Vita Quotidiana nell'Antica Cina

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Emily Mark
da , tradotto da Omayma Ghendi
pubblicato il 27 aprile 2016
Disponibile in altre lingue: Inglese, Afrikaans, Francese, Persiano, Portoghese, Spagnolo
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La vita quotidiana nell'antica Cina cambiò attraverso i secoli, ma rifletteva i valori della presenza degli dei e dei propri antenati in quasi tutti i periodi. Villaggi come Banpo mostrano evidenza di una società matriarcale, dove era presente una classe sacerdotale dominata da donne, le quali oltre che governare costituivano le autorità religiose.

La cultura cinese è oggi una delle più antiche al mondo. Questa iniziò a svilupparsi oltre 6.000 anni fa nelle valli attraversate dal fiume Giallo e molte di queste antiche pratiche sono osservabili nel presente. I cinesi hanno sviluppato una società basata sul rispetto degli spiriti della terra, dei propri antenati, degli dei e delle altre persone. Si credeva che il mondo fosse governato da spiriti e divinità e che quindi si dovevano comportare come se questi fossero sempre presenti.

Nel periodo preistorico (c. 5000 a.C.) le persone vivevano in piccoli villaggi nella vallata del fiume Giallo, in case piccole e rotonde scavate nel terreno, si vestivano con pelli di animali e praticavano una forma di religione animista. Piccoli villaggi come Banpo crebbero fino a formare grandi comunità che diventarono poi città. La dinastia Xia (2070 - 1600 a.C.) fu la prima forma di governo in Cina e costruì grandi città. Si credeva che fosse principalmente mitologica fino a quando non furono trovate evidenze archeologiche le quali secondo alcuni studiosi ne provano l'esistenza (sebbene questo sia ancora oggi oggetto di dibattito). Dopo la dinastia Xia venne la dinastia Shang (1600 - 1046 a.C.) periodo in cui la scrittura si sviluppò e apparve la prima fonte scritta che descrive com'era la vita della popolazione nell'antica Cina.

Banpo Village, Xi'an, China
Banpo Village, Xi'an, China
Ian Armstrong (CC BY-SA)

Classe sociale, Vestiti & Ornamenti

Si pensa che la seta sia stata inventata circa nel 2696 a.C. quando un bozzolo cadde nella tazza della dea Leizu, moglie del dio supremo Shangti, mentre beveva il tè. Quando il bozzolo si rivelò, vide che era solo un filo e quindi decise di piantare alberi di gelso affinchè i bachi da seta vi tessessero i loro bozzoli per produrre la seta. La nobiltà e la famiglia reale erano le uniche a poterla indossare. Coloro che trasformavano la seta in vestiti e anche i mercanti che li vendevano non avevano il permesso di indossarli. La maggior parte della popolazione in Cina indossava vestiti fatti di canapa.

Le donne indossavano tuniche lunghe fino alle caviglie con un una cintura attorno alla vita; le tuniche degli uoini erano più corte, arrivvano solo fino alle ginocchia, e qualche volta indossavano pantaloni con stivali di stoffa o sandali. Nelle stagioni più fredde indossavano spesse giacche di canapa le quali erano imbottite per dare maggior calore. Le donne cinesi ricamavano l'immagine di un leone sui vestiti dei loro figli come simbolo di protezione. Si credeva che la tigre fosse il re degli animali e la sua immagine fungeva da protettore contro il male. Qualche volta le madri ricamavano le immagini di rospi e serpenti nei vestiti accanto alle tigri per dare maggiore protezione contro i pericoli.

Questa pratica si diffuse anche nelle classi sociali più elevate dove dragoni e tigri venivano ricamati sui vestiti di seta per lo stesso scopo. Durante la dinastia Sui (589 - 618 d.C.) l'imperatore decretò che vi era troppa somiglianza tra gli abiti indossati dai contadini e quelli dalle classi più agiate (nonostante i nobili benestanti fossero gli unici a poter indossare la seta) e approvò una legge in cui tutti i contadini potevano indossare abiti blu o neri; solo ai benestanti era concesso di indossare abiti colorati.

La classe sociale di ogni persona era determinata fin dalla nascita. Se il padre era un contadino, il figlio sarebbe stato anch'egli un contadino. La divisione sociale tra la classe di potere, nobili, mercanti (proprietari di attività commerciali) e la classe lavoratrice dei contadini divenne sempre più profonda con l'invenzione della scrittura; la popolazione fu divisa in una classe sociale che sapeva leggere e in una classe di analfabeti costituita dalla popolazione contadina. La dinastia Han (202 a.C. - 220 d.C.) incoraggiò l'educazione dei maschi secondo gli ideali Confuciani e diede inizio all'Esame per il Servizio Civile il quale permetteva una maggiore mobilità per le classi sociali inferiori. Un contadino colto poteva ora farsi strada al livello di un burocrate se avesse passato l'esame.

A partire dinastia Han in poi una persona poteva migliorare la propria condizione di vita superando questi Esami Imperiali e lavorando per il governo. Questi esami erano molto difficili da superare. Non solo uno doveva essere colto, ma doveva quasi memorizzare nove libri (conosciuti come I Cinque Classici e I Quattro Libri) per essere in grado di rispondere alle domande che li riguardavano.

La classe benestante e quella media erano formate dalla nobiltà, dai mercanti, dai politici o funzionari pubblici mentre i poveri erano contadini o lavoratori. Le taverne e i pub erano luoghi popolari di incontro per gli uomini di tutte le classi sociali, ma ognuna aveva il proprio tipo di taverna, la classe superiore non andava nei pub delle classi inferiori e a queste non era permesso di accedere a quelle delle classi superiori. Lo studioso Charles Benn scrive:

A Changan gli occidentali gestivano taverne apprezzate dai poeti, nei quartieri lungo il muro sudest della città. Assumevano donne dalla pelle bianca, occhi verdi e bionde provenienti dall'Asia Centrale per cantare e ballare così che i clienti spendessero di più sulla birra. Oltre alle taverne all'interno delle mura di Changan vi erano pub dove i popolani lontano circa diciannove miglia di strada orientale fuori dalla città vendevano birra ai viaggiatori. (57)

Le taverne urbane erano rivolte alla classe media, rurale fino a quelle più basse. Durante la dinastia Tang (618 - 907 d.C.) nella città di Changan c'era un'area nel distretto Nord Hamlet conosciuto come I Quartieri dei Gay che era rivolto ai ricchi. La parola 'gay' dovrebbe essere intesa come "leggeri di cuore" e questi quartieri erano serviti da cortigiane di alta classe e molto costose. Benn scrive "Valutate più, o almeno tanto quanto, per i loro talenti come intrattenitrici durante i banchetti che per i loro servizi sessuali, assomigliavano alle geishe giapponesi" (64).

Nessuno della classe sociale bassa poteva entrare nei Quartieri dei Gay e se nel caso fosse successo non sarebbero stati in grado di permettersi di visistare nessuna delle case presenti dal momento che l'ingresso era costoso. Le locande erano spesso gestite da donne ma I Quartieri dei Gay erano gestiti da uomini di responsabilità del sindaco della città. Questa era l'organizzazione standard in tutta la Cina, dove le cortigiane erano sotto il stretto controllo del governo.

Nei tempi antichi la distinzione nell' appartenenza alle varie classi era evidente nell'acconciatura dei capelli e da altre scelte personali. Uomini e donne di tutte le classi avevano i capelli lunghi perchè si credeva che questi dericassero da quelli degli antenati ed era quindi irrispettoso tagliarli. Nella vita quotidiana ci si legava i capelli formando una crocchia, ma non si dovevano mai tagliare. Le donne benestanti acconciavano i capelli con elaborati fermagli di avorio, oro o argento mentre le donne povere tenevano i capelli annodati o formavano una crocchia con un pezzo di spago.

Proprio come per i capelli, si riteneva che anche il corpo fosse un dono dei propri antenati e quindi non dovesse essere abusato. Il corpo non era di propria proprietà perchè uno potesse farne quello che voleva; doveva essere trattato con rispetto. Per questa ragione la maggior parte delle persone disprezzava quelli con tatuaggi e anche perchè segnare il corpo con l'inchiostro era associato a costumi barbari. I tatuaggi erano usati come marchio per i criminali, tuttavia quelli marchiati dovevano portare il segno con loro per il resto della loro vita. Anche se avessero bruciato effettivamente il marchio, la cicatrice sarebbe rimasta.

Chinese Hairpins
Fermagli Cinesi
The Trustees of the British Museum (Copyright)

Tuttavia ci sono documentazioni di parecchi che scelsero di tatuarsi come espressione artistica. Charles Benn scrive:

[Un uomo] ha speso 5.000 contanti per avere una spina artistica sul petto e sullo stomaco cosichè potesse sfoggiare un paesaggio ricco di gazebi incastonati tra le montagne, padiglioni che si innalzano sui fiumi, alberi, uccelli e animali "[e un'altro]" in gioventù ebbe un serpente tatuato su tutto il corpo. L'immagine del serpente iniziava dalla mano destra, dove la mascella aperta della bestia era disegnata sul pollice e indice. Il corpo si attorcigliava attorno al polso, braccio e collo. Poi strisciava giù nel petto, stomaco, cosce e stinco dove terminava con una coda. (112-113)

Tuttavia in maggioranza i tatuaggi erano esibiti da detenuti o membri di gang. Benn cita un esempio di una banda di strada formata da individui tatuati e con la testa rasata i quali picchiavano e derubavano le persone nel mercato di Changan. Succesivamente vennero arrestati, il sindaco li picchiò a morte pubblicamente nella piazza della città e in seguito molte persone che portavano tatuaggi se li bruciarono in modo da non essere associati alla banda.

Insieme ai tatuaggi anche il cattivo odore del corpo era associato ai barbari e ai criminali, i cinesi erano molto meticolosi nel profumarsi intensamente. Benn scrive:

Uomini e donne si profumavano. Le donne di palazzo usavano odori in maniera così abbondante che quando uscivano la fraganza del loro corteo permaneva nell'aria per miglia. (113)

Usavano anche deodoranti realizzati con lime, incenso, chiodi di garofano, albero della strega e aristolochia. Benn scrive: "Il composto veniva racchiuso in piccole borse che venivano messe sotto le ascelle. Le autorità raccomandavano anche di lavare le ascelle con l'urina il primo giorno dell'anno" (114). Si riteneva che farsi il bagno tutti i giorni fosse un invito ad ammalarsi ed era consuetudine farsi il bagno solo una volta ogni cinque giorni. Per l'alito cattivo i cinesi succhiavano i chiodi di garovano e questo era obbligatorio per chiunque fosse in presenza dell'imperatore prima di parlargli. Il cattivo odore dei piedi era un'altro problema che veniva controllato mediante profumi o canfora.

Le scarpe dei benestanti erano morbide e fatte di seta con le punte rivolte verso l'alto, mentre quelle che appartenevano alla classe dei contadini erano stivali o sandali grossolani fatti di paglia, canapa o legno. In casa tutti indossavano pantofole realizzate con paglia, fili di canapa o seta. Sia uomini che donne delle classi superiori facevano crescere le unghie lunghe in modo da mostrare che non avevano bisogno di lavorare. Possedevano servi che svolgevano tutti i lavori per loro, addirittura li imboccavano affinchè non rovinassero le proprie unghie. Le donne ricche indossavano gioielli come orecchini, braccialetti, collane, amuleti e anelli. Alcune fissavano sui vestiti le ali di uno scarabeo verde per rendersi più attraenti agli uomini.

Silk & Textile Shoe from China
Scarpa in seta e tessuto dalla Cina
The Trustees of the British Museum (Copyright)

Durante il periodo conosciuto come le Cinque Dinastie e Dieci Regni (907 - 960) iniziò la pratica del bendaggio del piede. Quest'usanza probabilemente inizò prima, ma divenne costume dopo il regno dell'imperatore Li Yu (937 - 978) il quale ebbe una delle sue consorti Yia Niang che si bendò il piede affinchè somigliasse alla luna crescente per eseguire una danza speciale per gli ospiti durante una delle feste dell'imperatore. Li Yu eresse una grande statua d'oro di un fiore di loro nel suo giardino e la danza di Yia Niang fu eseguita per onorare il suo svelamento. La sua danza fu così bella che le altre donne vollero che i loro piedi fossero tanto graziosi e piccoli come quelli di Yia Ning, e presto si diffuse l'idea che una donna bella dovesse avere i pedi piccoli.

Ragazze anche di pochi anni avevano i piedi fasciati in bende così strette da rompere le dita e curvarle sotto il piede. Queste dovevano camminare stando sulle dita dei piedi e provavano per anni un dolore costante finchè non si abituavano. Sebbene questa pratica inziò nelle classi superiori presto divenne comune per tutte le donne della Cina. Questo rese molto difficile lavorare nei campi di riso o fare qualsiasi altro lavoro manuale. Nei dipinti antichi le donne erano mostrate procedere a gattoni nei campi di riso poichè non potevano camminare. Il bendaggio del piede continuò per secoli finchè non fu reso fuori legge nel 1911. Molte donne, intervistate nel tardo XIX secolo e inizio XX secolo riguardo il bendaggio del piede, raccontarono di come avevano pianto dal dolore per anni e di come il piede bendato non le fece mai sentire più belle.

Agricoltura, Cibo & Bevande

La coltura principale in Cina era il riso. Il miglior riso cresceva nella parte meridionale della Cina in campi allagati, e quindi canali erano scavati per allagare più campi possibili nel paese. Il riso era così importante che veniva usato anche per pagare le tasse. Veniva consumato ad ogni pasto in diversi modi ed era addirittura fermentato per fare il vino. Frumento e altri cereali venivano coltivati ma non erano importanti quanto il riso.

La dieta cinese era (ed è ancora oggi) maggiormente vegetariana. I templi e i monasteri cinesi insegnavano alle persone che una dieta sana portava ad una lunga vita ed enfatizzava il vegetarianismo come un modo umano e sano di mangiare. Raramente i cinesi mangiavano la carne e sicuramente una persona non avrebbe ucciso un pollo che gli procurava le uova. Il pesce servito con riso e verdure era il piatto più popolare.

Ding
Ding
The Trustees of the British Museum (Copyright)

Il cibo era cotto in casa a fiamma bassa in una pentola a tre-piedi chiamata ding. La ding poteva essere messa direttamente sul fuoco e gli ingredienti erano aggiunti perchè cuocessero lentamente tutto il giorno affinchè la cena fosse pronta al ritorno dai campi. Le persone benestanti avevano servitori che cuocevano per loro anche questi utilizzavano la ding, ma avevano anche padelle e cuocevano in forni. La bevanda più importante era il tè che fu ottenuto per infuso da foglie in polvere per la prima volta nel c. 100 a.C. Foglie differenti erano mescolate per gusti diversi o per ottenere diversi effetti. Il te era considetato una potente medicina, ma era anche solo una bevanda che le persone bevevano con piacere e con essa si rilassavano. La popolarità del tè diede origine in Cina alla cultura del thè la quale è meglio conosciuta attraverso la cerimonia del tè.

Chinese Tea Ceremony
Cerimonia del tè cinese
Oleksii Leonov (CC BY-SA)

Una leggenda narra che un antico sovrano chiamao Yan Di sarebbe uscito in cerca di erbe medicinali per aiutare la sua gente. Un giorno assaggiò un'erba che lo avvelenò ma, mentre stava morendo, dell'acqua proveniente da un'albero di thè caduta sulla sua lingua lo curò. In seguito a questo episodio iniziò a piantare alberi di tè e a darne alla sua gente. Le persone incominciarono a mangiare foglie di tè durante i pasti come verdura e il tè iniziò ad essere considerato un'offerta religiosa accettabile nei templi. Giardini di tè divennero popolari tra i benestanti e si sviluppò la cerimonia del tè che consiste in un elaborato rituale di rispetto nel quale le persone prendono il tè insieme. La persona che prepara il tè onora i suoi ospiti mediante la sua preparazione e presentazione e gli ospiti contraccambiano il suo rispetto partecipando in maniera appropriata.

Vita Familiare, Giochi & Sport

La cerimonia del tè si svolgeva in casa o nel giardino dove erano ricevuti gli ospiti. La casa, come oggi, era il centro della vita familiare. Le donne si prendevano cura della casa mentre l'uomo lavorava fuori. Donne, uomini e bambini che appartenevano alla classe contadina lavoravano tutti nei campi. Le casi cinesi differivano, come qualsiai altra cosa, in base alla propria classe sociale e a quanti soldi uno possedeva. I contadini vivevano in capanne mentre i mercanti e la classe media vivevano in case di legno, che erano costruite attorno ad un cortile rettangolare dove veniva piantato un giardino. Il giardino era spesso disposto sul bordo intorno ad un patio nel quale venivano piantati alberi e cespugli.

All'interno della casa c'erano stanze per dormire, una cucina e una sala (a volte molto grande) la quale fungeva da sala da pranzo o area di svago. In questa sala le famiglie mangiavano, chiaccheravano e ascoltavano musica o leggevano in compagnia dei loro animali domestici. I gatti erano gli animali domestici più comuni in Cina e ce n'era uno in quasi tutte le case. Tuttavia non c'è nessun anno del gatto nello zodiaco cinese e una leggenda afferma che ciò è dovuto al fatto che quando tutti gli animali erano intenti a partecipare alla grande corsa per vedere chi fosse scelto per lo zodiaco, il topo spaventò il gatto che cadde in un fiume e venne trascinato via; questo è il motivo per cui i gatti da quel momento hanno sempre odiato i topi. I cani erano tenuti più per guardia e come fonte di cibo, sebbene ci siano prove che gli antichi cinesi giocassero con i loro cani come animali domestici.

Raccontare storie era un passatempo popolare e la letteratura cinese abbonda di racconti popolari e storie di fantasmi che avevano quasi sempre una morale. Gli animali erano spesso protagonisti di queste storie e probabilmente quello più di spicco era il maiale. Nell'antica Cina i maiali erano altamente stimati e possederne anche solo uno era considerato un segno di successo; più maiali uno possedeva maggiore era il suo benessere. I maiali erano così importanti che l'ideogramma per la parola cinese "casa" è un tetto con sotto un maiale (Benn, 71).

Le persone giocavano a giochi come mahjongg, weiqi (un tipo di scacchi cinese) o dama. Ai cinesi piaceva giocare anche a kickball, calcio, lotta e tiro con l'arco. In Cina il nuoto non era uno sport popolare a causa della credenza di un tipo di spirito conosciuto come Shui Gui, spirito di una persona affogata che aspettava nelle acque di affogare qualcun'altro per essere liberato. I cinesi praticavano il nuoto ma non era un passatempo comune.

Chinese Board Game
Gioco da Tavolo Cinese
The Trustees of the British Museum (Copyright)

In ogni casa vi era un altare per gli antenati della famiglia, il locale Tudi Gong, e degli dei che adoravano. In cucina era sempre presente l'immagine su carta del dio conosciuto come Zao Shen. Zao Shen era probabilmente il dio più importante della casa perchè il suo lavoro era quello di sorvegliare la famiglia, tenerla al sicuro, ma anche riferire il loro comportamento quotidiano agli altri dei. Era come una piccola spia per gli dei in casa, il quale allo stesso tempo proteggeva coloro che spiava.

Una volta al mese Zao Shen lasciava la casa per riferire alle altre divinità locali su come stesse la famiglia e durante questo periodo quest'ultima era particolamente attenta a non fare nulla che invitasse gli spiriti maligni in casa poichè non vi era nessuno a proteggerla. Una volta l'anno, durante la vigilia di Capodanno, Zao Shen partiva per presentare il resoconoto completo a Shangti e alle altre divinità in cielo. Venivano offerti cibo e bevande alla sua immagine e la sua bocca cosparsa di miele cossichè solo un resocorto positivo sarebbe emerso quando avesse raggiunto le altre divinità.

Il foglio con la sua immagine sarebbe poi stata bruciata per farlo partire verso la sua strada, petardi sarebbero stati accesi per farlo andare più in fretta e per ottenere il miglior resoconto su come la famiglia si stesse comportando. La mattina successiva, il primo giorno dell'anno, la donna più anziana e rispettava della casa avrebbe creato una nuova immagine di Zao Shen da mettere sopra il fornello e quindi sorvegliare la famiglia per l'anno a venire.

Religione

La religione cinese ebbe inizio nell'età preistorica quando le persone praticavano una forma di animismo. Questa pratica si evolse nel culto degli antenati e lo sviluppo di Dei e Dee che personificavano le forze naturali. I Tudi Gong erano spiriti della terra che dovevano essere rispettati e onorati tutto il tempo. Erano gli spiriti di un certo luogo, qualche volta lo spirito di una persona importante che un tempo aveva vissuto lì, che benedivano coloro che li onoravano e maledivano coloro che non lo facevano. La venerazione degli spiriti terresti era probabilmente la forma più antica di religione, ma il culto degli antenati ebbe inizio poco dopo o addirittura forse avvenne prima.

Si credeva che le persone che morivano continuassero a vivere con gli dei e avessero una forte influenza sul mondo dei vivi. La pratica di divinazione divenne popolare durante la dinastia Shang quando le persone iniziarono a rivolgersi ai mistici che potevano predire il futuro attraverso ossa oracolari. La convinzione che coloro che morivano continuassero a vivere diede origine anche alla credenza nei fantatsmi.

I fantasmi erano (e sono ancora) un concetto molto importante nella cultura Cinese. Il Festival del Fantasma è ancora osservato ogni anno in Cina durante il quale le persone preparano pasti speciali per i defunti, bruciano l'incenso per compiacere i fantasmi o scacciare gli spiriti malevoli e vengono addirittura chiusi i negozi cossichè i fantasmi possano vagare in pace senza essere disturbati dai vivi. La giornata della pulizia della tomba è celebrato durante il festival di Qingming (tenuto il 4 o 5 Aprile) ed è una pratica molto antica. Durante Qingming si visitano le tombe dei propri parenti e si mostra loro il giusto rispetto prendendosi cura della tomba e lasciando doni tra cui il cibo. Se si trascura la tomba dei propri antenati, si rischia di essere perseguitati da essi.

Oracle bone
Ossa oracolari
The Trustees of the British Museum (Copyright)

Il regno dell'aldilà nel quale le anime si dirigevano (o se come fantasmi sono stati impediti di raggiungere) e i cieli e la terra erano presieduti da dei e dee che la gente adorava. Una dea molto famosa era Xi Wang Mu, Regina Madre dell'Ovest, dea dell'immortalità che viveva in un grande palazzo d'oro nelle montagne del Kunlun e aveva un frutteto di peschi dell'immortalità in cui passeggiava. Le persone indossavano amuleti e costruivano templi per la Regina Madre per essere considerati degni della sua protezione e della lunga vita che ella concedeva ai suoi seguaci.

Shangti era il dio supremo della creazione, legge e giustizia. Era conosciuto anche come l'Imperatore giallo e si credeva che avesse dato alla gente la cultura e il linguaggio. Cai Shen era il dio della ricchezza che premiava coloro che si comportavano bene con una vita felice e i Menshen erano gli dei del sonno tranquillo che sovergliavano le persone e le proteggevano dagli spiriti malevoli e dai brutti sogni.

Alcuni di questi dei e dee erano venerati in templi e altri invece erano riconosciuti solo tramite amuleti, braccialetti, statue o dipinti murali. Per esempio i Menshen sono ancora dipinti su entrambi i lati della porta come protezione contro fantasmi e spiriti malevoli. Lei Shen, dio dei tuoni, e Dian Mu, dea dei fulmini erano temuti mentre Zhong Kui dio della guarigione veniva venerato regolarmente, probabilmente tanto quanto Cai Shen.

Tra gli dei più popolari c'era Guanyin, dea della misericordia e compassione, aiutava tutti e divenne la dea patrona dei marinai, Niu Lang e Zhi Nu dio e dea dell'amore che ispirarono uno dei festival più famosi in Cina, La Settima Notte della Settima Luna (noto anche come il Festival del Doppio Sette) nel quale le donne pregavano per ottenere l'abilità nel tessere e nel cucina, ma in maniera non formale era una notte romantica per gli amanti. La gente scrutava le stelle e raccontava la storia di Niu Lang (la stella Altair) e Zhi Nu (la stella Vega) che erano separate dalla Via Lattea per tutto l'anno ad eccezione di quella notte. Sia gli astronomi che gli astrologi consideravano le stelle come espressione di incarnazione di divinità. Gli astronomi erano sempre uomini mentre gli astrologi potevano essere sia uomini che donne.

Educazione & Salute

Solo gli uomini potevano ricevere un'educazione nell'antica Cina; motivo per il quale gli astronomi, che erano altamente istruiti, erano sempre uomini. Ci si aspettava dalle ragazze che restassero a casa ad imparare come diventare casalinghe e madri. Nei primi tempi anche i giovani ragazzi stavano a casa e aiutavano con il lavori all'aperto e solo i giovani uomini nell'età dell'adolescenza frequentavano la scuola e solo quelli delle classi sociali più elevate.

Confucio iniziò ad insegnare ai giovani uomini i principi di come divenire la miglior persona che potessero divenire e ciò ha stabilito lo standard per le basi dell'educazione cinese. Ci si aspettava che tutti conoscessero a memoria le Cinque Virtù di Confucio. Queste erano Li (buone maniere) considerata la più importante; Ren (gentilezza); Xin (lealtà); Yi (onestà) e Zhi (conoscere la differenza tra giusto e sbagliato, conoscenza morale).

Nei primi tempi di scuola gli studenti scrivevano su bastoncini di legno e successivamente su rotoli di legno legati insieme. Nel 105 a.C. fu inventata la carta e durante la dinastia Tang (618 - 907) il processo di stampa a blocchi di legno rese possibile la produzione in serie di libri su carta che venivano usati nelle scuole. I libri da leggere obbligatori erano i testi conosciuti come I Cinque Classici e I Quattro Libri: I-Ching, Classici della poesia, Classici dei Riti, Classici della Storia, Annali della Primavera e dell'Autunno, Gli Analecta di Confucio, Opere di Mencio, La Dottrina del Mezzo e Il Grande Libro dell'Apprendimento, la maggior parte dei quali era basata sugli scritti di Confucio.

Ci si aspettava che tutti conoscessero a memoria le Cinque Virtù di Confucio. Queste erano Li (buone maniere) considerata la più importante; Ren (gentilezza); Xin (lealtà); Yi (onestà) e Zhi (conoscere la differenza tra giusto e sbagliato, conoscenza morale).

Dal momento che solo agli uomini veniva insegnato a leggere e a scivere e bisognava essere istruiti per leggere libri medici, anche i dottori erano tutti uomini al tempo della dinastia Tang. Nelle zone rurali l'erborista poteva essere donna ma la professione di medico era dominata dagli uomini. La maggior parte dei dottori erano sacerdoti o avevano una formazione nelle pratiche religiose.

Antecedente alla dinastia Tang i medici erano essenzialmente shamani che curavano il malato mediante rimedi ed esorcismi. Credevano che la malattia fosse causata dagli spiriti malvagi o dai fanstasmi. Dopo l'arrivo del Buddismo in Cina i monaci buddisti presiedevano istituzioni conosciute come Campi della Compassione che erano ospedali, cliniche, orfanotrofi, case di riposo e centri di consulenza. Di solito queste strutture erano gestite all'interno o adiacenti ai monasteri.

Il secondo imperatore della dinastia Tang Taizong (r. 626 - 649) fondò scuole di medicina e aggiunse la professione medica alla lista di occupazioni necessarie per superare gli Esami Imperiali. Questi dottori erano più secolari dei precedenti sciamani ed erano tenuti ad aderire a norme di comportamento elevate.

Una lunga e sana vita era molto apprezzata dai cinesi. Sacerdoti, monaci, sciamani e dottori laici sottolineavano che l'alimentazione fosse il fattore più importante per la salute di una persona. Una dieta vegetariana era considerata come la più sana e la più umana poichè non comportava l'uccisione di animali per sostenere sè stessi. Le persone consumavano carne e spesso sacrificavano animali (specialmente maiali) agli dèi e agli spiriti, ma i medici, soprattutto i medici laici, scoraggiavano questa pratica.

Durante la dinastia Tang, la credenza dominante era che una vita lunga e armoniosa, caratterizzata dallìequilibrio, poteva essere raggiunta solo evitando piatti a base di carne e vivendo grazie ai doni dell'agricoltura che gli dei avevano fornito agli esseri umani. In segno di gratitudine per questi doni e per tutti gli altri, i cinesi onoravano i loro dei e per celebrare la vita organizzavano diversi festival durante l'anno.

Festività

C'erano feste nazionali a cui tutti partecipavano, feste regionali e feste locali. Una festa locale poteva essere la celebrazione del compleanno di alcuni cittadini famosi che avevano compiuto opere benefiche per la città o un poeta o artisti. Le feste regionali e locali potevano essere tenute anche in onore dei Tudi Gong. Le feste taoisti venivano osservate per purificare un villaggio, una cittadina o una città da spiriti maligni, placare i morti inquieti, onorare gli antenati e invocare le loro benedizioni.

La festa nazionale più importante era il Capodanno, celebrato tra il primo e il quindicesimo giorno del primo mese lunare. Petardi e fuochi d'artificio venivano accesi per dare il benvenuto al nuovo anno e per accelerare il viaggio di Zao Shen verso il cielo. Questi fuochi d'artificio servivano anche per scacciare gli spiriti maligni. I petardi erano costituiti da bamboo essiccato, che veniva gettato nei fuochi la mattina presto e scoppiava rumorosamente quando bruciava. Ogni famiglia accendeva petardi e, se poteva permetterselo, fuochi d'artificio, ma ogni comunità aveva qualche tipo di spettacolo di fuochi d'artificio pubblico.

Il Capodanno permetteva alle persone di uccidere maiali, polli e pecore in grande quantità per garantire la fertilità del terreno per l'anno a venire. Il rituale che coinvolgeva lo Shen Dzu ("Maiale Sacro") veniva osservato durante il Capodanno, in cui i maiali, ingrassati il più possibile, venivano fatti competere per il maggior peso; il vincitore veniva sacrificato al dio locale e gli altri facevano lo stesso successivamente.

I funzionari del governo godevano di una vacanza di sette giorni e i negozi chiudevano o funzionavano con orari limitati. Lo scopo della festa era ringraziare per l'anno passato e prepararsi per quello nuovo. Questa preparazione enfatizzava la protezione contro gli spiriti maligni e i fantasmi. Polli macellati e pelli di pecora venivano appesi fuori dalle case come offerte, si bruciava incenso e si produceva una birra speciale chiamata "Uccidere i fantasmi e rianimare le anime". Si credeva che bere abbondantemente questa birra proteggesse dalla malattia causata dagli spiriti maligni o dai fantasmi inquieti.

La Festa delle Lanterne si teneva il 15° giorno del primo mese lunare per concludere la celebrazione del Capodanno. Questa era una festa della luce in onore della luna piena, quando le persone facevano galleggiare lanterne illuminate su stagni, laghi o ruscelli, guardavano la luna piena, giocavano, ballavano e organizzavano banchetti. In base al loro status e alla loro ricchezza, alcune persone erigevano enormi installazioni per la celebrazione. Charles Benn scrive:

I patrizi cercavano di superarsi a vicenda nel fornire le lampade più grandiose. Un'aristocratica della metà dell'VIII secolo aveva un albero di lampade con diverse centinaia di rami alto ottanta piedi. Quando lo accendeva durante la Festa delle Lanterne, la sua luce era visibile per miglia. Non poteva però competere con quella dell'Imperatore Ruizong. Nel 713 d.C., fece erigere una ruota di lanterne alta 200 piedi fuori una porta di Chang'an. L'apparato era vestito di broccati e veli di seta, e adornato con oro e giada. Quando faceva accendere le sue 50.000 tazze d'olio, il bagliore esplodeva come i fiori su un albero in fiore. (151)

Se si poteva permettere, nessuna spesa veniva risparmiata per celebrare la Festa delle Lanterne. Una buona festa significava prosperità per l'anno a venire.

Lantern Festival
Festa delle Lanterne
gill_penney (CC BY)

C'era anche la Festa della Lustrazione che si svolgeva il terzo giorno del terzo mese, nella quale la gente scacciava gli spiriti maligni bevendo enormi quantità di birra. L'intera giornata era dedicata a banchetti e abbondante consumo di bevande. Il Qingming Festival veniva osservato in aprile per onorare gli antenati, mentre la festa del Quinto Giorno della Quinta Luna (Festa della Barca del Drago) si teneva in luglio per onorare un uomo di stato che scelse una morte dignitosa anziché una vita disonorevole. La Festa degli Spiriti Affamati, in agosto, riconosceva la dimensione spirituale della vita e onorava coloro che erano passati oltre.

La Festa della Settima Notte della Settima Luna onorava il dio e la dea dell'amore, mentre la Festa di metà autunno rendeva omaggio alla luna. L'Ultimo Giorno della Dodicesima Luna era il rituale di accompagnare Zao Shen verso gli dei alla vigilia di Capodanno e corrisponde a molte feste di Capodanno attuali. Le persone iniziavano a bere la birra "Uccidere i fantasmi e rianimare le anime", facevano banchetti e accendevano fuochi d'artificio. Le festività mantenevano le persone in contatto con il loro passato, ancorandole nei valori culturali e rappresentavano un aspetto molto importante della vita nell'antica Cina. Ai giorni nostri, molte di queste celebrazioni vengono ancora osservate ogni anno. I rituali coinvolti risalgono a centinaia o addirittura migliaia di anni fa e continuano ad essere eseguiti in modi molto simili, se non identici.

Info traduttore

Omayma Ghendi
Amante della storia con una prima laurea in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali e un Master in Storia e Studi Orientali.

Info autore

Emily Mark
Emily Mark ha studiato storia e filosofia presso l'Università di Tianjin, in Cina, e inglese presso la SUNY New Paltz, NY. Ha pubblicato saggi storici e poesie. I suoi resoconti di viaggio hanno fatto il loro debutto sulla rivista Timeless Travels. Si è laureata presso la SUNY Delhi nel 2018.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, E. (2016, aprile 27). Vita Quotidiana nell'Antica Cina [Daily Life in Ancient China]. (O. Ghendi, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/2-890/vita-quotidiana-nellantica-cina/

Stile CHICAGO

Mark, Emily. "Vita Quotidiana nell'Antica Cina." Tradotto da Omayma Ghendi. World History Encyclopedia. Modificato il aprile 27, 2016. https://www.worldhistory.org/trans/it/2-890/vita-quotidiana-nellantica-cina/.

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Mark, Emily. "Vita Quotidiana nell'Antica Cina." Tradotto da Omayma Ghendi. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 27 apr 2016. Web. 21 dic 2024.