Antica Roma

Definizione

Joshua J. Mark
da , tradotto da Aldo Copetti
pubblicato il 02 settembre 2009
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Temple of Saturn, Roman Forum (by Leo-seta, CC BY)
Tempio di Saturno, Foro Romano
Leo-seta (CC BY)

Secondo la leggenda, l'Antica Roma fu fondata dai due fratelli - e semidei - Romolo e Remo, il 21 aprile 753 a.C. Secondo la leggenda, durante un litigio su chi dei due avrebbe dovuto governare la città (o, in una seconda versione, su dove avrebbe dovuto essere fondata) Romolo uccise Remo e diede il proprio nome alla città. Questa storia sulla fondazione di Roma è la più nota, ma non l'unica.

Altre leggende affermano che la città sia stata chiamata così in onore di una donna, Roma, che viaggiò assieme ad Enea e gli altri superstiti di Troia dopo la caduta della città. Approdando sulle rive del fiume Tevere, Roma e le altre donne si opposero agli uomini che avrebbero voluto continuare il viaggio. Ella guidò le donne nell'incendio delle navi troiane bloccando - di fatto - i superstiti troiani nel luogo che sarebbe diventato Roma. Enea di Troia compare in questa leggenda ed anche, notoriamente, nell'Eneide di Virgilio, come fondatore di Roma e degli antenati di Romolo e Remo, legando così Roma alla grandiosità ed alla ricchezza che un tempo fu Troia.

Ancora, altre teorie sul nome della famosa città suggeriscono che derivi da Rumon, l'antico nome del fiume Tevere, nient'altro che il nome dato al piccolo polo commerciale sorto sulle sue rive o che derivasse da una parola etrusca che poteva designare uno dei loro insediamenti.

Roma antica

Originariamente una piccola città sulle rive del Tevere, Roma crebbe in dimensioni e forza, all'inizio, attraverso i commerci. La posizione della città fornì ai mercanti una via fluviale facilmente navigabile attraverso cui commerciare i loro beni. La città fu governata da sette re, da Romolo a Tarquinio, mentre cresceva in dimensioni e potenza. La cultura e la civiltà greche, che giunsero a Roma attraverso le colonie greche a sud, diedero ai romani un modello su cui costruire la loro cultura. Dai greci presero in prestito la letteratura e la religione, così come i fondamenti dell'architettura.

Gli etruschi, a nord, furono da modello per i commerci e per il lusso urbano. Anche l'Etruria era in una buona posizione per i commerci ed i romani appresero le abilità commerciali dall'esempio etrusco o furono istruiti direttamente da loro, che fecero incursioni nell'area intorno Roma tra il 650 ed il 600 a.C. (nonostante la loro influenza fosse giunta ben prima). La portata del ruolo che ebbe la civiltà etrusca nello sviluppo della cultura e della società romane è oggetto di discussione ma ci sono pochi dubbi sul fatto che abbiano avuto un impatto significativo nelle fasi iniziali.

Fin dall'inizio, i Romani mostrarono un talento nel prendere in prestito e migliorare le abilità ed i concetti di altre culture. Il Regno di Roma crebbe rapidamente da una cittadina commerciale ad una prospera città tra l'VIII ed il VI secolo a.C. Quando l'ultimo dei sette re di Roma, Tarquinio il Superbo, fu deposto nel 509 a.C., il suo rivale, Lucio Giunio Bruto, riformò il sistema di governo ed istituì la Repubblica Romana.

Guerra ed Espansione

Fu la guerra a rendere roma una potente forza nel mondo antico.

Nonostante la città abbia ottenuto la sua prosperità attraverso il commercio durante i primi anni, fu la politica militare romana a renderla una potente forza nel mondo antico. Le guerre con la città nordafricana di Cartagine (note come Guerre Puniche, 264-146 a.C.) consolidarono il potere di Roma ed aiutarono la città a crescere in ricchezza e prestigio. Roma e Cartagine furono rivali nei commerci nel Mediterraneo occidentale e, con la sconfitta di Cartagine, Roma ottenne un quasi assoluto dominio della regione; nonostante ci fossero ancora delle incursioni di pirati che impedivano il completo controllo romano del mare.

Mentre la Repubblica di Roma cresceva in potere e prestigio, la città di Roma iniziò a soffrire gli effetti della corruzione, dell'avidità e l'eccessiva dipendenza dalla manodopera di schiavi stranieri. Bande di romani disoccupati, tagliati fuori dal lavoro dall'afflusso di schiavi portati dalle conquiste territoriali, si offrirono come delinquenti al servizio di qualsiasi ricco senatore li pagasse. La ricca elite della città, i patrizi, divenne ancora più ricca alle spese della classe lavoratrice inferiore, i plebei.

Map of 2nd Century Roman Expansion
Mappa dell'Espansione romana del II Secolo
US Military Academy (Public Domain)

Nel II secolo a.C., i fratelli Gracchi - Tiberio e Gaio - due tribuni romani, guidarono un movimento per la riforma agraria e politica in generale. Nonostante i fratelli siano stati uccisi per la loro causa, i loro sforzi portarono a delle riforme legislative e la corruzione del Senato Romano fu ridimensionata (o, per lo meno, i senatori divennero più discreti nelle loro attività di corruzione). Ai tempi del Primo Triumvirato, sia la città che la Repubblica di Roma prosperavano.

La Repubblica

Ciononostante, Roma si trovò divisa in classi. La classe dirigente si definiva degli optimates (gli uomini migliori) mentre le classi più basse, o i loro simpatizzanti, erano noti come populares (il popolo). Questi nomi erano applicati solo a coloro che sostenevano una certa ideologia politica; non vi erano partiti politici rigidi, né tutta la classe dirigente era costituita da optimates e tutti gli appartenenti alle classi inferiori erano populares.

In generale, gli optimates si attenevano a valori della tradizione politica e sociale in favore del potere del Senato di Roma e del prestigio e della superiorità della classe dirigente. I populares, sempre in termini generici, erano favorevoli ad una riforma ed una democratizzazione della Repubblica Romana. Queste ideologie opposte si scontrarono sotto forma di tre uomini che, inconsapevolmente, portarono alla fine della Repubblica Romana.

Marco Licinio Crasso ed il suo rivale politico, Gneo Pompeo Magno (Pompeo il Grande) assieme ad un terzo - più giovane - politico, Gaio Giulio Cesare, formarono quello che gli storici moderni chiamano il Primo Triumvirato di Roma (nonostante né i romani di quei tempi né i tre uomini che componevano il triumvirato abbiano mai usato tale termine). Crasso e Pompeo si attenevano alla linea politica degli optimates mentre Cesare era un populare.

I tre uomini erano ugualmente ambiziosi e, gareggiando per il potere, furono in grado di tenersi a vicenda sotto controllo, contribuendo al contempo a far prosperare Roma. Crasso era l'uomo più ricco di Roma, corrotto al punto da costringere i cittadini più ricchi a pagargli un tributo 'di sicurezza'. Se il cittadino pagava, Crasso non avrebbe bruciato la sua casa ma, in mancanza di denaro, essa sarebbe stata data alle fiamme e Crasso si sarebbe fatto pagare per mandare degli uomini a spegnere l'incendio. Sebbene il motivo alla base dell'origine di questi vigili del fuoco fosse tutt'altro che nobile, Crasso diede effettivamente vita al primo dipartimento di vigili del fuoco che, in seguito, si sarebbe dimostrato di grande valore per la città.

Sia Pompeo che Cesare erano grandi generali che, attraverso le rispettive conquiste, arricchirono Roma. Pur essendo l'uomo più ricco di Roma (e, si dice, il più ricco di tutta la storia romana), Crasso desiderava ricevere lo stesso rispetto che le persone portavano verso Pompeo e Cesare per i loro successi militari. Nel 53 a.C. guidò una considerevole forza contro i parti e fu sconfitto nella Battaglia di Carre, nella moderna Turchia, dove fu ucciso quando i negoziati per la tregua fallirono.

Julius Caesar
Giulio Cesare
Georges Jansoone (CC BY-NC-SA)

Con la scomparsa di Crasso, il Primo Triumvirato si disintegrò e Pompeo e Cesare si dichiararono guerra a vicenda. Pompeo provò ad eliminare il suo rivale con mezzi legali e fece in modo che il Senato ordinasse a Cesare di recarsi a Roma per essere processato con accuse di vario genere. Invece di tornare in città con umiltà per affrontare le accuse, Cesare attraversò il fiume Rubicone con i suoi eserciti nel 49 a.C. ed entrò a Roma.

Rifiutò di rispondere alle accuse e si concentrò sull'eliminazione di Pompeo come rivale. Pompeo e Cesare si scontrarono in battaglia a Farsalo in Grecia nel 48 a.C. dove le forze numericamente inferiori di Cesare sconfissero le più grandi di Pompeo. Pompeo stesso fuggì in Egitto, pensando di trovarvi rifugio, ma fu assassinato al suo arrivo. La notizia della grande vittoria di Cesare a Farsalo si diffuse rapidamente e molti ex-amici ed alleati di Pompeo si schierarono subito con Cesare, ritenendolo favorito dagli dei.

Verso l'Impero

Giulio Cesare divenne così l'uomo più potente di Roma. Portò a tutti gli effetti alla fine del periodo della Repubblica con la sua proclamazione da parte del Senato a dictator. La sua popolarità tra il popolo era enorme ed i suoi sforzi nel creare un governo centrale forte e stabile portarono ad un aumento di prosperità per la città di Roma. Fu, tuttavia, assassinato da un gruppo di senatori romani nel 44 a.C., proprio per via di questi successi.

I cospiratori, tra cui Bruto e Cassio, sembravano temere che Cesare stesse diventando troppo potente e che avrebbe infine abolito il Senato. A seguito della sua morte, il suo braccio destro - nonché cugino - Marco Antonio si unì al nipote ed erede di Cesare, Gaio Ottavio Turino (Ottaviano) ed all'amico di Cesare, Marco Emilio Lepido, per sconfiggere le forze di Bruto e Cassio nella Battaglia di Filippi nel 42 a.C.

Division of the Second Triumvirate
Divisione del Secondo Triumvirato
ColdEl (CC BY-SA)

Ottaviano, Antonio e Lepido formarono il Secondo Triumvirato di Roma ma, così come nel primo, questi tre uomini erano ugualmente ambiziosi. Lepido fu definitivamente neutralizzato quando Antonio ed Ottaviano si accordarono nell'affidargli il controllo dell'Hispania e dell'Africa, tenendolo lontano da ogni potere a Roma. Fu stabilito che Ottaviano avrebbe governato le terre romane ad occidente ed Antonio quelle ad oriente.

Il coinvolgimento di Antonio con la regina egizia Cleopatra VII, tuttavia, turbò l'equilibrio che Ottaviano aveva sperato di mantenere ed i due si fecero guerra. Le forze combinate di Antonio e Cleopatra furono sconfitte nella Battaglia di Azio nel 31 a.C. ed entrambi giunsero a togliersi la vita. Ottaviano emerse come sola potenza a Roma. Nel 27 a.C. gli furono garantiti poteri eccezionali dal Senato e prese il nome di Augusto, il primo Imperatore di Roma. Gli storici sono concordi nell'affermare che questo sia il punto in cui la storia di Roma giunge alla fine ed inizia la storia dell'Impero Romano.

Info traduttore

Aldo Copetti
Studente di ingegneria edile-architettura presso l'Università di Napoli Federico II, in Italia. Appassionato di storia, cultura ed arte in tutte le loro forme.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2009, settembre 02). Antica Roma [Ancient Rome]. (A. Copetti, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-68/antica-roma/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "Antica Roma." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. Modificato il settembre 02, 2009. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-68/antica-roma/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "Antica Roma." Tradotto da Aldo Copetti. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 02 set 2009. Web. 18 nov 2024.