alto livello di istruzione: ciò suggerisce come sua città natale Mileto, dove, a differenza di Atene, le donne di famiglia ricca potevano ricevere un'istruzione superiore. Non è chiaro quando sia giunta ad Atene o perché, sebbene sia stato ipotizzato che fosse la sorella minore della moglie di Alcibiade il Vecchio (nonno del famoso generale e statista Alcibiade, circa 451 – circa 403 a.C.) che era stato esiliato, aveva vissuto a Mileto e poi a un certo punto era tornato ad Atene con la moglie e la sorella minore di lei. Comunque fosse arrivata, gestiva un circolo (che i suoi critici definivano “ bordello '') e una scuola femminile, anche questa citata dai suoi detrattori come bordello o una casa in cui teneva ragazze per il piacere di uomini di classe elevata e le addestrava come cortigiane. Questo potrebbe essere vero in quanto tali case esistevano e nell'antica Grecia erano considerate attività commerciali consentite e opzioni legittime per le donne.

Incontrò Pericle intorno al 450 a.C. e fu sua compagna quasi ininterrottamente, dopo che egli ebbe divorziato dalla moglie, intorno al 445 a.C. I nemici di Pericle diedero molta importanza al suo rapporto con Aspasia la meteca e l'etera, arrivando addirittura a sostenere che Aspasia "insegnava a Pericle cosa dire" ed era la vera autrice della sua famosa Orazione funebre. Sebbene questa accusa non turberebbe la maggior parte degli uomini di epoca moderna, nell'antica Grecia sarebbe stata un grave insulto; nessuno statista ateniese, né alcun uomo in generale, avrebbe voluto che si sapesse che per il suo successo era in debito con una donna.

Pericles
Pericle
Mark Cartwright (CC BY-NC-SA)

Tuttavia si dice che Socrate, il quale sembra aver generalmente tenuto le donne in maggiore considerazione rispetto alla maggior parte degli uomini dell'antica Atene, "si meravigliò della sua eloquenza e le attribuì il merito di aver composto la famosa Orazione funebre che Pericle pronunciò in onore delle vittime del Guerra del Peloponneso; inoltre affermò che lui, Socrate, aveva imparato da Aspasia l'arte dell'eloquenza” (Durant, 253). Questa affermazione si trova anche nel dialogo di Platone Menesseno (235e), dove Aspasia è l'insegnante di Socrate, non solo di eloquenza ma anche dell'arte della dialettica.

Eppure i conservatori, nemici di Pericle, continuarono ad attaccare Aspasia e, attraverso di lei, Pericle, sostenendo che lei mostrava mancanza di rispetto verso gli dei e arrivando al punto di muoverle un'accusa di empietà. Lo storico Will Durant scrive:

Al suo processo, che ebbe luogo davanti a un tribunale di millecinquecento giurati, Pericle parlò in sua difesa, usando tutta la propria eloquenza, fino alle lacrime; e il caso fu archiviato. (254)

Durant prosegue sottolineando che, nonostante Aspasia fosse stata scagionata, Pericle dopo l’esibizione in tribunale in sua difesa "iniziò a perdere la presa sul popolo ateniese e quando, tre anni dopo, morì, era già un uomo distrutto " (254). Tuttavia non è chiaro se questo sia stato un risultato diretto del caso giudiziario.

Dopo la morte di Pericle nel 429 a. C. causa della peste di Atene (430-427 a. C.), Aspasia divenne la compagna dell’amico di Pericle Lisicle (morto nel 428 a.C.), che aveva conosciuto per la prima volta come un incolto mercante di pecore. Prima della morte di Pericle, Aspasia aveva contribuito a trasformare Lisicle in un leader politico e in un generale. Lisicle fu ucciso durante la guerra del Peloponneso, nella campagna in Caria del 428/427 a.C., e da allora di Aspasia non si sa con certezza nient'altro, nemmeno l'anno esatto della sua morte.

Eloquenza e critica

Come già osservato, i grandi discorsi di Pericle sono stati attribuiti ad Aspasia, ed è stato anche suggerito che lei abbia creato per Socrate l'argomento dell'Inductio (convincere il proprio interlocutore ad approvare una proposizione dubbia somigliante a una precedente sulla quale si sia già raggiunto un accordo) e in tal modo gli abbia insegnato gli stratagemmi dell'argomentazione. Un esempio di Inductio si trova nel seguente frammento da un dialogo di Eschine di Sfetto: in esso viene usato da Aspasia in una conversazione con Senofonte (430 - circa 354 a.C., uno degli studenti di Socrate) e sua moglie. Aspasia usa l'Inductio per mostrare loro che ciascuno dovrebbe essere il miglior coniuge dell'altro invece di desiderare un compagno ideale:

"Per favore dimmi, moglie di Senofonte, se la tua vicina avesse un ornamento d'oro migliore del tuo, preferiresti quello o il tuo?"

"Quello, " rispose.

"Ora, se avesse vestiti e altri abiti femminili più costosi dei tuoi, preferiresti i tuoi o i suoi?"

"I suoi, naturalmente" rispose.

"Ebbene, ora, se avesse un marito migliore di te, preferiresti tuo marito o il suo?"

A questo la donna arrossì. Ma Aspasia iniziò a parlare con Senofonte. "Vorrei che me lo dicessi, Senofonte" disse "se il tuo vicino avesse un cavallo migliore del tuo, preferiresti il tuo cavallo o il suo?"

"Il suo" fu la sua risposta.

E se avesse una fattoria migliore della tua, quale fattoria preferiresti avere? "

"La fattoria migliore, naturalmente" disse.

"Ora, se avesse una moglie migliore di te, preferiresti la tua o la sua?"

E di fronte a questo Senofonte, anche lui, taceva.

Allora Aspasia: "Dal momento che entrambi non mi avete detto l'unica cosa che volevo sentire, io stessa vi dirò cosa state pensando entrambi. Cioè, tu, signora, desideri avere il miglior marito, e tu, Senofonte, desideri soprattutto avere la moglie migliore. Pertanto, a meno che voi non riusciate a provare che non c’è uomo migliore o donna migliore sulla terra, voi avrete certamente sempre il disperato bisogno di ciò che considerate migliore, cioè tu di essere il marito della migliore delle mogli, e lei di essere sposata con il migliore degli uomini ". (Henry, 44)

LUCIANO SI RIFERISCE A LEI COME A UNA DONNA DI SAGGEZZA E INTELLIGENZA, MENTRE QUINTILIANO STIMAVA TANTO LA SUA INFLUENZA DA TENERE NELLE SUE CLASSI LEZIONI SU DI LEI.

Eschine (anch'egli allievo di Socrate), come si è detto, scrisse un dialogo Aspasia su di lei, che è ora perduto salvo alcuni frammenti, che mostrano un ritratto positivo; però Aristofane, il poeta comico greco, la presenta sfavorevolmente nella sua opera (come fanno molti dei suoi contemporanei) e chiama i suoi amici "le puttane di Aspasia" e generalmente parla male di lei (Baird & Kaufmann, 62).

Plutarco, come già osservato, sostiene che Aspasia ebbe un'influenza eccessiva su Pericle, lo sedusse per spingerlo alla guerra, e che alla fine era da biasimare per ogni errore di Pericle. Anche Platone, che scrive bene di lei nel suo Menesseno, allo stesso tempo la critica. Salisbury scrive:

Alcuni studiosi sostengono che Platone riconoscesse la reputazione di Aspasia come filosofa / retore ma disapprovasse l'influenza che filosofi come lei avevano sulla Grecia. Quale fu l'influenza di Aspasia? Sembra che Platone la considerasse un esempio degli abusi della filosofia: usare la saggezza e la verità nella forma della padronanza della retorica per controllare e ingannare le persone. In un certo senso la accusò di essere una politica consumata. (23)

Tuttavia gli scrittori successivi, come il retore Quintiliano (35-100 d.C.) la tenevano in grande considerazione, come fece lo scrittore satirico Luciano (125-180 d.C.): entrambi la citarono come insegnante eloquente e intelligente. Luciano si riferisce a lei come a una donna di saggezza e intelligenza, mentre Quintiliano stimava tanto la sua influenza da tenere lezioni su di lei nelle sue classi.

Conclusioni

Oggi la figura di Aspasia continua a essere molto apprezzata, essendo rinata in maniera drammatica (e, inizialmente, romantica) dalle prime critiche e da una successiva quasi totale oscurità. L'autore e poeta Walter Savage Landor pubblicò il suo popolare Pericle e Aspasia nel 1836; un'opera di lettere immaginarie tra i due nella quale Pericle muore tragicamente, ma erroneamente, nella guerra del Peloponneso.

Quest’opera ricevette ampi consensi che in seguito ispirarono la scrittrice Gertrude Atherton (1857-1948) a scrivere e pubblicare il suo altrettanto popolare romanzo Il matrimonio immortale nel 1927, che presenta un'immagine positiva di Aspasia come la donna forte e coltissima che rese Pericle il popolare oratore e statista che era. Il libro di Atherton divenne un bestseller e formò in un'intera generazione l'immagine di Pericle e Aspasia come il modello della classica coppia romantica e di Aspasia come donna indipendente e proto-femminista.

Aspasia Surrounded by Greek Philosophers
Aspasia circondata da filosofi greci
Michel Corneille the Younger (Public Domain)

A partire dall’opera di Atherton parecchi studiosi sono stati attratti da Aspasia e sostengono, con crescente certezza, la sua influenza sui principali scrittori e pensatori del suo tempo. Madeline M. Henry, una dei principali studiosi sull'argomento, osserva che "Aspasia di Mileto, una figura chiave nella storia intellettuale dell'Atene del V secolo, è senza dubbio la donna più importante di quell'epoca" e sostiene (come Durant e altri hanno affermato in precedenza) che Aspasia fosse l'insegnante di Socrate (3).

Si è anche affermato che Aspasia potrebbe essere stata il modello per il personaggio di Diotima di Mantinea, la donna che insegnò a Socrate il significato dell'amore. Nel dialogo di Platone Simposio Socrate pronuncia un discorso sulla vera natura di Eros e afferma di essere stato istruito in amore da una donna che giunse ad Atene "nei giorni prima della peste" e che aiutò gli ateniesi nei loro sacrifici (Baird & Kaufmann, 195). Diotima è descritta come saggia, eloquente e maestra di uomini, tutte caratteristiche associate ad Aspasia.

Anche se non fu il modello per Diotima, l’idea che avrebbe potuto esserlo è la prova della crescente reputazione di Aspasia nell'epoca moderna. Qualunque cosa i suoi contemporanei possano aver pensato di una donna che esercitava la sua influenza sugli uomini, oggi Aspasia è considerata una pensatrice, scrittrice e insegnante di fama, pari a qualsiasi intellettuale del suo tempo.

Info traduttore

Alessandra Balielo
Negli studi e nell'esperienza professionale ho sempre seguito due passioni, per l'insegnamento e per l'archeologia. Nutro un grande interesse per gli studi di genere. Ho lavorato come archeologa, attualmente sono insegnante di Latino e Greco al Liceo.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

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Mark, J. J. (2021, maggio 20). Aspasia di Mileto [Aspasia of Miletus]. (A. Balielo, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-491/aspasia-di-mileto/

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Mark, Joshua J.. "Aspasia di Mileto." Tradotto da Alessandra Balielo. World History Encyclopedia. Modificato il maggio 20, 2021. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-491/aspasia-di-mileto/.

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Mark, Joshua J.. "Aspasia di Mileto." Tradotto da Alessandra Balielo. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 20 mag 2021. Web. 20 nov 2024.