Le donne svolsero un ruolo fondamentale nella Riforma Protestante (1517-1648), non solo come mogli dei principali riformatori, ma anche esercitando una propria influenza letteraria e politica. Il loro contributo in passato non è stato riconosciuto, ma la cultura moderna ha messo in evidenza il ruolo delle donne e ne ha stabilito l'importanza nella diffusione della visione riformata del Cristianesimo.
Prima della Riforma, la vita delle donne era soggetta alla Chiesa cattolica, alla nobiltà patriarcale e ai mariti o figli. Nel Medioevo le donne lavoravano e alcune, dopo la morte dei mariti, assumevano persino il controllo dell'azienda di famiglia; comunque, tranne rare eccezioni, le loro opportunità erano ancora limitate, dato che potevano diventare solo mogli, madri o monache. Dopo l'inizio della Riforma le donne trovarono, insieme all'incertezza riguardo al futuro, nuove libertà: i monasteri e i conventi furono chiusi, eliminando l'opzione della vita monastica, e alle donne che erano state costrette a diventare monache fu consentito di scegliere la propria strada.
La Riforma influenzò la vita delle donne in tutta Europa e oltre; ma, poiché non era un movimento coeso, la considerazione della donna cambiava a seconda della chiesa protestante. I seguaci di Martin Lutero (1483-1546) credevano che il posto di una donna fosse in casa, a curare i bambini; coloro che sostenevano le opinioni di Huldrych Zwingli (1484-1531) la pensavano allo stesso modo. Invece gli Anabattisti, emersi dalle riforme di Zwingli come una confessione distinta, elevarono le donne a posizioni di autorità come ministri e profeti.
Anche all'interno delle chiese protestanti più restrittive, tuttavia, le donne scoprirono di avere più voce e maggiori opportunità rispetto a prima. La moglie di Lutero, Katharina von Bora, era un'ex suora che si sposò, crebbe dei figli, fu produttrice di birra e gestì una fattoria; Katharina Schutz, moglie del riformatore Michael Zell (morto nel 1548), divenne molto più famosa del marito per i suoi scritti. La Riforma Protestante incoraggiava l'alfabetizzazione perché, indipendentemente dalla chiesa, il nuovo insegnamento enfatizzava l'importanza di leggere la Bibbia per conto proprio, e quindi veniva consentita l'istruzione delle ragazze mentre, in precedenza, educare le donne era considerata una perdita di tempo.
Dieci donne della Riforma
Le dieci donne di questo elenco sono solo una piccola parte di quelle che contribuirono alla Riforma e appartengono principalmente alle chiese Luterana e Riformata, poiché le loro vite sono tra le meglio documentate:
- Katharina von Bora (1499-1552)
- Argula von Grumbach (dal 1490 al 1564 circa)
- Anna Reinhart (c. 1484-1538)
- Katharina Schutz (1497-1562)
- Margherita di Navarra (1492-1549)
- Marie Dentiere (c. 1495-1561)
- Katharina von Zimmern (1478-1547)
- Giovanna d'Albret (Giovanna III di Navarra, 1528-1572)
- Anna Adischwyler (c. 1504-1564)
- Olimpia Fulvia Morata (1526-1555)
Queste donne non soffrirono come molte altre che dovettero sostenere le proprie convinzioni religiose, ma spesso si trovarono ad affrontare difficoltà a causa della fede, rifiutandosi di scendere a compromessi anche quando ciò avrebbe reso la loro vita più facile.
Katharina von Bora
Katharina von Bora (conosciuta anche come Katherine Lutero, 1499-1552) era una suora che nel 1523 scrisse a Martin Lutero chiedendogli di liberarla, insieme ad alcune compagne di convento che si erano convertite ai suoi insegnamenti. Lutero mandò un mercante, Leonard Kopp, che consegnava regolarmente merci al convento: egli portò fuori le donne nascoste in botti vuote di aringhe. Queste donne erano quindi libere di tornare a casa, sposarsi o fare ciò che desideravano, ma molte delle loro famiglie non potevano permettersi di riprenderle; d'altra parte gli uomini erano riluttanti a sposare delle ex suore. Lutero trovò un posto per tutte tranne Katharina, che poi sposò nel 1525. Ella si occupò immediatamente di tutte le questioni pratiche della famiglia, comprese le finanze, i giardini, la produzione e la vendita della birra e aiutò Lutero nella formulazione delle sue idee. Replicava anche regolarmente alle aspre critiche dei nemici di Lutero riguardo al matrimonio di due ex consacrati che, secondo la tradizione cattolica, avrebbero dovuto rimanere non sposati. Dopo la morte di Lutero, avvenuta nel 1546, Katharina lottò per mantenere la propria casa, ma durante la guerra di Smalcalda (1546-1547) fu costretta a fuggire e nel 1552 morì di una malattia sconosciuta.
Argula von Grumbach
Argula von Grumbach (nata von Stauff, 1490 - 1564 circa) nacque in Baviera da una famiglia cattolica di ceto elevato, molto devota e istruita. Suo padre ignorò gli insegnamenti della Chiesa che scoraggiavano l'istruzione delle donne e così lei, a dieci anni, già leggeva e sapeva a memoria la Bibbia. All'età di 16 anni diventò dama di corte, dove continuò a studiare la Bibbia e nel 1516 si sposò con il nobile Friedrich von Grumbach (morto nel 1530). Nel 1522 Argula lesse le opere di Lutero e Filippo Melantone (1497-1560) e si convertì alla visione protestante. Suo marito rimase cattolico e, poiché lei scriveva spesso della sua nuova fede, i suoi colleghi lo incoraggiarono a romperle le mani o addirittura a ucciderla, se non riusciva a farla smettere. Lui non fece nessuna delle due cose, ma sembra che il loro matrimonio abbia risentito delle loro differenze in campo religioso. Argula è nota soprattutto per l'appassionata lettera in difesa di un giovane insegnante luterano all'Università di Ingolstadt, arrestato per eresia. La lettera fu rapidamente trasformata in un opuscolo e stampata e divenne un bestseller. Argula veniva regolarmente insultata come puttana ed evitata da molti dei suoi familiari e amici, ma continuò a scrivere, a tenere una corrispondenza con Lutero e persino a viaggiare da sola per predicare i nuovi insegnamenti fino al 1564, quando morì per cause sconosciute.
Anna Reinhart
Anna Reinhart (indicata anche come Anna Rheinhard, c. 1484-1538) era una giovane donna di Zurigo nota per la sua eccezionale bellezza: nel 1504 sposò segretamente un certo John von Knonau, il cui padre era contrario alla loro relazione. Quando venne a sapere del loro matrimonio diseredò il figlio, che poi, per guadagnarsi da vivere, si unì ai mercenari svizzeri. Tornò dalle guerre malato e morì, lasciando Anna con un figlio, Gerold. Quando Huldrych Zwingli arrivò a Zurigo, nel 1519, abbandonò la liturgia della Chiesa e iniziò a leggere la Bibbia senza intermediari, diventando un ministro molto popolare. Anna faceva parte della sua congregazione e lui si interessò per aiutare lei e il figlio. Si sposarono nel 1524, ma in segreto, poiché Zwingli era sacerdote e avrebbe dovuto rimanere celibe. Quando si diffuse la notizia del loro matrimonio furono criticati e condannati: Zwingli rispose difendendo il matrimonio del clero e in generale l'innocenza della condizione matrimoniale. Anna sostenne e si prese cura di Zwingli per tutto il tempo che trascorsero insieme, organizzando le guardie del corpo quando usciva di casa e aiutandolo a correggere la sua traduzione della Bibbia. Dopo che Zwingli fu ucciso nelle guerre di Kappel, nel 1531, il suo successore Heinrich Bullinger (1504-1575) e la moglie Anna si presero cura di lei fino al 1538, quando Anna Reinhart morì per malattia.
Katharina Schutz
Katharina Schutz (conosciuta anche come Katharina Zell, 1497-1562) era una colta cattolica di Strasburgo che fu introdotta agli insegnamenti di Lutero dal sacerdote Matthew Zell, divenuto pastore della sua chiesa nel 1518. Zell aveva abbandonato la dottrina cattolica per abbracciare il luteranesimo e anche Katharina si convertì. Sposò Zell nel 1523, diventando una delle prime donne a sposare un ecclesiastico, e collaborò con lui alla pari per portare avanti la causa della Riforma. Fu una scrittrice prolifica i cui opuscoli divennero bestseller, in particolare quello che giustificava il matrimonio del clero. Come Argula von Grumbach, fu criticata dai nemici per aver trascurato i suoi "doveri di moglie" e aver agito "contro natura", sebbene non abbia mai dovuto affrontare la stessa ostilità. Quando nel 1524 scoppiò la Guerra dei Contadini tedeschi, lei e suo marito cercarono di arginarne la violenza; inoltre lei si prendeva regolarmente cura dei malati e dei poveri della città. Dopo la morte del marito, continuò a scrivere, predicare e accogliere nella sua casa i profughi della persecuzione cattolica. Fu molto rispettata sia da Lutero sia da Giovanni Calvino (1509-1564) e continuò a prendersi cura degli altri fino alla morte per malattia, avvenuta nel 1562.
Marguerite di Navarra
Marguerite di Navarra (conosciuta anche come Margaret di Navarra, 1492-1549) fu la coltissima regina di Navarra, moglie di Enrico II di Navarra (che regnò dal 1517 al 1555) e sorella di Francesco I (che regnò dal 1515 al 1547). Parlava correntemente inglese, francese, ebraico, latino e spagnolo e conosceva bene la letteratura classica. La sua corte era rinomata a livello internazionale e, dopo la sua conversione al Protestantesimo, influenzò la Riforma in Inghilterra attraverso la traduzione del suo poema Specchio dell'anima peccatrice, condannato come eretico dalla Chiesa cattolica. Marguerite sarebbe stata senza dubbio perseguitata per questo poema e altri suoi scritti, se non fosse stato per la protezione del potente fratello. Lei intercedeva regolarmente presso di lui per liberare i protestanti dalla prigione o consentire loro di predicare in Francia, e lui la esaudiva, pur rimanendo devoto alla chiesa cattolica romana. Marguerite mantenne una corrispondenza con Marie Dentière, Giovanni Calvino e Filippo Melantone, tra gli altri, e contribuì a stabilire la Riforma in Francia attraverso il patrocinio delle arti, la diffusione di opere protestanti e la protezione di coloro che altrimenti sarebbero stati arrestati e giustiziati come eretici .
Marie Dentière
Marie Dentière (c. 1495-1561) fu un'abile scrittrice e riformatrice a pieno titolo che lavorò con il marito Antoine Froment (1508-1581), con Guillaume Farel (William Farel, 1489-1565) e con Giovanni Calvino per portare la Riforma a Ginevra ed estendere gli insegnamenti riformati in tutta la Svizzera e la Francia. Era una suora e viveva nella regione corrispondente al Belgio. Era già diventata badessa quando, nel 1524, lesse le opere di Lutero: abbandonò allora la sua posizione e fuggì a Strasburgo, dove sposò un sacerdote riformato. Dopo che egli morì, sposò Froment e i due vissero fuori Ginevra. Nel 1536 scrisse e pubblicò in forma anonima La guerra e la liberazione della città di Ginevra, dove invocava un'ampia diffusione degli insegnamenti riformati e l'uguaglianza per le donne, specialmente come ministre del culto. Dentière respingeva la visione patriarcale secondo cui le donne erano incapaci di comprendere e di predicare le Scritture e citava, come supporto alle proprie affermazioni, figure femminili della Bibbia. Incoraggiò Marguerite di Navarra a bandire il clero cattolico dalla Francia e sostenne il lavoro di Calvino e Farel a Ginevra fino a quando loro non si allontanarono da lei a causa delle sue opinioni "radicali" sull'uguaglianza delle donne. Dopo la sua morte, Froment svanì dal movimento, e ciò fa pensare che in realtà dietro la sua opera di riformatore ci fosse Dentière. È l'unica donna il cui nome appare sul monumento del Muro dei Riformatori a Ginevra.
Katharina von Zimmern
Katharina von Zimmern (1478-1547) fu badessa dell'abbazia di Fraumünster a Zurigo per 30 anni, compreso l'ultimo prima della soppressione dei monasteri. Entrò nella vita monastica quando aveva circa 13 anni e divenne badessa a 18. Sotto la sua autorità il monastero si espanse e lei divenne una delle donne più potenti e rispettate della città. Quando nel 1519 Zwingli iniziò a predicare la visione riformata, von Zimmern lo sostenne, invitandolo a predicare nel monastero ogni venerdì. Dopo la prima disputa del 1523 tra Zwingli e i rappresentanti della Chiesa, a Zurigo fu accettata la versione del Cristianesimo di Zwingli e nel 1524 von Zimmern cedette volontariamente Fraumünster alla città perché fosse destinato ad altri usi. La sua difesa della Riforma ne assicurò la pacifica adozione da parte del Consiglio comunale e garantì la chiusura degli altri monasteri senza la violenza e lo spargimento di sangue che altrove accompagnarono tali cambiamenti. In seguito sposò Eberhard von Reischach ed ebbero due figli, prima che von Reischach fosse ucciso nelle guerre di Kappel insieme a Zwingli. Morì in casa, per cause naturali, all'età di 69 anni.
Jeanne d'Albret
Jeanne d'Albret (Giovanna III di Navarra, 1528-1572) era la figlia di Marguerite di Navarra. Si convertì al Calvinismo nel 1560 e divenne il capo degli ugonotti francesi (protestanti francesi). Era ben istruita, componeva poesie e memorie e subì l'influenza dalle convinzioni religiose dalla madre, che tuttavia non abbracciò subito. Nel 1555, lei e il suo secondo marito, Antoine de Bourbon (1518-1562) divennero sovrani della Navarra: uno dei suoi primi atti fu quello di convocare una conferenza di ministri protestanti per presentare il loro caso. Si convertì ufficialmente al Protestantesimo il giorno di Natale del 1560 e mise fuori legge il Cattolicesimo, bandendo tutto il clero cattolico. Le sue azioni contribuirono alle ostilità che portarono allo scoppio delle Guerre di religione francesi tra Cattolici e Protestanti (1562-1598), in cui morirono oltre 3 milioni di persone, tra cui Antoine de Bourbon. Jeanne in seguito governò da sola e utilizzò fondi personali per finanziare le forze ugonotte. Fu minacciata dal Papa, che cercò anche di farla rapire, imprigionare o giustiziare, ma lei rimase fedele alle proprie convinzioni, anche quando Antoine, che si era schierato con i cattolici, minacciò di divorziare. Concluse la pace attraverso il matrimonio del figlio Enrico (1553-1610, poi re Enrico IV di Francia) con Margherita di Valois (1553-1615), figlia del re Enrico II di Francia e di Caterina de' Medici (1519-1589), che in seguito si disse l'avesse avvelenata. In realtà morì in casa, per cause naturali.
Anna Adischwyler
Anna Adischwyler (conosciuta anche come Anna Bullinger, c. 1504-1564) fu la moglie del riformatore Heinrich Bullinger, succeduto a Zwingli come capo della Chiesa riformata a Zurigo dopo la morte di quest'ultimo, nel 1531. Suo padre morì quando lei aveva otto anni, e sua madre, che era malata e non poteva crescerla, la affidò a un convento di Zurigo, dove si fece suora. Il convento fungeva anche da ospedale e lì fu ricoverata anche la madre. Dopo la soppressione dei monasteri nel 1524, Anna (che si era convertita al Protestantesimo) continuò a rimanere lì con la madre e un giorno incontrò Bullinger, che accompagnava in visita il socio di Zwingli, Leo Judd (1482-1542). Bullinger si innamorò immediatamente di lei e le propose il matrimonio, ma la madre di Anna, che era rimasta cattolica, si oppose; per sposarsi dovettero aspettare fino alla sua morte, avvenuta nel 1529. Anna Bullinger non solo sostenne il ministero e le vaste responsabilità del marito, una volta che questi prese il posto di Zwingli, ma aprì anche la sua casa ai rifugiati e ai poveri della città, oltre a ospitare i principali riformatori dell'epoca, quando visitavano Zurigo, e a crescere undici figli. Fu lodata come cristiana altruista e devota, che lavorava instancabilmente per fornire conforto e aiuto: lo dimostrò prendendosi cura del marito quando fu colpito dalla peste, pur essendo malata lei stessa. Morì di peste nel 1564.
Olimpia Fulvia Morata
Olimpia Fulvia Morata (1526-1555) fu poetessa, studiosa e scrittrice; fu anche compagna e tutrice della principessa Anna d'Este (1531-1607). Nacque a Ferrara, in Italia, e suo padre, che era un letterato, le assicurò una buona istruzione. A dodici anni aveva già letto le opere classiche e parlava correntemente sia il greco sia il latino, e ciò la fece scegliere come compagna di corte di Anna d'Este. Intorno al 1546 si convertì al Protestantesimo e, dopo che Anna d'Este si sposò, Olimpia tornò a casa per assistere il padre malato. Dopo la sua morte, si prese cura della madre mentre studiava la filosofia e la Bibbia, scriveva commenti e dialoghi e corrispondeva con altri studiosi, tra cui Melantone. Intorno al 1550 sposò il medico Andreas Grundler e lo seguì nella sua città natale, Schweinfurt, in Baviera. A questo punto aveva già tradotto i salmi in greco e sembra che avesse scritto alcuni importanti commenti di filosofia e religione, che non erano ancora stati pubblicati. Nel 1553 il nobile rinnegato Albert Alcibiades saccheggiò Schweinfurt, in attuazione della sua politica di protezione delle sacre reliquie: la coppia dovette fuggire, soltanto con i vestiti, abbandonando molte delle opere di Olimpia, che andarono perse quando la città fu bruciata. Trovarono rifugio a Heidelberg, dove vissero per un anno, fino alla morte di Olimpia, forse di peste, nel 1555. Suo marito aveva salvato tutte le opere che aveva potuto: esse furono successivamente pubblicate a Basilea in tre edizioni, tra il 1558 e il 1580. Sono considerate tra le più grandi opere filosofiche del periodo della Riforma.
Conclusioni
Ci sono molte altre donne il cui contributo è stato considerato abbastanza importante ma delle quali sappiamo poco. Un famoso esempio è Idelette de Bure (1500-1549), moglie di Giovanni Calvino. Quando sposò Calvino, Idelette era una giovane vedova con due figli; alla sua morte, egli scrisse che era stata la sua migliore amica e che aveva incoraggiato fedelmente il suo ministero. Si era anche presa costantemente cura di lui durante gli attacchi della malattia. Un'altra figura interessante è Mary Phyllis (nata all'incirca nel 1577), che giunse dall'Africa a Londra da bambina e abbracciò la visione protestante. È tra i primi Protestanti di colore d' Europa, ma della sua vita si sa poco altro, tranne il fatto che era un membro importante della sua congregazione.
Nei registri sono annotate anche diverse donne anabattiste, ma spesso solo per quanto riguarda l'arresto e l'esecuzione. Aefgen Listincx (morta nel 1538), ad esempio, era una profeta anabattista che fu determinante nello stabilire il controllo del movimento sulla città tedesca di Münster nel 1534-1535. Gli anabattisti furono denunciati come pericolosi radicali sia dai cattolici che dalle altre chiese protestanti, e dopo che la città cadde sotto le loro forze nel 1535, Listincx fu arrestata e bruciata come eretica, nel 1538. Queste donne, e molte altre, contribuirono notevolmente alla Riforma, affermandosi alla pari degli uomini e incoraggiando le altre donne a seguire il loro esempio.