Contatti tra la Corea e la Cina risalgono alla mitologia e alla preistoria. Gli scambi commerciali si svilupparono a partire dall'età del Bronzo e del Ferro con materie prime e manufatti che viaggiavano in entrambe le direzioni nei secoli seguenti. Ai commercianti si aggiunsero anche i migranti che scappavano dai conflitti del IV secolo a.C.. durante il periodo degli Stati Combattenti e un flusso costante di diplomatici, monaci e studiosi viaggiava in entrambe le direzioni così che la cultura cinese si diffuse in tutta la penisola coreana. Scrittura, religione, ceramica, coniazione, pratiche agricole, scultura e architettura erano solo alcuni degli elementi che l'antica Corea assorbiva dal suo potente vicino, spesso aggiungendo il proprio marchio culturale e talvolta superando persino i loro maestri.
La complessa e talvolta delicata relazione tra l'antica Cina e Corea nel corso dei secoli è abilmente riassunta dallo storico M.J. Seth come segue:
La Cina fornì il modello per la letteratura, l'arte, la musica, l'architettura, l'abbigliamento e il comportamento. Dalla Cina i coreani importarono la maggior parte delle loro idee riguardanti il governo e la politica. Accetarono la visione del mondo cinese nella quale la Cina era il centro dell'universo e culla di tutte le civiltà e il suo imperatore mediatore tra il cielo e la terra. I coreani erano orgogliosi di aderire alle norme della cultura cinese...accetarono il ruolo del loro paese come membri subordinati della gerarchia internazionale nella quale la Cina era posta all'apice, gli aderenti leali alla cultura cinese come la Corea occupavano il posto sucessivo e i barbari al di fuori della civiltà cinese si trovavano in basso. Una rigida adesione agli standard civilizzati era fonte di orgoglio. Ma ciò non portò a una perdita di un'identità separata...Né l'appartenenza della Corea al "sistema tributario" nel quale il re coreano divenne un vassallo dell'imperatore cinese significava che la Corea fosse meno che pienamente indipendente...In realtà i coreani erano fortemente indipendenti...La posizione della Corea come stato tributario era di solito cerimoniale e per i Coreani non implicava una perdita di autonomia. I tentativi cinesi di interferire negli affari interni venivano respinti con opposizione. (4-5)
Per comprendere meglio questa relazione a tre fili di politica, commercio e cultura, è necessario esaminare ciascun periodo storico dell'antica Corea uno alla volta, poiché gli sviluppi politici nella penisola e in Cina avrebbero rafforzato e messo a dura prova in egual misura la relazione per oltre un millennio di relazioni internazionali.
Prime Relazioni - Gojoseon
L'archeologia ha rilevato che la penisola coreana ricevette cultura materiale - notevole competenza nella lavorazione dei metalli e coltivazione di riso - da tribù provenienti dalla Manciuria, Siberia e Cina nel periodo Neolitico. La mitologia coreana descrive che il primo contatto con la Cina avvenne quando il saggio Gija (Jizi per i cinesi) e 5.000 seguaci lasciarono la Cina e si stabilirono nel regno di Gojoseon di Dangun, il primo stato della Corea. Quando Dangun decise di ritirarsi per una vita di meditazione sulla cima di una montagna, Gija fu nominato re nel 1122 a.C. Il mito potrebbe rappresentare l'arrivo della cultura dell'Età del Ferro in Corea. I sovrani storici di Gojoseon adottarono effettivamente il titolo cinese wang (re), illustrando un'influenza precoce dalla vicina Cina Yan, probabilmente un partner commerciale, forse con Gojoseon che agiva come intermediario tra la Cina e gli stati meridionali della Corea. Un altro indicatore delle relazioni commerciali è la scoperta di monete cinesi a forma di coltello a mezzaluna (mingdaoqian) in vari siti coreani.
Una prove archeologica dell'influenza della cultura cinese è più evidente nell'uso di tombe a fossa nell'area del fiume Daedong e dalla frequente presenza di finimenti per cavalli e beni di lusso al loro interno. Le tombe sono anche interessanti perché molte contengono oltre 100 schiavi sepolti insieme e presumibilmente appartenenti al destinatario della tomba. Con l'introduzione di migliori utensili in ferro dalla Cina la produzione agricola aumentò contribuendo così alla prosperità generale di Gojoseon.
La cultura cinese venne portata direttamente in Corea da rifiugiati che fuggivana dai conflitti del IV secolo a.C.. durante il periodo degli Stati Combattenti. La dinastia cinese Han (206 a.C. - 220 d.C.) stabilì quattro colonie militari, chiamate comandi in Manciuria e nella Corea Settentrionale. Queste prosperaroni con il commercio e portarono la Corea nella più ampia sfera politica dell'Asia orientale dominata dagli Han. Durata fino al IV secolo d.C. la più importante in termini di popolazione e risorse fu Lelang (nota anche come Nangnang, 108 a.C. - 313 d.C.). La loro presenza aumentò notevolmente il contatto materiale tra la Cina e la Corea, poiché erano popolate da cinesi espatriati (huachiao o huaqiao) forniti di tutti i beni a cui erano abituati nel loro paese d'origine.
Il Periodo dei Tre Regni
Il Periodo dei Tre Regni (I secolo a.C. - VII secolo d.C.) segna l'inizio della documentazione storica scritta nell'antica Corea. Questi secoli videro i regni di Baekje (Paekche), Goguryeo (Koguryo), Silla e la confederazione Gaya (Kaya) in un paesaggio politico in continuo mutamento con l'alternarsi di alleanze reciproche e conflitti tra di loro e con la Cina, con l'obiettivo di espansione territoriale. Nonostante i conflitti gli scambi commerciali e cultuarali tra la penisola e la Cina continuarono e aumentarono. Il periodo dei Tre regni è stato quindi un momento in cui gli stati coreani sono stati in grado di sfruttare i quattro secoli di frammentazione politica che la Cina ha subito tra la caduta degli Han all'inizio del III secolo d.C. e l'ascesa della dinastia Sui dal 581 d.C., avanzando per raggiungere il proprio sviluppo culturale assorbendo e adattando le migliori pratiche culturali e politiche dell'antica Cina.
Baekje & Gaya
Le prime relazioni tra la confederazione di Gaya e la Cina Han sono evidenziate dai ritrovamenti di monete cinesi del I secolo d.C. a Bon-Gaya e dalla presenza del forno inclinato usato dai ceramisti di Gaya. Ferro, oro e cavalli venivano inviati in Cina, mentre seta, tè e materiali per la scrittura giungevano dalla direzione opposta. C'erano anche stretti legami culturali, con l'adozione da parte dei coreani del sistema di scrittura cinese e il titolo reale cinese wang che veniva adottato dai monarchi di Baekje a partire dal III secolo d.C. Furono adottate anche la letteratura, le pratiche di sepoltura ed elementi artistici.
Gli stati coreani tradizionalmente praticavano lo sciamanesimo, adottarono il Confucianesimo, poi il Taoismo e il Buddismo dalla Cina rendendo quest'ultimo la religione ufficiale di stato. ll regno di Baekje adottò ufficialmente il Buddhismo (che aveva avuto origine in India ma aveva acquisito elementi distintamente cinesi) nel 384 d.C. dopo la sua introduzione da parte del monaco indiano/serindiano Marananta. Il Confucianesimo avrebbe influenzato notevolmente la società coreana, la politica, il pensiero etico e le relazioni familiari, mentre il Buddhismo, oltre a diventare la religione più ampiamente praticata, avrebbe avuto un impatto enorme sull'arte, sull'architettura, sulla letteratura e sulla ceramica.
Goguryeo
Il regno settentrionale di Goguryeo era un abituale partner commerciale della Cina, dove esportava oro, argento, perle e tessuti mentre la Cina inviava armi, seta, materiale per scrivere. Esistevano anche stretti legami culturali tra i due regni, Goguryeo adottò il sistema di scrittura cinese, monete wuzhu (conosciute localmente come oshuchon), lo stile poetico cinese, elementi archittettonici (specialmente quelli riguardanti le tombe), motivi artistici (ancora una volta questi elementi sono visibili nelle tombe come ad esempio le costellazioni dipinte sul soffitto e le immagini di animali cinesi nelle quattro direzioni) e i sistemi di credenze. Nel 372 d.C. fu creata l'Accademia Confuciana Nazionale e il Buddismo fu adottato come religione ufficiale dello stato (sostituendo il predominante Sciamanesimo) quando fu introdotto dal monaco Shundao (Sundo per i coreani).
Il Goguryeo, situato a nord, subì l'impatto delle ambizioni politiche della nuova dinastia cinese, i Sui (581 - 618). Un insieme congiunto di forze navali e terrestri cinesi di 300.000 uomini attaccò nel 598 in risposta ad un attacco preventivo di Goguryeo, ma fu in gran parte sconfitto a causa delle condizioni metereologiche. Un altro tentativo fu fatto nel 612 ma fallì nuovamente dopo la Battaglia del fiume Salsu quando i coreani furono guidati abilmente dal famoso generale Eulji Mundeok. Secondo la leggenda dei 300.000 forti soldati dell'esercito Sui solo 2.700 tornarono in Cina. La capitale Pyongyang restitte a un lungo assedio e il Goguryeo rimase saldo. Altri due attacchi furono respinti nel 613 e nel 614 e nel 628 il Goguryeo costruì un lungo muro difensivo di 480 km (300 miglia) per scoraggiare ulteriori ambizioni cinesi. Le sconfitte contribuirono alla caduta della dinastia Sui, ma i loro sucessori i Tang si dimostrarono altrettanto ambiziosi per quanto concerne l'espansione del territorio e furono più efficaci nel conseguirlo.
Silla
Nel IV secolo d.C. il regno di Silla mantenne relazioni diplomatiche con la Cina, pagando regolarmente tributi al centro del potere regionale. A partire dal VI secolo d.C. i sovrani di Silla addottarono anch'essi il titolo di wang, il sistema di scrittura cinese, il Confucianesimo e il Buddismo. Quest'ultimo divenne ufficialmente religione di stato nel 535, nonostante continuassero le pratiche sciamaniche, come in altri stati. Quando il Taoismo divenne più popolare durante la dinastia Tang (618 - 907) anch'esso si diffuse maggiormente nel regno di Silla.
I due stati erano da lungo tempo partner commerciali della Cina che esportava seta, tè, libri e oggetti d'argeno mentre in cambio Silla inviava oro, cavalli, ginseng, pelli, manufatti ornamentali come tavoli e schiavi. Nella metà del VII secolo i regni della regina Seondeok e del re Taejong Muyeol videro una relazione ancora più stretta con la Cina dei Tang con l'adozione delle usanze della loro corte, l'invio di studenti in Cina e il più significativo di tutti l'invio di di un massiccio aiuto militare perchè Silla riuscisse a sconfiggere i regni rivali. L'imperatore Gaozong inviò una flotta di 130.000 uomini con la speranza che Silla riuscisse a sconfiggere gli altri stati e in modo da poter essere a sua volta distrutta. Mentre i Tang erano preoccupati di un crescente Tibet, l'esercito di Silla affrontò l'esercito cinese rimasto in Corea. Le battaglie di Maesosong (675) e Kibolpo (676) portarono alla vittoria e finalmente Silla divenne l'unico padrone della Corea.
Il Regno di Silla Unificato & Balhae
Nonostante il rifiuto del regno di Silla di diventare solo un'altra delle province cinesi, le relazioni con la Cina non si inasprirono, anzi il giovane stato coreano divenne un fedele alleato. L'influenza della cultura cinese continuò ad essere signifcativa e sia il Confucianesimo che il Buddismo rimasero un aspetto importante del sistema educativo di Silla. Il Buddismo era ancora religione di stato ed era praticato da tutti i livelli della società. Il più famoso tra tutti i monaci-studiosi buddisti appartiene a questo periodo - Wonyho che rese popolare la fede nel VII secolo. In realtà il Confucianesimo divenne più forte nella Silla Unificata con l'istituzione di un'Accademia Confuciana Nazionale nel 682 e l'introduzione di un esame per gli amministratori di stato nel 788.
C'era anche un sano commercio tra due stati con beni di lusso cinesi come seta, libri, tè e arte che venivano importati mentre la Corea esportava metalli (specialmente oro e argento), ginseng, prodotti di canapa, manufatti, cavalli e inviava studenti e studiosi in Cina. Tanto era il volume degli scambi che vi erano adirittura aree commerciali controllate da Silla nel territorio cinese.
Contemporaneo al Regno Unificato di Silla, ma occupante il territorio nord della penisola coreana e in Manciuria, vi era lo stato di Balhae (noto anche come Parha, 698 - 926). Balhae sebbene qualche volta avesse scambi commerciali con i suoi vicini, decise di attaccare incautamente sia Silla che la Cina Tang nella prima metà del secolo VIII costringendo così quest'ultimi ancora una volta a formare un'alleanza per sconfiggere il nemico comune. Tuttavia questa volta le montagne settentrionali si rivelarono un ambiente troppo ostile e la spedizione congiunta Silla-Tang fallì spettacolarmente, con Silla che perse metà del suo esercito tra le vette innevate. Il regno di Balhae continuò a prosperare grazie alle strette relazioni con il Giappone, ma all'inizio del X secolo la fine giunse rapidamente quando fu attaccato e conquistato dalle tribù mongole dei Khitani. I suoi territori e quelli del regno in declino di Silla furono presi dalla nuova potenza emergente della Corea, la dinastia Goryeo.
Dinastia Goryeo
Dopo un altro ciclo di lotte tra stati conosciuto come il periodo dei sucessivi Tre Regni (889 - 935) la dinastia Goryeo (Koryo) conquistò l'intera penisola coreana. Come nei tempi precedenti il rispetto per la cultura cinese e la capacità di praticarne gli ideali continuarono ad essere un segno di raffinatezza tra l'élite coreana. Il fondatore della dinastia Goryeo Taejo dichiarò: "Noi dell'Est abbiamo a lungo ammirato le vie della dinastia Tang. In cultura, rituali e musica, stiamo seguendo interamente il suo modello" (Portal, 79).
Successivamente Goryeo stabilì legami ancora più stretti con la dinastia cinese Song (960 - 1279) I Song aprofittarono di questa relazione amichevole e richiesero che Goryeo li aiutasse a gestire la questione dei Khitani e Jin, ma i coreani erano poco propensi ad essere coinvolti in un conflitto regonale più ampio. Veniva pagato un tributo alla Cina, ma sia il commercio sponsorizzato dallo stato che quello privato includevano merci di ogni tipo che si spostavano in entrambe le direzioni. La Cina esportava seta, libri, spezie, tè, medicine e ceramiche mentre Goryeo inviava oro, argento, rame, ginseng, porcellana, pinoli e carta hanji. Nel XIII secolo era tale il numero di merci disponibili che Songdo, capitale di Goryeo, vantava più 1.000 negozi.
Legami culturali molto stretti erano con la letteratura cinese essendo questa molto popolare, l'amministrazione statale modellata sull'approccio cinese con un esame di servizio civile introdotto nel 958 e l'adesione ai principi confuciani. Il Buddismo rimase religione di stato con la cosruzione di maggiori templi e monasteri. In questo periodo la Corea iniziò a coniare la propria moneta che imitava quelle della precedente dinastia Tang. Perfino l'iscrizione "moneta pesante del periodo Qianyuan" veniva tradotta dal cinese (Qianyuan zhongbao) al coreano Konwonchungbo. La zecca di Goryeo aggiunse un segno identificativo come 'Regno orientale' (Tongkuk) sul retro delle loro monete, ma come le monete cinesi quelle coreane avevano un buco centrale quadrato.
Storia Sucessiva
Una nuova minaccia emerse in Corea agli inizi del XIII secolo quando le tribù mongole, unite da Gengis Khan (Chinggis), invasero la Cina e conquistarono Beijing nel 1215. Successivamente nel 1231 i mongoli ora guidati dal Khan Ogodei volsero l'attenzione alla Corea costringendo Goryeo a spostare la propria capitale. Ci sarebbero state oltre sei invasioni mongole nei sucessivi tre decenni, ma nel 1258 fu raggiunta la pace. Il prezzo fu l'obbligo di Goryeo a fornire navi e materiali per l'invasione mongola (fallita) del Giappone del 1274 e 1281. Successivamente la Corea venne sempre più influenzata dalla cultura mongola, i prinicpi erano tenuti a vivere come ostaggi a Beijing e diversi sovrani sposarono principesse mongole. La Corea dovette aspettare un'altro secolo prima di ristabilire la propria indipendenza, quando nel 1392 fu creata il nuovo stato di Joseon.
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